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A Orvieto, storica cittadina umbra nelle immediate vicinanze del confine con il Lazio, opera da alcuni anni un'azienda specializzata nella realizzazione di sanitari per esigenze estreme, spesso relegati ad ambiti marginali del mercato, ritenuti progettualmente poco interessanti e degni di nota rispetto alla produzione destinata al grande pubblico, continuamente aggiornata attraverso l'uso di materiali e tecnologie innovative.
Per spiegarmi meglio devo definire cosa intendo per esigenze estreme: sono quelle dell'utente non medio, cioè non normodotato, di altezza convenzionale che tocca il metro e settanta e in grado di compiere movimenti razionali, fluidi e armoniosi.
Accantonando per il momento il discorso dei sanitari per disabili, è sicuramente più insolito pensare che una categoria speciale di utenti sia rappresentata dai bambini, maestri nel combinare i più imprevedibili disastri soprattutto in bagno, parte della casa nella quale, assieme alla cucina, va posta la maggiore attenzione per prevenire l'insorgere di comportamenti pericolosi.
Perché dunque non proporre linee di sanitari che siano belle, oltre che sicure?
La Ponte Giulio, questo il nome dell'azienda, risponde al quesito con il progetto Bagnocucciolo, articolato in due serie, la Birdo e la Millepiedi.
Tralasciando gli elementi più specificamente dedicati al settore educativo, possiamo prenderne in considerazione altri facilmente inseribili anche in ambito domestico, a patto di avere a disposizione un secondo bagno o una porzione di quello principale da dedicare esclusivamente ai bimbi.
Buffi uccellini stilizzati decorano, con calcomanie smaltate a fuoco disegnate dallo studio Talocci di Roma, il bordo di lavabi e vasi in vitreous-china bianco, mentre insolite zampette, piedini e musetti sbucano dalla sagoma dei sanitari.
Per l'installazione è d'obbligo considerare l'altezza dei piccoli utilizzatori, variabile dagli 84 ai 115 cm dai 3 ai 6 anni di età, e il posizionamento variabile di alcuni accessori come lo specchio.
E ora altre idee utili e stimolanti.
L'apparenza inganna e nasconde un'anima buona ed eco-friendly per il lavabo Mons dei designer Teng Chuan Tey e Romualdo Faura Bernabe. Zazzera verde sulla testa, unico dentone come dispenser per il sapone, sensore elettronico per regolare il flusso dell'acqua ed evitare sprechi e sagoma priva di spigoli in materiale completamente biodegradabile e riciclabile: ecco tutte le virtù di questo mostro simpatico ed ecologico, in grado di insegnare ai bambini un comportamento piacevolmente responsabile.
Cosa fare invece se papà sfiora i due metri d'altezza e il piccolino è solo alle prime armi con sapone e spazzolino? Rapsel, azienda milanese, risolve il dilemma con Allaltezza, lavabo di forma conica e rigorosa la cui posizione è regolabile in altezza (da un minimo di 57 cm ad un massimo di 85) in ogni momento della giornata, grazie a un pedale pneumatico integrato.
Per informazioni è possibile consultare i siti:
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