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Nuovi materiali e tecniche innovative sono all'ordine del giorno e di grande aiuto per tradurre in realtà gli spunti creativi dei grandi designer.
Siamo abituati per contro a pensare ai materiali tradizionali come espressione di una cultura passata, quindi da utilizzare con l'intenzione di rivivere lo spirito dei tempi andati.
E tuttavia, anche l'ammodernamento dei vecchi sistemi costruttivi e delle materie prime di uso secolare possono essere utili allo scopo, come ad esempio le sedie in legno per l'arredamento del soggiorno tra innovazione e tradizione.
Non passa mai di moda e nel design riveste ancora il ruolo di protagonista. Il legno sopravvive alla concorrenza degli altri materiali.
Vediamo insime alcuni modelli davvero interessanti e di gran stile.
Esprimere le caratteristiche di due universi opposti ma complementari, come quello maschile e quello femminile, attraverso l'estetica rinnovata del legno: è questo il concept che sta alla base di He Said/She Said, la collezione di sedute di Mattiazzi, firmata dal giovane designer israeliano Nitzan Cohen.
La collezione si distingue per una nuova concezione, moderna e hi-tech, con cui viene rivissuto un materiale classico come il legno. Si compone di due sedie, uno sgabello e un tavolo con piano in vetro. Le sedie sono disponibili anche nella versione Stool e Lowide, con una seduta ancora più ampia e comoda.
La struttura è ottenuta da un unico curvato di legno, che crea un gioco di curve sensuali tra braccioli e schienale, e rende la seduta ancora più comoda e avvolgente.
Lo sgabello riprende la stessa struttura della versione Chair, sviluppandosi in altezza con ben 86 cm di gambe e un basso schienale.
La struttura in legno massello di faggio e frassino insieme alla seduta in multistrato, garantiscono leggerezza e al contempo resistenza.
Tutte le sedute sono inoltre facilmente impilabili. Protagonista della collezione è dunque il legno, reinterpretato in una nuova concezione.
È anche per questo che l'azienda ha scelto di utilizzare solo legno certificato FSC, cioè materiale proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, rispettando severi standard ambientali.
Il legno si abbina invece con la morbidezza dell'imbottitura, nella seduta Clipper di Molteni & C attraverso sedute confortevoli e divani.
In questo poltroncina assistiamo al contrasto tra il volume gonfio dell'imbottitura della seduta e la linearità dello schienale in legno lamellare.
Quest'ultimo forma un'avvolgente parabola che si prolunga nel piede posteriore. Clipper rappresenta così una seduta comoda da posizionare in soggiorno, luogo dedicato al relax e alla socialità.
La modernità del segno è più che evidente nel guardare la CH04 Houdini con braccioli, prodotta dalla company tedesca e15 su progetto del designer Stefan Diez, seduta costruita con multistrato laccato impiallacciato rovere.
Perfettamente abbinabile a tutti i tavoli del catalogo della e15, la sedia ha lo schienale e la seduta assemblati mediante una coraggiosa ed estrema curvatura di fogli di multistrato dello spessore di 4,5 mm attorno a una complessa struttura di legno massello, che sorregge e rinforza il tutto.
Ma Dietz non ha rinunciato a darle uno spirito che richiama il passato e la solidità senza tempo dell'artigianato di una volta; l'aspetto è di un prodotto leggero eppure solido, versatile al punto da poter essere utilizzata tanto in ambienti residenziali quanto nelle realizzazioni contract.
Creata interamente a mano, ha dimensioni pari a 570 x 530 x 780 mm (lunghezza x profondità x altezza). La sedia è disponibile in rovere tinto chiaro o jet-black, bianco o grigio, con finiture laccate e anche con personalizzazioni di colore su richiesta.
Altrettanto coraggiosa, e assolutamente innovativa nel rapporto tra le tecnologie impiegate e il design, è la sedia Wotu chair, prodotta da Lamm su progetto di Dante Bonuccelli.
Solo ed esclusivamente legno per la sua produzione attraverso una serie di importanti innovazioni a cominciare dal processo realizzativo: in pratica sono stati creati dei tubi in legno attraverso una nuova tecnica di piegatura e giuntatura, sempre in legno, di diversi strati sovrapposti di fogli di faggio, provenienti da foreste certificate, in ossequio alla politica aziendale di massima attenzione al rispetto dell'ambiente.
Il risultato è un prodotto assolutamente naturale, ecocompatibile nei materiali e nelle lavorazioni, che non lascia scorie da smaltire perché gli scarti di lavorazione vengono bruciati, producendo energia elettrica.
Wotu chair è leggera e stilisticamente accattivante, non nasconde la modernità della sua tecnologia, ma la valorizza con la naturalità del materiale di cui è composta unitamente all'elevato standard qualitativo che essa mostra.
In multistrato di faggio, è la sedia Troy di MAGIS essenziale, liscia e levigata di fronte, mentre mostra un'anima diversa, segreta, che si svela attraverso una decorazione preziosa a merletto nella parte posteriore.
Il sedile è realizzato in multistrato di faggio, lavorato sul retro con un motivo damascato in altorilievo.
Proposto in diverse finiture cromatiche, si abbina a una semplicissima struttura in tubolare d'acciaio, disponibile in versione cromata oppure verniciata nella tinta della seduta.
Leggera e seducente, la sedia Troy è estrosa come il suo ironico creatore.
Sagomata per accompagnare il corpo in modo confortevole, rappresenta una soluzione originale e ricca di personalità che impreziosisce ogni tipologia di arredo.
Si affida al fascino del legno Saya, creata da Lievore Altherr Molina per Arper Spa
Saya è un segno grafico scolpito nel legno che lascia la sua firma distintiva nello spazio. Fluida nelle linee, calda nei materiali, questa sedia presenta una silhouette decisa che cattura l'attenzione.
Il risultato trascende le singole parti: Saya è un invito ai diversi ambienti, dalla casa al contract. Saya è disponibile in essenza di rovere, nelle tinte naturale e teak, e nei colori tinti a poro aperto bianco, nero, ocra e rosso, in tre diverse tonalità, per consentire varie combinazioni coerenti tra loro.
La base a quattro gambe è disponibile in legno o in acciaio cromato.
La versione con base a quattro gambe in acciaio cromato è impilabile, per permettere l'utilizzo su vasta scala e lo stoccaggio.
La sedia Gentle, nata su design dello studio svedese Front, a prima vista appare come un filo continuo, un disegno effettuato senza mai alzare la matita dal foglio.
In realtà nasconde un progetto complesso, combinando il metallo rivestito di morbida pelle delle gambe posteriori, che continuano nell'arco dello schienale, con il legno chiaro delle gambe anteriori che diventano poi braccioli e sostegno per la schiena, in un sottile gioco degli opposti.
Lo schienale molleggiato e l'imbottitura in pelle sulla seduta rendono questa seduta gentile al tatto oltre che alla vista, il tutto armonizzato in un effetto ottico bicolore dal tocco grafico e retrò: doppie tonalità proposte in accoppiate chic.
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