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La scelta dell'impianto di riscaldamento al servizio di un edificio dipende da diversi fattori, alcuni di carattere generale ed altri molto specifici; tra i fattori di carattere generale ci sono: la località di riferimento geografico, le escursioni di temperatura esterne all'edifico, il verificarsi di fenomeni climatici specifici quali la ventosità o la presenza di neve etc.
Tra i fattori più specifici ci sono quelli legati alle caratteristiche di isolamento termico dell'edificio, ai suoi metri cubi, ai tempi di occupazione in relazione alle stagioni ed alle singole giornate, alla presenza di carichi termici legati all'illuminazione e agli elettrodomestici presenti, alla possibilità di avere un unico impianto sia per il riscaldamento invernale che per la climatizzazione estiva, oltre alla disponibilità economica e l'utilizzo di specifici combustibili.
Per un appartamento standard in un condominio in città, i termosifoni o radiatori che lavorano a basse temperature o in alternativa un impianto a fancoil (con la possibilità del condizionamento estivo) restano gli impianti di riferimento, robusti, di semplice manutenzione, realizzabili con costi accettabili e dalle risposte pressoché immediate.
La scelta principale va fatta in relazione all'energia primaria da utilizzare per il generatore termico, generalmente combustibili gassosi (gas metano innanzitutto) o energia elettrica, con le relative possibilità di sfruttamento delle risorse naturali di energia ed utilizzo delle moderne tecnologie.
L'utilizzo del gas metano è legato alla facilità di reperimento dello stesso gas, grazie alla metanizzazione dei centri urbani; tra le possibili tecnologie che migliorano i rendimenti dei generatori termici a gas combustibili (non solo metano) c'è la condensazione, ma non è trascurabile, qualora ci sia la possibilità, lo sfruttamento dell'energia solare termica con l'ausilio di collettori che lavorano in simbiosi con la caldaia riducendo i consumi di gas ed annullandoli, nelle stagioni calde, per la produzione di acqua calda sanitaria.
L'utilizzo dell'energia elettrica per generatori termici permette lo sfruttamento del fotovoltaico, dove ce n'è la possibilità, anche come forma di investimento sul lungo periodo, grazie alle varie forme di incentivazione esistenti; in ogni caso, le moderne pompe di calore e/o chiller, pur senza sfruttare l'energia fotovoltaica, come generatori termici (anche per la produzione del freddo) hanno prestazioni sempre maggiori di 3 a 1 nel rapporto tra kWh di energia elettrica assorbita e quella termica prodotta, oltre la capacità di modulare gli assorbimenti in funzione delle esigenze.
Tali considerazioni restano valide indipendentemente dalla tipologia di impianto scelto ( tra quelli standard, impianti a pannelli radianti, a termosifoni, fancoil o split) e considerano un approvvigionamento di energia ad impatto nullo sul comfort con prestazioni verificate da diversi decenni.
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