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Se consideriamo il ciclo di vita dei materiali possiamo distinguerlo in quattro fasi, facendo riferimento a questo schema.
La sostenibilità di un materiale è definita in relazione alla riduzione ai minimi termini del suo impatto ambientale riferito all'intero ciclo della sua vita.
Per selezionare il materiale seguendo i criteri della sostenibilità dobbiamo tenere conto di tutti questi aspetti:
- Mantenere i cicli chiusi, cioè imparare dalla natura, in altri termini progettare il riciclaggio
- Usare materie prime rinnovabili
- Risparmiare energia durante le fasi di estrazione, produzione e distribuzione del prodotto
- Risparmiare le risorse
- Preferire la molteplicità all'unicità, ovvero materiali diversi per funzioni diverse
Allo stesso modo solai, travi e pilastri permettono il trasferimento dei carichi ai vari livelli dell'edificio.
Importante è sapere quali sono gli effetti negativi sulla salute, dei materiali che compongono questi elementi strutturali, essenzialmente il cemento, il ferro e l'acciaio, tutti apparentemente innocui.
Il cemento comune, in bioedilizia viene sconsigliato perché tende a mantenere a lungo l'umidità, ha una scarsa traspirabilità, ha un'elevata conducibilità ed è facilmente aggredibile dagli agenti atmosferici, infatti richiede complesse opere di isolamento termoacustico e l'utilizzo di additivi chimici specifici che hanno un forte impatto sull'ambiente.
Al contrario invece il cemento puro, normalmente conosciuto come cemento bianco, viene consigliato poiché in esso è certificata l'assenza di radioattività e la non additivazione in fase di produzione, con materie provenienti da scarti di altre lavorazioni o con altre sostanze chimiche.
Il ferro, soprattutto se in forma reticolare, ha due effetti negativi: effetto Faraday, cioè squilibra fino all'annullamento il campo elettrico naturale, in assenza del quale l'organismo umano ha meno difese; effetto antenna, amplifica il massiccio inquinamento elettromagnetico artificiale.
Quindi per ovviare a questo problema bisogna effettuare la messa a terra dell'armatura, inserendo un nastro d'acciaio o una treccia di rame nelle fondazioni perimetrali, in modo che funzioni da dispersore al quale si possono collegare tutti gli elementi in ferro della costruzione e degli impiani (tubazioni, radiatori, ecc...).
Si consiglia di fare la messa a terra orientata verso il lato sud del fabbricato, in direzione del polo magnetico positivo terreste (emisfero boreale, a nord dell'emisfero australe).
L'acciaio che generalmente viene utilizzato è quello al carbonio, questo tipo d'acciaio influisce molto sui campi elettromagnetici degli edifici, disturbandoli. Per questo sarebbe ideale utilizzare degli acciai inossidabili austenitici, che hanno valori di permeabilità magnetica molto bassi, quindi ne limitano il disturbo. Un'altra proprietà di questi acciai austenitici è quella di non ossidarsi facilmente quindi hanno una buona durabilità nel tempo.
L'unico aspetto negativo è che la produzione di questi tipi di acciai non è molto diffusa in Italia, questo comporta una notevole spesa per chi volesse utilizzarli, che è pari circa a 3 volte quella del comune acciaio al carbonio.
Sicuramente il costo da dover sostenere è più elevato, ma utilizzando questo tipo di acciaio che possiede proprietà paramagnetiche e non ferromagnetiche, si annulla il fenomeno delle correnti indotte che comporta distorsioni del magnetismo naturale degli edifici.
Spesso i solai di primo calpestio necessitano di una intercapedine necessaria sia per la ventilazione che per l'eventuale passaggio di tubazioni di impianti, ecc..
Una soluzione a questo problema, può essere la realizzazione di un solaio rialzato con cupole di plastica rigenerata. Queste cupole si montano velocemente, con un incastro ai piedini e formano in questo modo una struttura autoportante.
La superficie inferiore, avendo un andamento diseguale, evita l'effetto di risonanza, che è una conseguenza tipica di tutte le superfici che presentano delle cavità, poiché spezza le vibrazioni che si generano.
Queste cupole inoltre sono adatte per ambiente con forte umidità proprio perché utilizzando questo sistema si viene a creare una vera e propria camera d'aria.
Inoltre la plastica utilizzata per realizzare questi elementi è plastica riciclata e riciclabile.
La muratura in mattoni pieni garantisce un buon isolamento termico caratteristico proprio del laterizio, ma la scelta del tipo di laterizio da utilizzare per realizzare un paramento murario non deve essere casuale. Infatti bisogna sempre valutarne, la portanza, il grado di isolamento termico, la resistenza al gelo, l'inalterabilità fisica, l'isolamento acustico e la resistenza al fuoco, né sono da sottovalutare la presenza di eventuale radioattività e la forma.
In edilizia quelli più diffusi sono i blocchi di laterizio microporizzato che hanno buone prestazioni. Di solito il processo di microporizzazione dei laterizi viene fatto utilizzando il polistirolo, un derivato dello stirolo che è un prodotto altamente tossico. In fase di cottura del mattone il polistirolo rilascia sostanze che possono avere una certa pericolosità e i cui residui permangono nel laterizio anche dopo la cottura.
Per questo anche quando si scelgono i mattoni microporizzati, bisogna far attenzione al processo di produzione cercando di scegliere, pur sostenendo una piccola spesa in più, mattoni microporizzati per mezzo della calcinazione di segatura di legna o di pula di riso. Entrambi elementi di origine naturale la cui combustione derivante dalla cottura del laterizio non genera sostanze dannose per l'organismo umano e inquinanti per l'ambiente.
La scelta di questo tipo di laterizio inoltre ci porta a risparmiare anche sull'utilizzo di materiali isolanti. Questo accade perché le pareti monostrato o composite in laterizio microporizzato, se ben dimensionate, lasciano traspirare il vapore prodotto all'interno delle abitazioni e quindi non comportano problemi di condensazione. Inoltre in virtù della loro inerzia termica, sono in grado di mantenere sempre la giusta temperatura sulla superficie interna dei muri.
Inoltre anche per quanto concerne l'affidabilità strutturale, l'economicità e la durabilità, i laterizi microporizzati offrono una buona resistenza meccanica e tutte le caratteristiche prestazionali rimangono inalterate nel tempo.
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