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La lavorazione della pietra di Vicenza ha nel Veneto radici antiche: valida testimonianza di questa antica tradizione è data dalle splendide ville che si possono ammirare lungo la riviera del Brenta e dalle rinomate architetture del Palladio come il Teatro Olimpico o il Palazzo della Ragione di Vicenza, oggi sede di prestigiose esposizioni di architettura contemporanea.
La pietra di origine sedimentaria, estratta dalle cave dei Colli Berici, si presenta come un materiale caldo e naturale, arricchito dalla presenza di frammenti fossili, piacevole al tatto ed alla vista per la sua notevole capacità espressiva.
La pietra di Vicenza estratta da cava miniera è di origine organica e conserva al suo interno elementi fossili.
Sulla sua superficie mostra conchiglie, macchie di ossidi, addensamenti di micro organismi che ne esaltano il senso materico.
Nell'oggetto scultoreo l'aspetto della pietra partecipa all'inserzione delle forme, pertanto le sue caratteristiche estetiche non sono da considerarsi un difetto.
Come tutte le pietre sedimentarie, è tenera e si presta ad essere scolpita. Subisce poi un naturale processo di cristallizzazione che la rende più dura nel tempo.
La tradizione vede manufatti ispirati principalmente al classico e alla storia dell'arte, prodotti in laboratori artigianali dove, nel rispetto delle tecniche antiche, artisti e designer realizzano sculture autentiche e originali, dove la creatività e la personalità dei maestri impediscono qualsiasi tipo di ripetizione di tipo industriale.
La lavorazione artigianale consiste nel tracciare a matita le forme sul parallelepipedo di pietra e, dopo lo sgrossamento del volume, ogni parte dell'oggetto viene finemente scolpita a mano confrontandola di continuo con il modellino di riferimento in argilla.
Le forme classiche più rotonde vengono sgrossate con il tornio manuale e successivamente scolpite nelle sinuose forme e decori.
La finitura dell'oggetto è risolta con la raspatura delle superfici lasciate ruvide dagli scalpelli.
Il vetro lavorato artigianalmente viene sabbiato manualmente, partendo da disegni a matita tracciati su dime in legno.
I bordi del vetro vengono sagomati per creare, con la base in pietra, un unico oggetto scultoreo; inoltre, vengono stondati e lavorati a filo grezzo per restituire al vetro il suo aspetto materico originale.
I piani in legno, costruiti artigianalmente, hanno una finitura naturale e sono lucidati a cera per evidenziare le venature e la grana del legno.
La bottega d'arte LDM Italia dal 1973 raggruppa artisti di tutte le nazionalità accomunati dal loro modo di concepire la scultura come un rapporto tangibile e profondo tra uomo e natura.
Barrow, Bello, Calabrese, Cibin, Cumini, Dalisi, Morandini, Portoghesi, Sandini, Santachiara, Tomita, Eino, Sandri, sono alcuni dei nomi che creano con LDM Italia oggetti d'arredo in pietra di Vicenza.
Le creazioni del Laboratorio del Marmo, di eccellente fattura e qualità artistica, si caratterizzano per la forza immaginativa e il delicato equilibrio nella misura degli spazi, al punto che molto spesso i volumi portanti sembrano sostenuti unicamente dagli effetti di luce strutturali.
E così, Kazuhiro Tomita ha progettato Lands, dei tavolini su ruote con una struttura cromata ed un piano in vetro sostenuto da un paesaggio collinare scolpito in pietra di Vicenza bianca.
Chiara Cibin e Renza Calabrese sono invece le autrici delle lampade Canne, dagli steli in acciaio cromato e la base in pietra. Miluna, è invece un tavolino su ruote di Chiara Cibin, dove nel piano sono state create tre cavità che fungono da ciotole.
Lo scultore finlandese Eino, le cui opere sono esposte in tutto il mondo, crea Spider rock, traendo ispirazione dalle aperture di alcune montagne del Colorado.
Infine, il tavolo Alex, scultura dinamica di Giandomenico Sandri, che dagli anni '70 guida LDM Italia.
Per ulteriori informazioni e prezzi consultare:
www.labmarmo.com
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