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Spesso proprio tra la stagione primaverile e quella estiva, camminando all'aria aperta, veniamo attratti dal profumo e dalla bellezza dei fiori al massimo del loro splendore.
Così, anche per caso, ci viene voglia di prendere spunto e decorare i nostri spazi all'aperto dedicandoci al giardinaggio, che si tratti del giardino come dei balconi di casa.
Le piante fiorite sono infatti molto decorative e ornamentali, portano colore e allegria in campagna come in città. Sono in effetti un vero toccasana per l'anima!
Non resta che capire su quali piante possiamo puntare in base al tipo di spazio verde che abbiamo a disposizione, all'esposizione al sole e al tipo di accortezze che la crescita rigogliosa e in salute delle piante necessita.
Soffermiamoci sulle caratteristiche e le qualità del rododendro, una pianta comune, dalle origini molto antiche e proveniente dall'Oriente e dal Nord America. Questa è molto apprezzata per la bellezza della fioritura anche molto prolungata, da dicembre a settembre, ma gli ibridi si limitano a sbocciare da primavera ed estate.
I fiori di rododendro sono considerati fragili e delicati, ma sono splendidi e creano una vera e propria chiazza colorata in differenti nuance in base al tipo scelto. I fiori hanno forma di piccolo imbuto con petali che possono essere lisci o ondulati. La fioritura è molto abbondante, specie in primavera.
Il rododendro in natura si presenta come una pianta appartenente alla famiglia delle Ericacee ed è un arbusto che si caratterizza per i suoi fiori. Spesso si può fare confusione tra rododendro e azalea e capiremo il perché e come distinguerle. Le due piante, appartenenti alla medesima famiglia, si differenziano per una questione di dimensione e numeri: infatti, le azalee e i rododendri hanno un differente numero di stami.
Il rododendro è un arbusto sempreverde adatto alla coltivazione nella terra, spesso ha dimensioni da medie e grandi e gli stami sono 8 o 10, non meno, come accade per le azalee ci sono piante più piccole e a foglia caduca. L'arbusto di rododendro, quando viene coltivato nella sua pozione ideale, direttamente nella terra e all'esposizione richiesta, cresce molto e può raggiungere diversi metri di altezza. Il terreno più indicato alla coltivazione della pianta rododendro ha un ph acido, quattro o al massimo cinque ed è povero di calcio.
L'innaffiatura della pianta deve essere abbondante e non creare ristagni.
L'ambiente deve essere umido e fresco mentre l'esposizione perfetta e da manuale è in ombra. soltanto ad altezze elevate, come in montagna vista l'altitudine, la pianta cresce meglio se esposta a diretto contatto con il sole visto che comunque non sarà mai troppo caldo.
La fioritura è ripetuta, avviene più volte nell'arco dell'anno e può avere colore bianco, rosa, giallo, lilla oppure di un rosso intenso. L'arbusto rododendro si presta ad essere esposto in una posizione riparata dal sole, anche sotto ad alberi. La pianta fatica a vivere al contrario se esposta in pieno sole e innaffiata di rado. La pianta può anche essere coltivata in vaso: in questo caso crescerà in maniera inferiore rispetto alla messa a dimora in piena terra, ma diventare in ogni caso una soluzione adatta a portare verde e colore anche in verande, terrazzi, balconi.
Per far crescere al meglio e rigogliosa la vostra pianta di rododendro è importante conoscere anche quali sono le malattie e i parassiti che più comunemente possono colpirla.
Foglie e fiori infatti danno il segnalare dello stato di salute del vegetale: quando questi diventano secchi e scuri, tendenti al marrone, allora è meglio spostare la pianta se in vaso in una zona più ombreggiante visto che così la pianta è in sofferenza e rischia di seccare e morire.
Anche l'eccessiva irrigazione è percepibile se vediamo che i fiori muoiono prima di sbocciare del tutto. In questo caso possiamo salvare la pianta smettendo di irrigarla per un po' prima di sospendere, come da indicazione adatta a questa pianta specifica.
Se le foglie si riempiono di mini ragnatele e ingialliscono allora questo è sintomo dell'attacco da parte del ragnetto rosso, un acaro infestante che spesso colpisce piante decorative ma anche ortaggi. Questo si ciba delle sostanze nutritive della pianta, specie clorofilla e pigmenti.
Per eliminare il ragnetto rosso si può ricorrere a insetticida appositi, ma anche in maniera naturale ci sono trucchi che ne aiutano la scomparsa. Odiando l'acqua si può tentare di sconfiggerlo vaporizzando abbondantemente le foglie colpite.
Chi vuole far crescere il rododendro in vaso può informarsi presso il proprio vivaista di fiducia che non avrà difficoltà a consigliare le specie più adatte allo scopo.
La terra nel vaso deve rimanere sempre umida, ma attenzione che non si formino ristagni idrici.
Le altre buone regole in merito alle abitudini di innaffiatura ed esposizione sono le stesse già elencate e valide per l'arbustro che cresce direttamente nella terra.
L'acqua va aggiunta nel terriccio e spruzzata anche su foglie e fiori: la nebulizzazione è indicata per inumidire la vegetazione in maniera costante e delicata.
Come accade per le altre piante da esterno come da appartamento, ogni pianta va rinvasata quando si capisce che le sue radici stanno ormai a fatica nel vaso. Per continuare a far crescere la pianta bisogna fornirgli il suo spazio vitale, spostandola in un vaso un po' più grande e spazioso. La pianta può anche essere aiutata con la concimazione: meglio optare per un concime liquido.
Concludiamo cercando di chiarire un dubbio che si presenta già al primo sguardo.
Infatti, ammirando la fioritura del rododendro, sorge il dubbio che ci si trovi davanti a una grande azalea.
Tra le due piante, molto simili, ci sono però alcune differenze: le dimensioni, maggiori nel caso del rododendro e inferiori per l'azalea spesso più adatta alla coltivazione in vaso, la perdita delle foglie che nelle azalee avviene nei mesi invernali e soprattutto il numero degli stami, inferiore per le azalee.
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