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In edilizia il concetto di rivestimento è sempre più esteso e variegato, abbraccia tipologie e categorie merceologiche tanto differenti tra loro perché la tecnologia delle costruzioni ha subito notevoli passi in avanti, seguendo le nuove tendenze della progettazione architettonica a livello internazionale che spesso assecondano paradigmi compositivi in cui gli elementi costruttivi si confondono tra loro in forme geometriche non euclidee.
In questo senso ragionare di sistemi di rivestimento può interessare tanto elementi che svolgono la funzione vera e propria di involucro cieco, o parzialmente cieco, quanto sistemi di facciata ad alto contenuto tecnologico, in edifici in cui a tali sistemi si richiede una duplice funzione di interfaccia visiva con l'esterno e di vero e proprio involucro di separazione tra interni ed esterni.
Le possibilità di scelta attuali sono innumerevoli, non solo in merito alle tecnologie quanto anche ai materiali a disposizione.
Attenzione alla componente tecnologica e funzionale, anche nell'ottica del contenimento energetico, e cura della resa finale formale ed architettonica caratterizzano la novità che PREFA ha lanciato al Klimahouse 2012: si tratta di FX.12, un sistema di rivestimento in alluminio per tetti e facciate che ha la caratteristica di poter creare superfici con bordature irregolari longitudinali e trasversali, tali da generare giochi di luci ed ombre che cambiano a seconda della luce e caratterizzano in maniera decisa un nuovo progetto.
La particolarità del nuovo sistema di rivestimento FX.12 è la sua struttura, specificatamente le sue bordature irregolari longitudinali e trasversali che concorrono a dare uno speciale effetto tridimensionale alla facciata ed alla copertura, giocando con il movimento della luce sulla superficie dei suoi componenti.
Come sottolineato anche in vari comunicati stampa, questo nuovo sistema di rivestimento opera sul tema del linguaggio architettonico, in un periodo storico in cui è stata da tempo superata la totale ed univoca corrispondenza tra forma e funzione, per scelte compositive in cui l'involucro ha un valore comunicativo suo personale.
FX.12 è stato attentamente studiato dal punto di vista tecnico per conferire alle superfici un effetto tridimensionale che è al tempo stesso anche strutturale, perché i pannelli di rivestimento, grazie alle bordature longitudinali e trasversali, irrigidiscono la struttura e danno una stabilità maggiore con lo stesso spessore di materiale, quindi più resistenza accoppiata ad un ottimo valore estetico garantito da supporti rigidi. La customizzazione e personalizzazione dei pezzi in fase di produzione è elevatissima, potendo ottenere una piegatura diversa per ogni singolo pezzo.
Altro elemento tecnico di particolare qualità è la tecnica dell'aggraffatura angolare conica, sistema che permette di ottenere protezione dalla pioggia battente e dall'umidità, assorbe le naturali dilatazioni del materiale, migliora le caratteristiche autopulenti delle facciate in alluminio.
L'installazione è facile e pratica, in particolare grazie all'ulteriore piegatura dell'aggraffatura superiore, che nel caso delle coperture risulta l'unico piccolo elemento Prefa che può essere posato senza le graffette.
Grazie ai fori prestampati può essere fissato direttamente al tavolato. L'irregolarità delle giunzioni, estremamente importante perché la facciata abbia un buon risultato estetico, è garantita dai due formati disponibili.
La gamma completa di FX.12 è disponibile in 8 colori standard per il tetto e 14 colori standard per la facciata, con superficie solo in finitura liscia.
In alcuni edifici, l'involucro è spesso realizzato con due sistemi uniti e/o sovrapposti, per assolvere due funzioni differenti. Un esempio recente, con una interessante resa architettonica, è quello dell'edificio U15, costruito su progetto di Cino Zucchi Architetti con General Planning a Milano nel quadrante nord-ovest del nuovo insediamento di Milanofiori 2000 ad Assago.
La particolarità di questo edificio è, appunto, l'involucro, in sostanza una facciata continua definita come un nastro chiuso in un organismo architettonico con una forma in pianta molto sinuosa. Il sistema di facciata è composto da due strati distinti, con lo strato interno, realizzato con sistemi Schuco International Italia Srl, completamente trasparente nella parte superiore ed opaco all'altezza del parapetto, mentre quello esterno, protettivo, è in pannelli frangisole in lamiera d'alluminio forata a controllo numerico, caratterizzati da un differente orientamento in base all'esposizione solare.
Il sistema di brise-solei esterni, in corrispondenza dell'attacco a terra dell'edificio, si interrompe secondo un profilo leggermente ondulato, dando spazio visivo ad una vetrata continua nella parte inferiore che gode di ottimi affacci sul verde.
La sfida tecnica per la realizzazione di una facciata continua in un edificio a forma ovoidale è stata affrontata da Schuco utilizzando profili per facciate AWS 65 costruiti appositamente per seguire armoniosamente il profilo curvilineo disegnato dalla forma progettuale, in particolare riuscendo a piegare i margini dei prospetti verso l'interno fino a generare pareti ipervetrate senza spigoli ed angoli retti.
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