• preventivi
  • ristrutturazione
  • progetto
  • cadcasa
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • prezzi
  • computo
sp

Riutilizzare l’acqua del condizionatore: cosa dice la legge e come sfruttarla in casa

L’acqua di condensa dei condizionatori può essere riutilizzata per usi domestici non potabili. Scopri cosa prevede la legge e quali errori evitare.
Pubblicato il

Come riutilizzare in modo sicuro e legale l’acqua di condensa dei condizionatori


Durante l’estate, i condizionatori d’aria sono tra gli elettrodomestici più utilizzati nelle abitazioni, negli uffici e nei locali commerciali.

Oltre a rinfrescare gli ambienti, questi dispositivi producono una notevole quantità di acqua di condensa, spesso scaricata inutilmente nello scarico o all’esterno.

Acqua di condensaSecchio d'acqua di condensa - Getty Images



Ma cosa rappresenta realmente quest’acqua?

È possibile riutilizzarla?

E a quali condizioni?

L’acqua di condensa dei climatizzatori deriva dalla deumidificazione dell’aria: si tratta, quindi, di acqua praticamente distillata, priva di sali minerali ma potenzialmente contaminata da batteri, muffe o residui metallici interni all’impianto.

Nonostante ciò, se ben gestita, può rivelarsi una risorsa preziosa per molteplici usi domestici non alimentari, contribuendo concretamente al risparmio idrico.

In questo articolo esploriamo come sfruttarla al meglio, quali limiti normativi esistono e quali buone pratiche adottare per farlo in sicurezza.


Come si raccoglie e che caratteristiche ha l’acqua di condensa?


Ogni condizionatore è dotato di una vaschetta di raccolta per l’acqua prodotta dallo scambio termico.

Nei sistemi split, è collegata a un tubicino per lo scarico. Installare un contenitore pulito sotto il punto di uscita, oppure predisporre un sistema con piccola cisterna, consente di raccogliere diversi litri al giorno, soprattutto in estate o in ambienti umidi.



L’acqua prodotta:

  • Ha un pH compreso tra 5,5 e 6,5, quindi leggermente acida ma non aggressiva.

  • È priva di calcare, cloro e metalli pesanti (a meno di impianti vecchi o sporchi).

  • Non è potabile, perché può contenere batteri, polveri o muffe presenti nei filtri o nelle tubazioni.


Nonostante questi limiti, il riutilizzo è possibile per molte funzioni domestiche non critiche.


Usi pratici e sicuri dell’acqua dei condizionatori


Ecco i principali modi in cui l’acqua di condensa può essere impiegata, evitando sprechi e riducendo il consumo di acqua potabile.

Seguendo queste indicazioni, si potranno infatti ridurre gli sprechi e migliorare l'utilità dell'acqua riciclata.

Ferro da stiroFerro da stiro: un utilizzo sicuro - Getty Images



Qui di seguito, tutti gli aspetti da considerare:

  1. Ferro da stiro a vapore: essendo povera di sali minerali, l’acqua dei condizionatori non incrosta le serpentine interne del ferro da stiro e previene l'accumulo di calcare. È importante filtrarla con una garza fine prima dell’uso.

  2. Pulizia di pavimenti e vetri: usata con detergenti, si presta bene per lavare superfici non porose. Non lascia aloni, soprattutto su ceramiche, parquet trattati e finestre.

  3. Riempimento dello sciacquone: collegando il tubo di scarico a un serbatoio (anche temporaneo), è possibile usare quest’acqua per alimentare lo scarico del WC. Richiede però una certa manualità e attenzione alla separazione da acqua potabile.

  4. Annaffiatura delle piante (con attenzione): l’assenza di sali può renderla poco adatta a lungo termine, ma è perfetta per piante acidofile (azalee, ortensie, felci, ecc.) o grasse. È invece sconsigliata per ortaggi e fiori delicati.

  5. Lavaggio auto o bici: l’acqua distillata non lascia residui sulle superfici e riduce l’effetto “alone” su vetri e carrozzeria.

  6. Riempimento di radiatori auto: l’acqua del condizionatore può essere usata, con l’aggiunta di liquidi antigelo/anticorrosione, per rabboccare il circuito di raffreddamento dell’automobile, ma solo dopo filtraggio.


Tutti gli utilizzi riportati nel corso delle righe precedenti, possono ridurre gli sprechi e contribuire ad unire l'utile al dilettevole.


Quando è vietato o sconsigliato l’uso


Nonostante i numerosi impieghi utili, ci sono contesti in cui è vietato o sconsigliato usare l’acqua dei condizionatori. Infatti, benché l'acqua di condensa sia riciclabile, l'utilizzo non è sempre raccomandato.

Acqua potabileAcqua potabile, da non confondere con quella di condensa - Getty Images



Ecco quando è vietato o sconsigliato il suo impiego:

  • Non è potabile: non va usata per cucinare, bere o lavare cibi, né deve essere somministrata ad animali domestici.

  • Non è sicura per acquari o dispositivi medici: il suo pH e le eventuali impurità possono alterare equilibri chimici delicati.

  • Non deve essere confusa con acque reflue: se convogliata impropriamente in fognature senza raccordi regolari, può generare contestazioni.

  • Attenzione alle ordinanze comunali: in alcuni comuni, durante i mesi estivi, è vietato l’uso improprio dell’acqua potabile, e l’installazione di sistemi alternativi di raccolta (anche per condensa) può richiedere autorizzazioni.


L'ultimo aspetto è probabilmente uno dei più importanti in assoluto.

Ignorando il riferimento delle ordinanze imposte dal proprio Comune di appartenenza, si potrà incorrere in multe e sanzioni.


Il quadro normativo: cosa dice la legge?


In Italia non esiste ancora una normativa nazionale specifica sull’uso dell’acqua di condensa dei climatizzatori.

Tuttavia, il suo utilizzo si intreccia con diverse disposizioni tecniche e ambientali:

  1. Normativa sullo scarico delle acque reflue (D.Lgs. 152/2006): l’acqua di condensa, se non trattata chimicamente, non è classificata come “refluo industriale”. Può quindi essere scaricata nel terreno o in fognatura, purché il pH rientri nei limiti (tra 5,5 e 9,5).

  2. Regolamenti edilizi comunali: alcuni Comuni, specie nei centri storici o nei contesti condominiali, possono vietare il convogliamento a caduta libera o imporre sistemi di raccolta con sifone.

  3. Autorizzazioni ambientali: in ambito condominiale o industriale, l’uso dell’acqua di condensa per impianti diversi da quelli previsti può richiedere integrazione dell’AUA (Autorizzazione Unica Ambientale).

  4. Norme igienico-sanitarie: qualunque riutilizzo dell’acqua deve avvenire in modo da evitare ristagni, proliferazione batterica o odori. Chi intende installare sistemi permanenti di raccolta e riutilizzo farebbe bene a consultare il proprio Comune o l’ASL locale.


Tutte queste normative dovranno essere osservate con la massima attenzione, se si vorranno evitare sanzioni e problematiche varie.


Best practice per un uso sicuro e responsabile


Una volta appurata l'utilità del riciclo dell'acqua di condensa, si può finalmente passare alle best practices da seguire per un utilizzo sicuro e responsabile.

Dalla pulizia periodica passando per la scongiura del pericolo di utilizzo accidentale.

CondizionatoreCondizionatore per acqua di condensa - Getty Images



Ecco tutti i consigli da seguire:

  • Pulizia periodica dei filtri del condizionatore (almeno ogni 2 mesi) per ridurre la carica batterica.

  • Raccolta in contenitori puliti, chiusi e all’ombra, per evitare contaminazioni o proliferazione algale.

  • Etichettatura dei contenitori per evitare usi accidentali (soprattutto in presenza di bambini o animali).

  • Controllo del pH: se si intende utilizzare l’acqua in ambiti sensibili (piante, auto), è utile misurarne il pH con strisce reattive economiche.

  • Filtraggio semplice: utilizzare garze o filtri da caffè per eliminare eventuali corpuscoli.

  • Svuotamento regolare: mai lasciare l’acqua raccolta oltre 3-4 giorni senza usarla o rinnovarla, per evitare rischi di stagnazione.


Seguendo tutti questi utili consigli, o anche solo la maggior parte di essi, la propria operazione di riciclo sarà molto più efficace.


Esperienze virtuose: dall’Italia al mondo


In alcune città ad alta sensibilità ambientale, come Austin (Texas, USA), sono state introdotte politiche di incentivazione all’uso delle acque grigie e di condensa per irrigare spazi pubblici, raffreddare torri o lavare pavimentazioni.

In Italia, alcune aziende vinicole e agriturismi in zone aride stanno sperimentando sistemi di raccolta dell’acqua di condensa per irrigazioni a goccia o per usi tecnici (lavaggio bottiglie, pulizia ambienti).

Raccolta acqua di condensaSistema di raccolta acqua di condensa - Getty Images



La chiave del successo è sempre la sicurezza igienico-sanitaria e la tracciabilità dei flussi.

Così facendo, il proprio impianto di climatizzazione si renderà ancora più utile alla causa.


Acqua di condensa: un’occasione da non sprecare


L’acqua di condensa dei condizionatori, sebbene non potabile, è una risorsa utile, pulita e gratuita che può contribuire a ridurre significativamente i consumi idrici domestici, soprattutto in estate.

Per trarne beneficio, bastano pochi accorgimenti tecnici e una buona conoscenza delle normative locali.

Con un corretto sistema di raccolta, un uso attento e consapevole e il rispetto delle disposizioni igieniche e urbanistiche, è possibile trasformare uno scarto in un piccolo gesto di sostenibilità quotidiana.



riproduzione riservata
Come riutilizzare l'acqua di condensa di un condizionatore
Valutazione: 5.00 / 6 basato su 1 voti.
gnews
  • whatsapp
  • facebook
  • x

Inserisci un commento



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
Alert Commenti
348.412 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI
barra utenti
social
Facebook Pinterest X Youtube

Testata Giornalistica online registrata al Tribunale di Napoli n.19 del 30-03-2005

Copyright 2025 © MADEX Editore S.r.l.
P.IVA IT06813071211. Iscrizione REA 841143/NA del 26-01-2011 Capitale Int. Vers. 10K. Iscrizione R.O.C. n.31997. MADEX Editore Srl adotta un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. LAVORINCASA e il logo associato sono marchi registrati 2000-2025 MADEX Editore S.r.l. Tutti i diritti riservati.