In fase di ristrutturazione di una casa o di realizzazione di una nuova, la definizione dei bagni in termini di volumi, superfici e predisposizioni è molto delicata.
In fase di ristrutturazione di una casa o di realizzazione di una nuova, la definizione delle caratteristiche dei bagni in termini di volumi, superfici e predisposizioni è molto delicata. Le predisposizioni lasciate durante le opere murarie sono ncessarie per la successiva realizzazione degli impianti idrici di carico, scarico, riscaldamento e produzione acs (acqua calda sanitaria) .
Le scelte relative ai bagni se non correttamente ponderate durante i lavori edili, possono compromettere seriamente il comfort dell'ambiente a lavori completati ed in fase di utilizzazione. In maniera simile a quanto accade per un ambiente come la cucina, nei bagni sono presenti tecnologie di diversa natura, tali tecnologie possono richiedere accorgimenti realizzativi contrastanti tra loro.
Infatti, in un bagno oltre che ai sistemi di carico e scarico per lavandino, bidet, doccia e vasca, il carico e lo scarico del wc, è quasi sempre presente un termo-arredo.
Inoltre, nel bagno può essere previsto uno scaldino per la produzione di acqua calda sanitaria o una caldaia.
Lo scaldino a sua volta può avere una alimentazione elettrica o a gas. In questo secondo caso, deve essere previsto un sistema per l'evacuazione dei prodotti della combustione all'esterno dell'edificio. Analogamente per la eventuale caldaia da interno (tipo C, a camera stagna e tiraggio forzato).
In molti altri casi, nel bagno deve essere prevista anche la lavatrice con i relativi punti di carico e scarico delle acque, l'alimentazione elettrica.
Considerando tutto quanto appena descritto, il bagno finisce per essere l'ambiente della casa con il maggior concentrato di tecnologie per metro quadrato, tecnologie necessarie per l'utilizzo dell'acqua, del gas e dell'elettricità.
Cassette di scarico wc
Diversamente da quanto accade per i vecchi edifici, le pareti divisorie nei moderni edifici sono generalmente realizzate con mattoni forati che hanno uno spessore di 8 o 10 centimetri.
La presenza dei mattoni dallo spessore di 8 - 10 cm per le pareti divisorie, comporta da un lato l'aumento dello spazio utile in casa, ossia dello spazio calpestabile, dall'altro lato penalizza la realizzazione dei bagni.
L'utilizzo dei suddetti mattoni forati per la realizzazione delle divisioni interne aggiungono complessivamente qualche metro di spazio calpestabile in più ad un appartamento di circa 100 metri quadrati, rispetto al caso nel quale sarebbero stati utilizzati mattoni di qualche centimetro più spessi. Tale situazione è particolarmente vantaggiosa in appatamenti di dimensioni contenute.
Come noto, maggiore è lo spazio calpestabile per un appartamento e maggiore ne è il valore commerciale. Tuttavia, a tale vantaggio commerciale corrispondono diversi svantaggi. Lo svantaggio principale è che per realizzare il wc con la cassetta occorre effettuare un vero e proprio squarcio di dimensioni considerevoli nel muro divisorio, come si vede dalla foto sopra.
Tale situazione è legata anche al fatto che per motivi economici non si realizzano più i bagni con il catis posto in alto per lo scarico del wc. I moderni wc sono infatti tutti dotati di una cassetta di scarico in plastica che comporta altri vantaggi rispetto alla vecchia soluzione.
Le moderne cassette di scarico come quella nella foto accanto sono generalmente coibentate per il contenimento del rumore, è possibile realizzare su di esse l'intonacatura come su di una parete ed infine offrono la possibilità di scegliere la quantità di acqua necessaria per lo scarico. Quest'ultima caratteristica è da apprezzare per il contenimento degli sprechi idrici.
Tuttavia in caso di ristrutturazione di un vecchio edificio ad esempio realizzato in tufo con pareti perimetrali di un notevole spessore, generalmente dell'ordine di mezzo metro, è opportuno sfruttare tale spessore.
Tale spessore può essere infatti sfruttato per incassare anche parzialmente la cassetta di scarico delle acque per il wc. In tal modo si evita di sventrare la parete divisoria dello spessore di circa dieci centimetri. Analoghe considerazioni circa gli incassi e gli ingombri possono essere fatte per scaldini, lavatrici e caldaie presenti nei bagni.