I materiali per realizzare gli impianti termici ed idrici possono essere suddivisi in due grandi famiglie: quelli di natura metallica e quelli di natura plastica.
I materiali per la realizzazione degli impianti termici ed idrici possono essere suddivisi sostanzialmente in due grandi famiglie: quelli di natura metallica e quelli di natura plastica.
I materiali metallici sono la ghisa, l'acciaio ed il rame, mentre quelli plastici sono il polietilene, il polipropilene ed il PVC; ognuna di tali famiglie di materiali è caratterizzata da diversi sottotipi.
Esistono attualmente in commercio anche altre tipologie di tubazioni, diverse da quelle metalliche e da quelle plastiche, come quelle in multistrato, attualmente in larghissima diffusione per le caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni meccaniche e termiche e nel contempo le caratteristiche di leggerezza e facile lavorabilità grazie alla loro flessibilità.
Per la realizzazione di impianti termici ed idrici nuovi, per motivi di costi legati al reperimento dei materiali, alla loro lavorabilità ed al loro peso, l'orientamento generale è quello di utilizzare materiali di natura plastica. La ghisa e spesso il piombo sono stati i materiali di riferimento per le tubazioni fino al'inizio della seconda metà del secolo scorso, rapidamente sostituti dal rame e l'acciaio nei casi di maggiore disponibilità economica.
Tubazioni in plastica, in rame ed in polietilene
Le moderne tubazioni di plastica, grazie anche all'utilizzo di avanzate tecniche, permettono di utilizzare raccordi a pressare e termosaldature, garantite per decenni dalle case produttrici e per sollecitazioni termo-meccaniche nettamente superiori a quelle presenti negli ordinari impianti termici ed idrici. L'affidabilità di tali tecniche e tecnologie risulta, dunque, nettamente superiore a quella per le giunzioni delle tubazioni in ghisa, che venivano realizzate per avvitamento con l'attenzione di interporre la stoppa trattata con materiali sigillanti o teflon.
Il rame è utilizzato per le tubazioni idriche e di riscaldamento e può essere crudo o ricotto: il rame crudo è stato utilizzato nei decenni passati per impianti semplici e caratterizzati da tratti lunghi e lineari; il rame ricotto, venduto anche in rotoli per piccoli diametri è, oggi, maggiormente utilizzato, offrendo la possibilità di realizzare tratti tortuosi potendo essere facilmente curvato.
Tra i vantaggi dell'utilizzo del rame occorre evidenziarne il potere battericida, che limita fortemente la formazione di colonie batteriche nelle tubazioni, compresa la legionella, anche in presenza di ristagni d'acqua; notevole importanza assume anche la conducibilità termica del rame, tra le maggiori tra i materiali metallici per la realizzazione degli impianti.
Il polietilene è l'elemento fondamentale per le tubazioni di natura plastica ed, in commercio è facilmente reperibile a bassa densità (PE-bd) e ad alta densità (PE-ad); il polietilene a bassa densità è più flessibile rispetto a quello ad alta densità ma meno resistente alle sollecitazioni meccaniche termiche, che possono raggiungere al massimo i 60°C; può
essere anche utilizzato efficacemente per impianti di irrigazione.
Il polietilene ad alta densità, più rigido di quello a bassa densità, è inoltre in grado di sopportare sollecitazioni termiche fino a 90°C, ma maggiori sollecitazioni termiche e meccaniche possono essere sopportate dal polipropilene.
Il PVC è invece utilizzato per la realizzazione degli impianti di scarico, con giunzioni realizzate tramite incollaggio.