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Questa tipologia di appartamenti si presenta, generalmente, con una ripartizione degli interni poco funzionale.
L'elemento caratterizzante è quasi sempre il lungo corridoio a tunnel che separa la zona giorno dalla zona notte; entrando in casa è la prima cosa che si nota, insieme alle molteplici porte e alla caratteristica disposizione dell'ingresso dotato di un mobile per appoggiare il telefono e di un appendiabiti, il cosiddetto uomo morto.I rivestimenti sono spesso caratterizzati da carta da parati e i pavimenti sono usualmente in materiale lapideo come il marmo.
Colori e materiali variano da stanza a stanza creando disordine e riducendo visivamente la casa che appare frammentata.
Volendo ristrutturare e modernizzare questi appartamenti, la prima cosa da fare è eliminare il lungo e stretto corridoio, cercando di guadagnare più stanze.
Una di queste potrebbe essere un bagno, dato che spesso ve ne è uno solo e con un ruolo meramente funzionale; esso è sì migliorato rispetto agli anni '60 in cui veniva ricavato per ultimo e aveva quindi forme improbabili, ma è comunque ben lontano dalla concezione odierna che vede questo ambiente come piccola zona relax dotata di ogni comfort.
Il caso proposto presenta una distribuzione atipica per quanto riguarda la mancanza di una netta distinzione tra la zona giorno e la zona notte, ma presenta molti altri elementi propri della tipologia abitativa degli anni '70.
Dopo un confronto con il committente, le esigenze principali che ho cercato di soddisfare in questa ristrutturazione sono:
- eliminare l'antiestetico corridoio e sostituirlo con disimpegni e corridoi funzionali
- eliminare il bagnetto all'ingresso, o dotarlo di antibagno
- creare un bagno più grande a uso principale, ma non esclusivo, della camera matrimoniale
- ridurre la grande zona giorno creando una camera da letto in più, destinata agli ospiti
La pianta stato di progetto evidenzia una grande dinamicità, corridoi articolati e funzionali dove si possono apporre armadi, cassettiere e quant'altro.
Entrando, veniamo indirizzati in modo naturale, accompagnati anche dalla distribuzione dei faretti a soffitto, alla zona giorno. Quest'ultima è costituita da un'area tv e da una zona pranzo.
Il divano è stato arricchito sul retro con una stretta consolle per rendere la visuale più gradevole a chi entra, il tavolo da pranzo si trova più lontano dalla zona ingresso, come è buona abitudine progettare.
Attraverso un arco si può accedere al disimpegno che porta alla cucina abitabile, chiusa da una porta per volere dei committenti, i quali volevano isolare il living dagli odori da essa provenienti. All'interno è stato creato un piccolo vano lavanderia, indispensabile per una completa funzionalità abitativa.
Una porta scorrevole divide la zona giorno dalla zona notte; inoltrandoci in quest'ultima, sulla destra troviamo un disimpegno che porta alle due camere singole, una delle quali destinata agli ospiti, centralmente, invece, vi è un altro disimpegno che porta alla camera matrimoniale e al bagno più grande. Così facendo non si ha la vista di un corridoio pieno di porte.
Poco più sotto, sulla sinistra, si trova l'altro bagno che si può scegliere se lasciare ad uso esclusivo degli ospiti, permettendo a chi occupa la cameretta di usufruire del bagno più grande, o se destinare sia all'uso della cameretta che degli ospiti.
È evidente come, essendo in un appartamento al secondo piano di una palazzina, c'era il vincolo dello spostamento degli attacchi e degli scarichi, per questo motivo i bagni e la cucinasi distribuiscono contigui e nel bagno matrimoniale sono stati costruiti scalini e sceltisanitari sospesi.
I principali interventi in questa ristrutturazione, senza tener conto dell'arredamento, sono stati:
- Rimozione e sostituzione degli apparecchi idro-sanitari
- Rimozione e sostituzione dei radiatori
- Demolizione di tramezzi
- Rimozione carta da parati e rifinitura con colletta
- Rimozione e sostituzione battiscopa
- Demolizione e sostituzione di pavimenti e rivestimenti murali
- Rimozione e sostituzione di tutti gli infissi
- Bagno: demolizione di massetto e costruzione di gradini per modifica impianti
- Costruzione nuovi tramezzi
- Ripresa intonaco per vecchi tramezzi
- Colletta, intonaco e tinteggiatura per nuovi tramezzi
- Modifiche impianto elettrico e termoidraulico
La spesa totale secondo il computo metrico è stata di 50.300,00 euro.
I materiali protagonisti di questa ristrutturazione delineano uno stileurban, nettamente diverso dal precedente molto classico, cupo e disordinato, fatto di mobili scuri, pavimenti marmorei, tanti piccoli mobiletti, carta da parati a fiorellini sui toni del rosa, bagni con piastrelle celesti, vecchi termosifoni e infissi, tende pesanti, etc. In primis, a padroneggiare nella zona giorno ci sono i mattoncini di gesso di Leroy Merlin (rivestimento decorativo Goal) ideali da posare sopra piastrelle esistenti in ambienti interni.
Anche la Marazzi propone un rivestimento simile anche se più ordinato e lineare, chiamato Bricco, in una gamma di colori neutri che vanno dal bianco al fango.
Altro materiale caratterizzante questa ristrutturazione è il legno del parquet in ciliegio, il quale dona calore all'appartamento contrastando con le superfici chiare e con quelle specchiate atte a ingrandire visivamente lo spazio.
Il parquet utilizzato è un prefinito di CADORIN, ditta che presta particolare attenzione all'aspetto ecologico e biocompatibile utilizzando colle per la posa col più basso contenuto di formaldeide.
Il legno di ciliegio è stato posato nelle camere e nella zona giorno, escludendo bagni e cucina.
La scelta del parquet prefinito è stata fatta sia per evitare i lunghi tempi di posa, nonché gli elevati costi del massello, sia perché c'era la necessità di posarlo in un pavimento preesistente.
Non è stata presa in considerazione la scelta di un laminato, più adatto a locali commerciali e di più bassa qualità, benché oggi ci siano ditte, come Haro, che ne hanno migliorato molto la rumorosità e l'instabilità dimensionale rendendolo adatto anche a un uso domestico.
Il parquet di ciliegio presenta una durezza media e una finitura calda e rossa con una bella venatura lievemente ondulata e una trama uniforme la quale dona eleganza all'ambiente.
Esso fa parte dei legni rossi insieme a Doussiè, Merbau, Jotoba e Padouk.
È stato realizzato uno studio completo anche per quanto riguarda l'illuminazione attraverso la pianta dei punti luce, la pianta dei collegamenti dei punti luce (con la quale stabilisco la posizione dei tasti e la logica di accensione e spegnimento), il calcolo della potenza luminosa necessaria in ogni ambiente in base ai metri quadri da illuminare e la scelta dei corpi luminosi.
Sono stati utilizzati molti faretti a binario, anziché da incasso, per evitare la costruzione di controsoffitti, dal momento che i committenti non volevano modificare le altezze nemmeno di pochi centimetri.
Da evidenziare è la generale dinamicità creata dall'accostamento di tipologie di luci diverse tra loro, cosa del tutto assente prima in quanto sia le zone giorno che la cucina erano caratterizzate ognuna unicamente da un lampadario centrale.
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