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La rosa di Natale, anche conosciuta come Elleboro nero o più scientificamente Helleborus Niger è una pianta che grazie al suo fogliame sempreverde e i fiori colorati che sbocciano tra dicembre e aprile, donerà colore in una stagione dove normalmente balconi e giardini appariranno abbastanza desolati.
Originaria dell'Asia sud-orientale, appartiene alla famiglia delle ranuncolacee ed è caratterizzata da fiori di diverse tinte: bianco, al porpora, al rosa o verde.
L'elleboro può misurare tra i 15-80 cm eh è ideale per creare aiuole e bordure in giardino ma anche per essere coltivata in balcone o in terrazza. I fiori dell'elleboro hanno 5 petali che persistono anche dopo l'impollinazione quindi garantiscono una fioritura decisamente duratura.
Attenzione: tutte le parti dell'elleboro sono tossiche e altamente irritanti sia per l'uomo che per gli animali domestici.
Quando si lavora con questa pianta è importante farlo con i guanti.
Se si hanno bambini in casa o animali domestici è meglio sistemare la pianta in luoghi a loro irraggiungibili o addirittura, scegliere un'altra pianta per decorare i vostri spazi esterni.
Tutte le varietà o quasi, di elleboro, amano un terreno con un pH neutro o subacido oltre che ricco di sostanze nutritive, ben drenato e soffice. Il miglior periodo per piantarlo è l'autunno.
Quando viene piantato in terra bisognerà scavare una buca larga e profonda almeno il doppio delle dimensioni del vaso che ospita la pianta.
Liberare quindi le radici eccessivamente intricate lasciando comunque un poco di terra attaccata.
L'elleboro in vaso invece va coltivato in dei vasi ampi e profondi perché possiede un impianto radicale decisamente importante. Sempre meglio piazzare sul fondo uno strato drenante con dell'argilla espansa.
La rosa di Natale si comporta in maniera decisamente differente dalla maggior parte delle piante.
Teme moltissimo le temperature alte mentre, in climi rigidi, si troverà perfettamente a proprio agio. Predilige dunque un luogo protetto in penombra e mai in luoghi direttamente esposti ai raggi solari.
Ad esempio potrebbe benissimo essere piantata sotto alberi abbastanza radi di modo che venga protetta dal caldo torrido in estate ma al contempo, ricevere sufficiente luminosità in inverno.
La concimazione dell'elleboro, come per qualsiasi altra pianta, servirà per farle fare una bella fioritura e mantenerla in salute.
La rosa di Natale ha bisogno in ogni caso di concimazioni non frequenti: in giardino, ne basterà una in primavera con un concime specifico per le rose (prodotti della Fito o Compo in vendita su Amazon).
Risulta però importante creare ex novo una pacciamatura, oppure lasciando le vecchie foglie sul terreno per proteggere la pianta, apportare sostanze nutritive e soprattutto, non far seccare troppo il terreno.
Le rose di Natale se curate bene, diverranno con il passar delle stagioni sempre più belle e rigogliose, durando anche decine di anni.
In inverno, soprattutto durante la fioritura, hanno bisogno di innaffiature decisamente abbondanti, soprattutto se non piove, in modo da mantenere il terreno sempre umido. non bisogna comunque esagerare formando zone di acqua stagnante.
Nel caso di gelate, l'elleboro dovrebbe essere comunque irrigato a sufficienza e sempre con regolarità.
Infine in estate è una pianta che ha bisogno di pochissime cure e dovrà essere annaffiata solo in caso di lunghi periodi di siccità.
Essenzialmente per l'elleboro in vaso il discorso varia molto poco. Bisognerà sempre però far attenzione che nel sottovaso non rimanga acqua stagnante.
L'elleboro o rosa di Natale che dir si voglia, è pianta decisamente coriacea ma nonostante questo potrebbe essere attaccata da qualche cosa.
Già è stata citata l'importanza di un terreno ben drenato per evitare il temuto marciume radicale che potrebbe formarsi appunto, a causa dei ristagni idrici.
Tra gli insetti pericolosi per l'elleboro ci sono invece gli afidi, che possono essere combattuti con prodotti antiparassitari specifici oppure in maniera fai da te con il sapone di Marsiglia.
In questo secondo caso basterà sciogliere il sapone in acqua.
Si può utilizzare qualunque sapone (liquido o solido), ma dovrà essere naturale e privo di profumi o altre sostanze chimiche.
Bisognerà lavare le parti della pianta attaccate dagli afidi e poi risciacquare per bene.
Nel caso di macchie marroni/nere sulle foglie potrebbe voler dire che l'elleboro soffre di Macchia Nera. Bisognerà in questo caso rimuovere immediatamente la parte malata, compresa la zona circostante.
La rosa di Natale per concludere, non ha bisogno d'esser potata con regolarità. Basterà infatti rimuovere le foglie vecchie e avvizzite (ed usarle magari come pacciamatura).
Una leggera potatura potrebbe essere necessaria solo nel caso in cui l'elleboro stia per inselvatichirsi.
Anche se le rose di Natale sono piante tossiche, sono anche ricche di alcaloidi che, soprattutto in passato in erboristeria, l'hanno resa una delle piante officinali per eccellenza, con proprietà cardiotoniche e purganti.
Chiaramente, preme sottolinearlo, non si parla assolutamente di metodi fai da te, ma di preparati fatti da esperti, anche se ormai non si usano praticamente più.
Si possono però trovare ancora prodotti omeopatici dove ovviamente le dosi presenti sono assai contenute. Sono usati per migliorare stati di depressione o stati ipotensivi, almeno sulla carta.
Il significato dell'elleboro nel linguaggio dei fiori è liberazione dal dolore e dall'angoscia e quindi rinascita.
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