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Può capitare, nel corso di una ristrutturazione, che venga fuori un elemento interessante già presente, da restaurare, e quindi valorizzare più che sostituire.
Questo è quanto accaduto durante un intervento di ristrutturazione conservativa nel centro di Como, a opera dello studio Cc-ark, grazie al recupero di cementine originali, che sono venute allo scoperto durante i lavori.
Le stesse cementine sono diventate il leitmotiv di tutta la ristrutturazione della casa vacanze:The House of Travelers.
Oggetto dell'intervento è uno spazio abitativo di modeste dimensioni pari a circa 24 metri quadri complessivi, all'ultimo piano di un palazzo storico nella città murata di Como.
Protagonista del monolocale è la struttura in ferro color avorio che racchiude la scala con pedate in legno e il piano del soppalco, riservato a una zona notte intima e raccolta con piano scrivania integrato in legno.
Allo stato di fatto, il piccolo monolocale presentava finiture e arredi datati, con perline in legno verniciato ormai superate; seppur l'atmosfera fosse comunque accogliente era giunta l'ora per un intervento di restyling che potesse valorizzare e ammodernare lo spazio.
L'idea per il progetto di ristrutturazione cerca ispirazione dai tratti caratteristici dell'ambiente: travi in legno a vista, pareti in sasso su porzione di muri, falda inclinata del tetto trattandosi di un ultimo piano.
Visto che i proprietari hanno scelto di usare il monolocale come casa vacanze, dal punto di vista stilistico si è pensato di dare un'impronta stile industrial all'ambiente mixata ad elementi originali e d'impatto.
Da qui la scelta di proporre sul muro del living a tutt'altezza una carta da parati d'effetto che evocasse un'atmosfera vacanziera, di produzione Carta Da Parati ARTISTICA.
La moodboard dei materiali si è così rivelata accostando le tinte del nero e del bianco in abbinamento a materiali quali il ferro e il legno.
Ma durante i primi passi delle demolizioni, rimuovendo il vecchio laminato posato su tutta la pavimentazione, emerge un bellissimo pavimento di cementine antiche che ha introdotto il terzo colore: il bordeaux.
I pavimenti con cementine alla fine dell'800 e agli inizi del ‘900 diventano le protagonisti dell'edilizia di periferia poiché non tutti si potevano permettere tappeti e preziose decorazioni.
Le cementine sono state un'ottima soluzione a questa esigenza grazie alle loro decorazioni con motivi floreali e/o geometrici.
Le cementine venivano realizzate con cemento Portland, un materiale necessario alla produzione del cemento, molto diffuso nella Rivoluzione Industriale.
La fattura delle cementine era basata su un composto di sabbia e cemento dallo strato di circa 2 cm e da un un agglomerato di frammenti di marmo uniti a cemento e ossidi naturali.
Lo strato superficiale di cemento, detto pastina era costituito da sabbia finissima e ossidi di ferro per la colorazione.
Il trattamento finale si basava semplicemente sulla stesura di olio di lino che aveva la funzione antimacchia e idrorepellente.
Le cementine si rivelarono un materiale dagli innumerevoli vantaggi perché erano economiche, facili da posare, resistenti e allo stesso tempo eleganti e ricercate grazie alle loro decorazioni: i motivi dipinti a mano a base di greche, fregi e fiori, ben richiamavano lo stile liberty e il decò che andavano tanto di moda nei locali e nei teatri.
La loro forma e dimensione andava dal quadrato all'esagonale, dal 20x20 a dimensioni più importanti ricreando tappeti e composizioni geometriche che suggerivano illusioni ottiche.
Un pavimento in cementine autentiche costa ben 100 euro al mq e grazie a un abile accostamento con una scelta d'arredo moderna e mirata può creare soluzioni eclettiche e ricercate.
Un esempio concreto è quanto realizzato nella ristrutturazione di questo monolocale, il cui soggiorno moderno ed essenziale confluisce nella cucina minimal con piano snack integrato.
Il disegno geometrico delle cementine a pavimento emerse inaspettatamente durante i lavori di ristrutturazione, uniforma l'ambiente, ne valorizza la percezione spaziale dando carattere e ricercatezza.
Una volta rimosso il pavimento in laminato che le nascondeva integralmente, le cementine sono state recuperate attraverso un primo processo di pulitura adeguata e un successivo trattamento di cera protettiva che ha cristallizzato la superficie ravvivandone i colori.
Le cementine, essendo mattonelle porose, proprio per il materiale di cui sono composte, è indispensabile che vengano protette in modo adeguato per evitare che si macchino nel tempo assorbendo liquidi o agenti aggressivi.
In tal modo verranno preservati i loro colori che possono variare dal grigio, all'ocra, al grigio antracite fino al rosso intenso.
In questo living i colori delle cementine originali si presentano nelle tre tonalità: grigio antracite, beige e bordeaux.
Quest'ultimo ha suggerito tipologia e tonalità per il rivestimento del bagno: piastrelle di piccolo formato 10x20 cm a marchio Ceramica Vogue di Ceramica Bardelli nella serie Bisello in granata.
È stata scelta la posa in verticale mantenendo il rivestimento a tutta altezza nell'area della doccia, mentre sulle restanti pareti si è mantenuta l'altezza pari a 120 cm disegnando una sorta di boiserie dal tocco retrò.
L'ambiente bagno è stato completamente trasformato in un nuovo spazio luminoso e dinamico grazie al gioco di luci e ombre suggerito dalla superficie tridimensionale di queste piastrelle.
Il progetto di illuminazione per la ristrutturazione di questo monolocale è stato studiato in modo da poter esaltare il pavimento in cementine originali.
Punti luce a soffitto e a parete sono stati completamente eliminati; al loro posto è stata proposta un'illuminazione indiretta in punti specifici che potessero illuminare l'ambiente in modo uniforme.
La struttura in ferro esistente con elementi orizzontali è stata di supporto al posizionamento di strip led provviste del loro carter, con relativo dissipatore.
Grazie a un sistema di controllo dimmerabile l'intensità della luce viene controllata a seconda delle necessità.
Anche sul piano snack un profilo led ancorato alla struttura del soppalco illumina in modo omogeneo l'area sottostante e nella zona notte un profilo angolare bianco cela il led su tutta la lunghezza della parete assicurando un'illuminazione generale.
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