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Scaduta sanatoria catastale

Il 30 aprile scorso è scaduto il termine ultimo per presentare la sanatoria catastale e mettere in regola i cosiddetti immobili fantasma.
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Lo scorso 30 aprile è scaduto il termine ultimo per presentare la sanatoria catastale e mettere in regola i cosiddetti immobili fantasma. In tale fattispecie rientrano numerose tipologie di edifici, da quelli completamente sconosciuti al Catasto, a quelli che hanno perso i requisiti di ruralità, hanno subito mutamenti di destinazione d'uso o modifiche, senza che tali variazioni siano state comunicate.
In realtà, poiché il termine ultimo cadeva di sabato, ci sarebbe stato tempo fino ad oggi, lunedì 2 maggio, per mettersi in regola.

Scaduta sanatoria catastaleLa sanatoria era stata introdotta con la manovra economica della scorsa estate, con la quale era stato fissato il termine ultimo del 31 dicembre 2010 per presentare le istanze. Con l'approvazione del decreto Milleproroghe la scadenza era stata prima spostata al 28 febbraio e poi al 31 marzo 2011. Con un emendamento al decreto, infine, il termine era slittato al 30 aprile 2011.

Pertanto non c'è stata l'ennesima proroga chiesta dai geometri. Era nato addirittura un movimento sul web, Mobilitazione geometri, per chiedere alle istituzioni più tempo per regolarizzare gli edifici sconosciuti al Catasto.
Infatti, oltre alle difficoltà tecniche per ultimare le pratiche i professionisti si sono trovati di fronte a delle limitazioni all'accesso presso gli uffici dell'Agenzia del Territorio, che spesso hanno consentito loro di presentare una sola istanza al giorno.

Quali saranno ora le sanzioni da pagare, per coloro che non si sono affidati ad un tecnico abilitato per mettere in regola la propria situazione? Innanzitutto da questo mese scatta, per gli edifici che non sono stati autodenunciati, l'attribuzione di una rendita presunta che avrà effetti fiscali a partire dal 2007. Ma In realtà, a parte il pagamento degli arretrati di Ici ed Irpef, non ci saranno sanzioni molto maggiori di quelle che hanno pagato coloro che hanno effettuato la sanatoria.

Scaduta sanatoria catastalePer quanto riguarda le sanzioni catastali, con il decreto legislativo 23/2011 era stato stabilito che il loro ammontare fosse compreso tra un minimo di 1.032 e un massimo di 8.264 euro.
Ma l'Agenzia del Territorio ha stabilito con la circolare 4/2011 del 29 aprile, che tali sanzioni riguarderanno solo le infrazioni commesse dopo il 1° maggio 2011. Ciò in virtù del fatto che non si può applicare una sanzione in modalità retroattiva, cioè con un importo fissato dopo l'entrata in vigore di una nuova legge.

Le sanzioni catastali si applicano di solito a coloro che non effettuano il regolare accatastamento del proprio immobile entro 30 giorni dall'ultimazione dei lavori, e quindi, scattando dal 1° maggio, si applicheranno agli immobili ultimati dopo il 1° aprile e non dichiarati.
Per tutti gli altri immobili resteranno in vigore le vecchie tariffe degli importi, che prevedono sanzioni che vanno da 258 a 1.032 euro.

Ricordiamo, infine, che oltre alla regolarità catastale, un immobile deve risultare regolare anche dal punto di vista urbanistico-edilizio. Dopo le denunce di sanatoria catastale, i Comuni dovranno provvedere a dei controlli incrociati per verificare che sussista questa regolarità. In caso contrario si andrà incontro ad ulteriori sanzioni e, nei casi più estremi, si potrà incorrere nella demolizione delle opere difformi.

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