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Segare il legno, o segare in generale, è una delle attività basilari per chi vuole svolgere piccoli lavori in casa con lo spirito del fai-da-te. Il giusto utensile e l'adozione della giusta tecnica possono far ottenere risultati soddisfacenti anche a chi si avvicina per la prima volta a queste attività.
Per soddisfare le diverse esigenze, innumerevoli e diversi tra loro sono i modelli di seghe e tra quelli basilari e più diffusi, o facilmente reperibili in ferramenta ci sono: le seghe a mano, le seghe circolari ed i seghetti alternativi, anche per i lavori su misure contenute.
In ogni caso, ci sono piccole e semplici regole da seguire prima di iniziare qualsiasi lavoro con tali attrezzi, innanzitutto occorre controllare la dentatura della lama e calibrare la forza con la quale si taglia il legno, anche in funzione delle caratteristiche di quest'ultimo.
Tra le varie tipologie di sega, anche per effettuare tagli con un certo livello di professionalità, ci sono: la sega a telaio, il gattuccio, il segaccio. La sega a telaio è caratterizzata da una lama stretta in un telaio, quasi sempre di legno, che tiene in tensione la lama stessa nel legno grazie ad una chiave.
Una semplice regola per salvaguardare la sega a telaio, prima di riporla, è quella di allentare la suddetta chiave e quindi la tensione a cui è soggetta la lama, per non affaticarla durante il periodo di non utilizzo. La sega detta a gattuccio è una sega con una impugnatura simile a quella di un manico di pistola.
Sulla struttura della sega a gattuccio si possono montare diverse lame, anche di diverse lunghezze oltre che con differenti caratteristiche delle dentature. La stessa sega a gattuccio, con il tipo di manico diritto, detto comunemente furetto, risulta particolarmente utile per le lavorazioni al centro di pannelli dove la presenza dell'altro manico risulterebbe troppo ingombrante. Altra caratteristica della lama della sega a gattuccio è di essere a forma di tronco conico, generalmente molto sottile ed appuntita, e consente di eseguire fori, curve strette e tagli ben rifiniti, anche in spazi molto limitati.
Il segaccio è una sega con lama a forma trapezoidale. Può essere dotato di un apposito nodo di regolazione, con esso è possibile orientare la sega nella posizione più comoda per effettuare il taglio.
La punta del segaccio può essere di diversi tipi a seconda della sagomatura: smussata, arrotondata o ad angolo retto. Nella maggior parte dei casi i denti sono più o meno grossi e stradati, per effettuare tagli di quantità e non di precisione. Quest'ultima la si può ottenere quando la dentatura del segaccio è più fine. La versione più evoluta del segaccio prevede l'utilizzo di apposite guide dette appunto guide-segaccio. Tali guide possono essere realizzate in legno, in plastica o in acciaio, esse indirizzano i tagli lungo le angolature principali: 90°, 45° e 30°.
Il riferimento principale per effettuare i lavori di precisione è la sega a dorso, essa è caratterizzata da denti piccoli su lame finissime, la presenza sul lato superiore di una guida in acciaio o ottone permette di mantenere la lama particolarmente diritta anche durante l'avanzamento del lavoro di taglio nel legno.
La stradatura di una lama è l'inclinazione dei denti della sega affinché la fessura creata durante il minimo di taglio necessario permetta alla stessa sega di muoversi scorrevolmente. Una corretta stradatura è fondamentale per impedire alla lama di rovinarsi e spesso per evitare sul legno brutte sbavature.
In generale per il taglio dei legni più teneri (come il pioppo, l'olmo, l'abete ed il pino) occorrono seghe con i denti larghi mentre quelle con i denti più serrati sono efficaci per i legni resistenti.
La stradatura nei casi più difficili può essere realizzata grazie ad apposite pinze, dette appunto strada-seghe. Su queste ultime è possibile regolare le ganasce della pinza per piegare i denti alla giusta altezza, a seconda del taglio da realizzare. È possibile inoltre regolare il grado d'inclinazione desiderato.
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