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Un tetto che funziona deve contribuire a mantenere, negli ambienti da proteggere dalle intemperie, condizioni di confort termoigrometrico e quindi ridurre al minimo l'escursione termica in tutte le stagioni dell'anno.
La Legge nr. 10 del 09/01/1991 (Gazz. Uff. Suppl.Ord. n° 13 del 16/01/1991) detta le Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
L'art.1 sulle finalità ed ambito di applicazione cita:
“Al fine di migliorare i processi di trasformazione dell'energia, di ridurre i consumi di energia e di migliorare le condizioni di compatibilità ambientale dell'utilizzo dell'energia a parità di servizio reso e di qualità della vita, le norme del presente titolo favoriscono ed incentivano, in accordo con la politica energetica della Comunità economica europea, l'uso razionale dell'energia, il contenimento dei consumi di energia nella produzione e nell'utilizzo di manufatti, l'utilizzazione delle fonti rinnovabili di energia, la riduzione dei consumi specifici di energia nei processi produttivi, una più rapida sostituzione degli impianti in particolare nei settori a più elevata intensità energetica, anche attraverso il coordinamento tra le fasi di ricerca applicata, di sviluppo dimostrativo e di produzione industriale”.
Il D.Leg.192/2005 e la successiva integrazione 311/2006 hanno definito inoltre delle prestazioni energetiche minime relative alla trasmittanza dell'involucro edilizio.
Questa normativa ci fa dedurre che le condizioni di confort devono essere raggiunte necessariamente risparmiando energia e salvaguardando l'inquinamento ambientale.
Coibentare una casa, ovvero non permettere lo scambio di calore tra esterno ed interno, consiste nell'intervenire sulla riduzione al minimo delle dispersioni di temperatura tramite l'utilizzo di prodotti specifici chiamati isolanti termici. I materiali impiegati per la coibentazione termica sono quelli che hanno la proprietà d'opporre resistenza allo scambio termico e sono caratterizzati da una bassa conducibilità termica.
Gli isolanti termici, sono suddivisibili in tre categorie: isolanti minerali, isolanti di sintesi, isolanti vegetali.
Tra gli isolanti minerali (che hanno una conduttività termica <0,14 W/m*K) si annoverano: la lana di vetro, la lana roccia, la fibroceramica ed il vetro cellulare.
Tra gli isolanti di sintesi (derivano dall'espansione di un polimero, si presentano a struttura cellulare e si utilizzano sia sotto forma di pannelli rigidi sia sotto forma di schiume. Sono leggerissimi e hanno una bassa conduttività termica) si annoverano: Polistirolo o polistirene espanso EPS, e poliuterano espanso PUR.
Tra gli isolanti vegetali ( di origine naturale ricavati da piante) abbiamo il legno ed il sughero.
Uno dei problemi principali nella realizzazione della copertura di un edificio, sia in fase di ristrutturazione che di nuova costruzione, è il tetto. L'isolamento termico può essere dunque ottenuto in diversi modi a seconda dei materiali scelti e del loro assemblaggio.
Il tetto ventilato è attualmente la tecnologia più avanzata nel campo della coibentazione delle coperture soprattutto nella realizzazione di sottotetti.
Un tetto ventilato, si può chiamare tale quando il manto di copertura si distacca dallo strato isolante.
L'adozione di uno strato di ventilazione attraverso un intercapedine permette ad un flusso di aria omogeneo di circolare dalla gronda fino al colmo.
La realizzazione di un tetto ventilato ha in inverno la funzione di evitare i rischi di condensa interstiziale ovvero la comparsa di macchie di umidità e di muffe sulle pareti degli ambienti abitati. In estate, nei nostri climi, il tetto ventilato ha una funzione importante giacché permette di ridurre il flusso di calore in entrata dovuto ai raggi solari.
L'azienda AERcoppo ha realizzato tetti ventilati formati da elementi prefabbricati che vengono montati in opera senza l'occorrenza di personale specializzato e senza spreco di materiale.
La camera di ventilazione, superiore a cmq/ml. 600, si realizza con supporti-distanziatori (piedini) che vanno inseriti sul retro di ogni coppo di canale.
Utilizzando i piedini NON SI FORA LA GUAINA impermeabilizzante, né il materiale isolante, perché questi supporti consentono l'aggancio e il bloccaggio di ogni coppo di canale senza l'utilizzo di chiodi, collanti, listoni trasversali od altro.
Ogni coppo di canale è rialzato per formare una camera di ventilazione senza nessun listone trasversale che ostacoli la salita dell'aria calda verso il colmo di ventilazione.
Il piedino, munito di staffa per il bloccaggio di tutti i coppi canali, è realizzato in polipropilene copolimero stabilizzato ai raggi U.V.A. ed è munito di dentelli antiscivolo.
Il sistema AERcoppo è idoneo per coppi tipo standard con le seguenti misure: lunghezza cm 45/50 - larghezza cm 18/15.
Con AERcoppo tetto ventilato è possibile realizzare tetti ventilati utilizzando coppi o tegole nelle nuove coperture in cotto coppo su coppo, nel restauro, nella manutenzione tetti e nella ristrutturazione e risanamento coperture in genere.
AERcoppo è indicato nella ventilazione tetti, salvaguarda la zona sottocoppo da indesiderati fenomeni di muffe.
Risolve problemi che i tetti microventilati non possono risolvere ed è adatto nelle coperture in bioedilizia.
I tetti ventilati devono essere conformi alle Norme UNI 9460/13.4 - U32035110/9.3.1
www.aercoppo.it ... comfort e risparmio energetico ...
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