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Dalla fine dell'800 si è scoperto che i raggi ultravioletti possono uccidere i germi ma le sue reali applicazioni sono avvenute solo decenni più tardi dalla metà del XX.
La lunghezza d'onda utilizzabile a tale scopo è in teoria tra i 100 e i 280 nanometri, anche se la più efficace è quella tra i 250 e 280 nanometri.
Utilizzata in medicina per sterilizzare gli strumenti, per rendere potabile l'acqua e per sterilizzare oggetti di qualsiasi natura anche quelli di uso comune, può distruggere microorganismi quali:
L'effecacia dell'azione germicida dipende da vari fattori quali: la durata di esposizione alla luce ultravioletta, la potenza delle lampade UVC utilizzate, presenza di particelle che potrebbero proteggere i germi e la capacità intrinseca dei microorganismi di resistere alla radiazione.
Queste speciali lampade riescono a sanificare oggetti e ambienti irradiandoli con raggi ultravioletti, gli stessi che normalmente vengono schermati dall'atmosfera terrestre.
La luce UV con una lunghezza d'onda inferiore alla luce visibile, distrugge i legami del DNA producendo dimeri di timina, in modo da rendere i microrganismi inoffensivi e bloccandone la riproduzione.
Negli ospedali è utilizzata, come detto, per sanificare strumenti ma anche per la sterilizzazione di interi ambienti.
Inoltre, sanificare l'acqua contenuta in serbatoi sotto la luce UV può distruggere i microorganismi senza alterarne la composizione chimica, pH o formare comporti cancerogeni.
La luce UV è un tipo di radiazione non ionizzante che ha una lunghezza d'onda maggiore di raggi gamma e raggi X, ed è incapace di penetrare le sostanze.
Questa la rende adatta per sterilizzare al meglio le superfici.
Nello specifico, gli UV a lunghezza corta (UV-C) sono considerati i germicidi perfetti, a differenza di quelle con onda più lunga (UB-B) che, per capirci, sono quelle che provocano le scottature solari.
Qui di seguito la lista di quel che serve per assemblare uno sterilizzatore uv portatile:
Opzionali:
Il primo passo è ovviamente comprare una lampadina adatta. Bisogna prestare attenzione perché ne esistono infatti tre tipi:
Le UV-C sono lampade fluorescenti a vapori di mercurio a basso o alta pressione.
Oggi la tecnologia a LED ci offre lampade più economiche, più ecologiche (no mercurio) e più longeve.
Di solito queste lampade hanno attacco E27.
Leggere attentamente le specifiche della lampada acquistata per capire in seguito, quale tipo di attacco prendere perché risulti compatibile.
Munirsi quindi di apposite protezioni e acquistare solamente fili e materiali isolanti per evitare picchi di tensione.
Per quanto riguarda il contenitore che fungerà da vero e proprio corpo per il sanificatore, può andar bene sia una scatola in PVC meglio se opaca, ma anche una di legno andrà benissimo.
L'alluminio potrebbe essere un'altra opzione ma risulterebbe molto più difficile da lavorare.
A questo punto basterà praticare un piccolo foro sul un lato della scatola per far passare il porta lampada (attacco E27) per poi sigillarlo molto bene con del nastro isolante per non far passare la luce.
Si può anche volendo, inserire un led esterno in modo da sapere esattamente quando la macchina è in funzione oppure no.
Se la lampada UV-C rimane in funzione per troppo tempo magari per una semplice dimenticanza, verrebbe distrutta dal calore generato.
A questo scopo nel kit che vi consigliamo vi è l'attacco-portalampada con timer che funziona con telecomando a distanza, eviteremo anche di installare un interruttore.
All'interno della scatola bisognerà creare delle superfici riflettenti in modo che la luce raggiunga perfettamente tutti i punti degli oggetti inseriti al suo interno.
Questa operazione potrà essere effettuata in maniera semplice con della comune carta di alluminio, meglio quella utilizzata dietro i termosifoni, stendendola su tutte le superfici interne.
Alla fine, andrebbe posto una superficie di fondo trasparente, esempio un vetro rialzato 2,5 cm. dal fondo per fare in modo che i raggi UV possano colpire anche le superfici d'appoggio degli oggetti da sanificare.
Per lo scopo possiamo utilizzare, invece del vetro, anche delle vaschette trasparenti per alimenti, di quelle utilizzate per i salumi per intenderci.
Il secondo metodo più efficace ma meno pratico sarà quello di acquistare degli specchi su misura, incollandoli alle pareti e sul fondo della scatola.
Usare colla vinilica o silicone acrilico, ma non il bostik perché corrosivo, soprattutto se si sta lavorando con del legno e fogli di polistirolo-alluminio.
Il tempo di esposizione consigliato per sterilizzare al meglio gli oggetti è di minimo quattro minuti.
Per i più pignoli, quindi, montare anche un timer sulla scatola potrebbe essere una soluzione molto pratica.
Avvertenze:
Sopra abbiamo descritto il metodo di costruzione di un sanificatore per oggetti ma come si fa a sanificare un ambiente?
In commercio esistono varie soluzioni ma anche in questo caso con il fai da te il risultato può essere comunque garantito in maniera molto semplice e soprattutto economica.
In questo caso è ancor più facile di prima realizzare un sanificatore UV.
Basterà infatti acquistare un soft box, uno strumento utilizzato in ambito fotografico per migliorare radicalmente l'illuminazione delle foto. Sono realizzati in nylon o poliestere e al loro interno hanno una superficie riflettente.
Basterà, quindi, acquistare una lampada UVC che abbia un range tra i 250 e i 260 nm per avere un sanificatore ambientale fai da te.
Visto che in questo caso non si sarà protetti da un coperchio, è meglio acquistare un modello di soft box con telecomando per azionare e spegnere il dispositivo sanificante.
In questo caso l'esposizione dovrà essere compresa tra i 15 e i 60 minuti, a seconda di quanto è grande l'ambiente.
Questa operazione aiuterà anche a debellare i fastidiosissimi acari, causa di numerose allergie.
Avvertenze:
La luce UV con lunghezza d'onda corta è dannosa per l'uomo.
Causa scottature e col tempo, l'insorgere di cancro della pelle, questa luce può produrre anche infiammazioni della cornea dell'occhio estremamente pericolose, che possono portare alle lunghe, a temporanea o permanente diminuzione della vista.
Può inoltre danneggiare la retina. Per questa ragione, la luce prodotta da una lampada germicida deve essere attentamente schermata e non guardata direttamente, nemmeno se riflessa.
Oggetti e stanze da sanificare, non poteva che mancare il cibo.
La luce ultravioletta è anche molto utile nella preparazione di conserve e alimenti sott'olio in vetro.
In questi casi soprattutto se i barattoli in vetro non sono sterilizzati ad hoc, il pericolo della formazione di muffe o botulino è molto alto.
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