|
Buone notizie, coltivare la salvia in casa risulta molto semplice.
Questo tipo di coltivazione è affrontata alle nostre latitudini da centinaia di anni.
La parola salvia deriva dal latino salvus e significa letteralmente salvare o sano.
Da questo capiamo che già gli antichi romani attribuivano a questa pianta delle proprietà curative.
La salvia officinalis è una pianta erbacea perenne o semi arbustiva molto resistente. Possiede delle foglie con una leggera peluria, estremamente profumate e utilizzate moltissimo nella cucina italiana.
Oltre a questo risulta anche una pianta estremamente decorativa visto che produce dei fiori blu violetto decisamente spettacolari. La pianta fiorisce dal mese di maggio fino a luglio.
Insieme alla classica salvia che conosciamo ne esistono moltissime varietà differenti come ad esempio la salvia ananas che ha un odore che ricorda in maniera particolare il frutto oppure la salvia splendente nana, che produce dei fiori rossi estremamente vistosi.
Questa è una pianta che non può mancare sul balcone di casa visto che cresce anche in maniera molto veloce e permetterà di averne una produzione decisamente costante.
Vasi del genere sono totalmente inadatti per far crescere la salvia
Se si acquista una piantina di salvia la prima cosa da fare è provvedere al suo rinvaso per evitarle inutili sofferenze. I vasi in cui sono vendute, infatti, spesso sono tutt'altro che adeguati. Il terreno ideale per la salvia deve essere asciutto e calcareo come per molte piante di origine mediterranea.
Bisognerà procurarsi un vaso largo che abbia una profondità di almeno 40 cm visto che ha un impianto radicale con radici molto lunghe.
La pianta teme i ristagni idrici quindi in fondo al vaso, andrà messo uno strato drenante formato da argilla espansa.
Essenzialmente la salvia è una pianta che si adatta abbastanza bene a quasi tutti i tipi di terreno ma come detto, preferisce quelli più asciutti e calcarei.
Non ama in particolare quelli compatti e argillosi.
Se nell'orto ci si trova davanti a questa situazione andrà reso più adatto per la corretta crescita di questa pianta.
Se si ha fretta non consigliamo di piantare la salvia direttamente dal seme perché questa operazione risulterà parecchio lenta, possedendo una bassa germinabilità.
L'operazione ideale risulta essere la moltiplicazione per talea o quella di comprare direttamente delle piantine in vaso da trasferire in terra, visto che resiste abbastanza bene a questo tipo di operazione.
Una cosa essenziale è quella di non piantare mai la salvia accanto al rosmarino perché sono due piante aromatiche che non amano crescere vicine.
La salvia è una pianta mediterranea che ama particolarmente il caldo e predilige posizioni al sole. Sia che venga coltivata su un balcone sia in un giardino, bisognerà tener conto di questa sua caratteristica.
Sarà bene, quindi, evitare il lato nord dell'abitazione/giardino e, soprattutto nell'orto, conviene evitare di piantarla vicino a piante che proiettano ombra.
Essendo una specie perenne, soprattutto se coltivata in terra, bisognerà far attenzione attenzione a dove metterla, visto che occuperà per anni la stessa posizione.
Si tratta comunque di una pianta molto coriacea che resiste molto bene al gelo anche se, in caso di lunghi periodi di freddo, è meglio proteggerla in qualche modo o trasferirla dentro casa. La salvia inoltre non teme la siccità, infatti, come vedremo non avrà bisogno di frequenti innaffiature.
La salvia è una pianta che non ha bisogno di molto concime, a parte quando è coltivata in vaso, visto che in questa situazione tenderà a esaurire i nutrienti nel pane di terra abbastanza velocemente.
Il concime Fito adatto per la cura della salvia officinalis
Il concime specifico adatto sarà quello per piante aromatiche e peperoncini, in vendita su Amazon dalle aziende Compo o Fito. Le modalità di concimazione sono riportate nelle istruzioni del prodotto, ma in linea di massima andranno fatte ogni due settimane circa, da aprile fino a settembre.
L'annaffiatura della pianta di salvia deve essere fatta alla base, in nessun caso bisognerà bagnare le foglie. In linea di massima questa operazione andrà effettuata ogni volta che il terreno risulta secco.
È buona norma verificare questo, inserendo un dito nella terra per testare che risulti secca la parte al di sotto della superficie.
Molte persone si chiedono: perché mi muore sempre la salvia?
Ricordiamo ancora una volta che la salvia va annaffiata con moderazione poiché l'unica cosa che teme realmente è il ristagno idrico.
Questo infatti è la causa principale del suo deperimento.
Un'altra domanda che viene fatta spesso è: dove mettere la salvia in inverno?
Come detto la salvia risulta una pianta decisamente coriacea ma per periodi di freddo prolungato è meglio porla al riparo all'interno di una serra oppure, se piantata nell'orto, proteggerla con un telo di tessuto non tessuto.
Se vengono individuate delle macchie bianche sulla salvia, sono il chiaro segno del mal bianco, ovvero l'oidio. Si tratta di una malattia fungina ed è caratteristica delle zone con clima mite ed elevata umidità.
È importante controllare regolarmente le foglie intervenendo al primo accenno di macchie.
Non esiste una vera cura per questo fungo ma per proteggere la pianta, si può procedere tagliando le parti colpite, con delle forbici sterilizzate.
Durante le ore più fresche della giornata poi va spruzzata una miscela di un litro di acqua tiepida con 15 grammi di bicarbonato per aiutarla a proteggersi.
La pianta può essere anche colpita da peronospora, molto facilmente se sono presenti dei ristagni di acqua. In questo caso si presenteranno delle macchie nere sulla salvia che bisognerà eliminare immediatamente.
Per curarla poi bisogna nebulizzare un macerato di ortica. Soltanto nel caso in cui l'infezione risulti avanzata sarà bene utilizzare dei prodotti specifici a base di rame.
|
||