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A far data dall'approvazione del Decreto Cessioni, convertito nella legge 38/2023 non è più possibile effettuare lo sconto in fattura, ovvero, in base a quanto previsto dal Decreto Rilancio 2020, lo sconto applicato direttamente dal fornitore di importo pari alla detrazione fiscale alla quale il contribuente rinuncia.
Esso ha reso possibile, per chi si appresta a ristrutturare casa, procedere con l'esecuzione del lavoro, senza dover sborsare l'intera o parte della somma dovuta.
Le cose stanno sempre così?
La risposta è negativa poiché vi sono alcune fattispecie in cui si può ancora usufruire dello sconto in fattura quale modalità alternativa di fruizione dei bonus edilizi, rispetto alla detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.
Il commettente in alcuni casi potrà ancora beneficiare di uno sconto e cedere all'impresa esecutrice dei lavori il credito maturato nei confronti dell'Agenzia delle Entrate.
Per gli interventi avviati a decorrere dal 17 febbraio 2023, in forza dell'articolo 2, comma 1 del Decreto Cessioni (DL 11/2023) strada sbarrata per lo sconto in fattura (e la cessione credito). Coloro che vogliano eseguire interventi agevolabili con il Superbonus o bonus edilizi minori (bonus ristrutturazioni Ecobonus, Sismabonus, Sismabonus acquisti ) non potranno più avvalersi dello sconto in fattura come previsto invece dal Decreto Rilancio 2020.
Alla disposizione indicata sono state previste alcune deroghe per cui, in determinati casi, si potrà ancora richiedere al fornitore di applicare una riduzione del prezzo all'atto di emissione della fattura.
In ambito di interventi ammessi al Superbonus per poter ancora fruire dello sconto in fattura è necessario che:
Lo sconto in fattura potrà ancora essere utilizzato per i Bonus edili diversi dal Superbonus, purché alla data del 17 febbraio 2023 sia già stata presentata istanza per ottenere il titolo abilitativo, ove necessario.
E se si tratta di interventi in Edilizia libera?
In tal caso, per poter fruire dello sconto in fattura, dovranno essere soddisfatte tre condizioni:
Nessun limite qualora vengano eseguiti interventi finalizzati all'abbattimento e al superamento delle barriere architettoniche per i quali viene riconosciuto un beneficio fiscale pari al 75% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
Questo sta a significare che, qualora il contribuente voglia fruire di questa tipologia di bonus sarà ancora possibile, a prescindere dalla data di inizio dei lavori, avvalersi dello sconto in fattura (o della cessione del credito).
Mediante il bonus barriere sarà pertanto consentito effettuare molteplici lavori.
L'ambito di applicazione è molto vasto poiché esso, tra l'altro, non viene riconosciuto esclusivamente in presenza di soggetti disabili presso l'immobile considerato.
Vengono altresì ammessi tutti quegli interventi che possono rendere l'ambiente facilmente utilizzabile da tali persone.
Molte persone si sono chieste cosa succeda qualora venga richiesta la presentazione di un progetto in variante alla Cila o al titolo abilitativo eventualmente richiesto in base alla tipologia di lavoro da eseguire.
Fortunatamente esso non rileva al fine della possibilità di avvalersi dello sconto in fattura (o della cessione del credito) in quanto non impatta sul rispetto dei termini imposti dalla legge che abbiamo sopra illustrato.
Ad analoga conclusione si perviene nel caso sia stata approvata una nuova delibera assembleare avente ad oggetto una variante in riferimento a lavori da eseguirsi su parti comuni di un edificio condominiale.
In conclusione, sia in caso di modifica del progetto che di integrazione dello stesso, si potrà continuare ad avvalersi delle modalità alternative alla detrazione fiscale.
Per poter ottenere lo sconto in fattura è necessario avvalersi del canale telematico messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.
Occorrerà, entro il 16 marzo successivo all'anno in cui sono state effettuate le spese, effettuare una comunicazione all'Agenzia delle Entrate.
In questa maniera si potrà formalizzare la rinuncia del contribuente alla detrazione nella dichiarazione dei redditi e la sostituzione con lo sconto da applicare nella fattura rilasciata dall'impresa esecutrice.
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