Sconto in fattura per interventi rientranti nel bonus 75%
Se devi ristrutturare il bagno o cambiare gli infissi della tua abitazione è bene che tu sappia che ti potrai avvalere del bonus barriere architettoniche 75% che avrà validità fino al 31 dicembre 2025. La bella notizia è che per questo bonus la legge prevede ancora la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito d'imposta.
Andiamo con ordine. Il bonus barriere architettoniche 75% è uno dei più appetibili bonus edilizi introdotti dal Governo, non solo poiché per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche consente di applicare un'aliquota piuttosto elevata ma anche perché è possibile fruire dell'incentivo fiscale avvalendosi delle modalità alternative alla detrazione della spesa nella dichiarazione dei redditi.
Ricordiamo che con il DL 11/2023 il Governo ha introdotto il divieto, in caso di nuovi interventi, di utilizzare le opzioni alternative alla detrazione, a causa dei costi che tali procedure hanno comportato. Il decreto citato ha previsto tuttavia delle eccezioni tra le quali rientrano appunto gli interventi volti all'abbattimento delle barriere architettoniche eseguiti su immobili esistenti appartenenti sia a privati che società o imprese.
Vista l'evidente convenienza di questo bonus è importante non commettere errori. Estrema attenzione va infatti posta sui requisiti da rispettare nell'esecuzione dei lavori. Si tratta dei requisiti tecnici previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989.
In caso di sconto in fattura e cessione del credito sarà necessario inoltre dare comunicazione all'Agenzia delle Entrate seguendo l'apposita procedura online a disposizione del contribuente. Da tener presente, inoltre, chiunque voglia avvalersi di sconto in fattura o cessione del credito dovrà munirsi di:
- visto di conformità rilasciato da un commercialista in merito ai dati attestanti il diritto del contribuente a richiedere la detrazione fiscale;
- asseverazione di un professionista tecnico circa la congruità delle spese sostenute per l'intervento agevolato.
Qualora invece non si opti per lo sconto in fattura o la cessione del credito si potrà beneficiare di un rimborso Irpef in dichiarazione dei redditi che verrà spalmato in 5 quote annuali.