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Un buon sonno per definirsi così deve essere ristoratore, cioè in grado di rigenerarci e in questo senso il nostro pensiero va immediatamente al materasso.
Assolutamente sì, però anche la rete concorre a garantirci un riposo di qualità.
Infatti, il materasso assorbe i movimenti del corpo durante il sonno, mentre la rete li ammortizza, pertanto, la loro azione in sinergia è preziosissima per la nostra salute.
La rete svolge anche un’altra importante funzione: incide sulla performance e sulla durata nel tempo del materasso.
Rete e materasso lavorano in sinergia per offrirci un riposo di qualità - foto Pexels
Vediamo di seguito le caratteristiche delle diverse tipologie di reti in modo tale da poterci orientare meglio nella scelta:
La rete a doghe rappresenta la scelta più diffusa.
Sono diversi i modelli a disposizione, alcuni sono dotati di sospensioni o di cursori di rigidità che consentono di personalizzare il livello di comfort.
Le doghe possono essere in legno oppure in ferro e, generalmente, prevalgono le prime.
Le seconde sono particolarmente indicate per gestire un peso importante, in quanto i listoni delle doghe unitamente al telaio in acciaio sono una garanzia di robustezza.
Tecnicamente, non c’è alcuna differenza tra i due modelli, poiché sia le doghe in legno sia quelle in ferro garantiscono un ottimo riposo.
Rete con struttura in metallo e doghe in legno modello Stratos by ENNEREV
La rete è costituita da una struttura con quattro piedi ai vertici che provvede a sorreggere le doghe.
Le doghe sono listelli in legno leggermente curvi che vengono collocati, orizzontalmente o verticalmente, con il lato convesso rivolto verso l’alto ovvero dove poggerà il materasso.
Le reti a doghe si suddividono in due gruppi in base al materiale utilizzato per produrre la struttura perimetrale del letto:
Rete con struttura e doghe in legno by ENNEREV
In termini prestazionali, sono entrambe valide e optare per la prima oppure per la seconda soluzione è prettamente una questione estetica, di gusto personale.
La maggior parte delle reti a doghe sono realizzate predisponendo le doghe in senso orizzontale.
Questa struttura contribuisce ad attribuire al materasso una rigidità il cui livello dipende dal materiale delle doghe, dalle loro dimensioni (larghezza e spessore) e dallo spazio vuoto tra una doga e l’altra.
Rete con doghe orizzontali mod Sealy by TEMPUR
In linea generale, i materassi di ultima generazione, in particolare i modelli memory, si adattano perfettamente a questa tipologia di rete dove le doghe lavorano insieme al materasso restituendo la rigidità desiderata dall’utente e quindi garantendo un riposo in pieno comfort.
Nella foto sopra, il modello Sealy di Tempur Italia con doghe orizzontali con rinforzi (elementi di colore nero) in corrispondenza delle spalle.
In questo caso la collocazione dei listelli in legno avviene in posizione verticale.
In questa tipologia di reti, le doghe sono di misura larga e, poiché posizionate verticalmente, vengono aggiunti almeno due rinforzi al centro.
Ciò che si ottiene è una rete molto più rigida rispetto a quella con doghe orizzontali.
Rete con doghe verticali - foto Pinterest
Il vantaggio che offre la rete con doghe verticali è che costituisce una base idonea a qualunque tipologia di peso: si tratta di una scelta particolarmente indicata soprattutto in presenza di un peso corporeo cospicuo, in quanto la struttura è robusta (come la rete con doghe orizzontali) ma al tempo stesso maggiormente rigida.
La larghezza delle doghe è un parametro fondamentale per determinare la rigidità che si vuole dare alla rete.
Esistono reti realizzate con doghe larghe e altre con doghe più strette.
Rete con doghe larghe - foto Mobili Sparaco
Le reti con le doghe larghe presentano, per ovvi motivi, una quantità inferiore di elementi, ma la maggiore ampiezza della superficie dei singoli listoni offre una maggiore consistenza e questo le rende idonee per gestire i pesi più importanti.
Rete con doghe strette - foto Mobili Sparaco
Nelle due foto sopra vediamo i due casi: entrambe le reti hanno doghe in legno e struttura in metallo firmate Mobili SPARACO
Generalmente le misure sono le seguenti:
Il secondo fattore che incide sulla rigidità di una rete è la quantità di doghe di cui si compone.
In linea generale la regola è la seguente:
Nel primo caso avremo ovviamente un maggior spazio vuoto tra una doga e un’altra, mentre nel secondo i listelli si troveranno più ravvicinati.
La quantità di doghe è inversamente proporzionale alla larghezza dei singoli listelli: più i listelli sono larghi, meno se ne potranno installare sulla struttura portante.
I materiali utilizzati per realizzare le doghe in legno sono prevalentemente tre:
La peculiarità del faggio è l’elasticità.
Ad esempio, risulta più elastico della betulla e ciò implica che le doghe in betulla potrebbero dare problemi di rumorosità nel tempo.
Ma anche lo spessore è importante: una doga troppo sottile, infatti, anche se elastica come nel caso del faggio, potrebbe perdere resa in termini di comfort.
Il legno di eucalipto è di buona qualità e resistente quanto il faggio e la betulla ma il risultato finale di comodità può variare, e anche di molto, in base allo spessore delle doghe.
Lo spessore minimo consigliato è di 8 millimetri: anche questo parametro va adeguato in base al numero delle doghe e quindi alla distanza tra loro.
Il cosiddetto letto contenitore è quello che presenta un vano al di sotto della rete e del materasso, uno spazio libero che può essere utilizzato per riporvi oggetti come coperte, lenzuola, ad esempio.
Rete per letto contenitore - foto Pinterest
Per questa tipologia di letto è necessaria una specifica rete a doghe che deve essere installata all’interno del letto contenitore, pertanto, presenta una struttura diversa dalle reti descritte finora.
Infatti, la rete per il letto contenitore non prevede i quattro piedi ai vertici, ma viene installata nel letto attraverso due staffe laterali.
In questo caso, quindi, è proprio la rete l’elemento che consente l’apertura del vano contenitore che si trova al di sotto.
La peculiarità di questa tipologia di rete per materasso è il fatto di offrire un supporto più morbido.
La rete a molle prevede una struttura interamente in metallo: c’è un profilo che segue il perimetro del materasso all’interno del quale viene agganciata una maglia di metallo con una trama che può essere più o meno fitta in base al livello di rigidità che si vuole ottenere.
Nella foto sotto una rete a molle acquistabile comodamente su Amazon
Rete materasso a molle
Negli ultimi anni la rete a molle è stata sempre più soppiantata da quella con le doghe, principalmente per la diffusione dei moderni materassi (in particolare quelli in lattice e i memory foam) che si adattano perfettamente alla pressione esercitata dal corpo.
Tuttavia, costituisce sempre una soluzione efficace in quanto è resistente e in grado di adattarsi alla posizione del corpo.
I vantaggi che presenta la rete a molle sono la robustezza e il costo ridotto rispetto alle altre opzioni.
Lo svantaggio, invece, è rappresentato dall’usura della maglia: nel tempo, diventando meno performante, potremmo essere infastiditi da rumori simili a cigolii quando cambiamo posizione nel letto e il materasso potrebbe risultare meno efficace inarcandosi su una maglia di metallo che tende a cedere.
Questa soluzione è l’ideale per le persone che soffrono di mal di schiena perché la rete con sospensioni garantisce un comfort ottimale.
Infatti, è dotata di appositi regolatori di rigidità e alcuni modelli prevedono anche una doppia doga nella zona lombare per il top del sostegno.
Rete modello Premium Flex 500 by TEMPUR
Nella foto sopra, il modello Premium Flex 500 di TEMPUR® che è disponibile sia nella versione classica, cioè statica, sia in quella motorizzata.
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