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Se ti capita di cadere in un'area comune del condominio (si pensi ad una scala bagnata, ad un marciapiede fatto di insidie e trabocchetti o ad un cortile mal tenuto), hai tutto il diritto di chiedere il risarcimento dei danni al condominio.
Per fare ciò è importante seguire uno specifico iter: è in primis fondamentale documentare l’accaduto (ad esempio presentare foto, documentazione medica e, se possibile, elementi probatori fisici, alias testimomi).
Il tutto serve a dimostrare che il motivo della lesione sia riconducibile a una cattiva manutenzione di un bene condominiale e inviare una richiesta scritta di risarcimento all’amministratore.
Se il condominio è assicurato, sarà la compagnia a liquidare il danno.
Altrimenti, toccherà all’assemblea decidere come pagare, eventualmente con un’azione legale da parte tua se non ottieni risposta.
Dunque, ecco di seguito spiegato passo dopo passo come far valere i tuoi diritti, anche alla luce della giurisprudenza più recente.
Facciamo una ipotesi concreta.
Immagina che X persona scivoli per le scale del condominio in cui vive perché un gradino è bagnato dopo le pulizie.
Oppure immagina che Y donna cada in cortile a causa di una piastrella rotta o sporgente.
Sono queste quelle tipiche situazioni in cui, chiunque si facesse male (alla gamba, al braccio, alla testa), sorge la domanda tipica del chi paga per quei danni.
Polizza infortunio - Getty Images
La risposta, in linea generale, è la seguente: risponde delle lesioni il condominio – in quanto custode delle aree comuni – è ritenuto responsabile in base all’art. 2051 del codice civile, che disciplina i danni da cosa in custodia.
Questo vuol dire che il tuo diritto al risarcimento dipende però dalla prova del nesso di causalità tra l’oggetto sotto custodia (come un gradino malmesso) e l’infortunio subito.
Se riuscirai a dimostrare che la caduta è stata causata da una condizione imposta da un bene comune (senza intervenire comportamenti imprudenti), il condominio sarà chiamato a rispondere.
Ciò sempre che non sia in grado di dimostra che si sia trattato di caso fortuito, cioè un evento imprevedibile, inevitabile e non imputabile alla sua sfera di custodia
Affinché si possa fare valere il diritto al risarcimento post infortunio, è d'obbligo essere in possesso di una documentazione solida.
Puoi utilizzare sia i referti medici, che le eventuali foto del luogo dell’incidente, nonché le testimonianze di chi ha assistito all’evento.
Tieni conto che la prova testimoniale, più nel dettaglio, è vista come elemento decisivo, soprattutto quando le circostanze della caduta non sono evidenti o quando il ruolo di un oggetto è controverso.
Una volta raccolte le prove, invii una richiesta formale di risarcimento all’amministratore di condominio, allegando quanto raccolto.
In assenza di assicurazione condominiale, l’assemblea condominiale dichiara la responsabilità e decide se pagare immediatamente dal fondo comune o, in caso contrario, richiedere ulteriori quote.
Se i condomini non versano, puoi rivolgerti al giudice.
Infortunio in condominio - Getty Images
In quel caso, e in base alla giurisprudenza, i singoli condomini risultano solidalmente responsabili ex art. 2055 c.c.
Nel caso di presenza di una polizza assicurativa che copre i danni a terzi, sarà la compagnia a dare il risarcimento.
Questo tuttavia, solo dopo che la richiesta sia stata veicolata tramite l’amministratore, secondo le modalità previste dal regolamento condominiale o dalla polizza stessa.
Da questo punto di vista, tieni presente che la tua azione non sarà mai diretta alla compagnia assicurativa.
La richiesta risarcitoria va sempre inviata al condominio, il quale a sua volta, per tramite dell'amministratore di condominio, si interesserà ad attivare la copertura assicurativa.
Per capire a pieno come muoversi, è possibile prendere come esempio una recente sentenza.
Si tratta della sentenza n.512 del Tribunale di Spezia (settembre 2021). Ecco il caso di specie: una signora cade su uno scalino rotto all’ingresso del condominio e si frattura il femore.
Stante a quanto stabilito dai giudici, anche se sapeva come muoversi all'interno dell’edificio, l’insidia era talmente oggettiva da non poter essere evitata con ragionevole diligenza.
Il condominio è stato quindi condannato al risarcimento nei riguardi della lesionata.
I riferimenti giurisprudenziali non sono tuttavia univoci.
Un’altra pronuncia della Corte di Cassazione, ovvero l'ordinanza n.347 del 13 gennaio 2020 ha escluso la responsabilità condominiale perché l’ostacolo (un dissuasore per auto) era visibile.
Giurisprudenza risarcimento danni infortunio - Getty Images
Più precisamente i giudici lo hanno definito "noto alla caduta e facilmente evitabile con una ordinaria cautela".
Ciò ha messo in evidenza che, pur nella responsabilità oggettiva ex art.?2051, l’attenzione del fruitore può incidere sul nesso di causalità e modificarne l’esito.
La Corte di Cassazione ha chiarito che la responsabilità del condominio si traduce in obblighi solidali a carico di ciascun condomino.
Questo vuol dire che se il risarcimento non si va a versare al fondo comune, il danneggiato può rivolgersi anche ai singoli condomini, ciascuno feticamente responsabile per la propria quota.
Sono queste comunque situazioni rare ed isolate, in virtù del fatto che la prassi comune porta sempre chi ha subito lesioni a rivolgersi al condominio in quanto tale.
In definitiva possiamo concludere dicendo che i punti chiave per l'ottenimento del risarcimento sono i seguenti.
In primis occorre raccogliere le prove chiare e concrete dell’incidente (luogo, modalità, danni).
A questo punto si deve presentare una formale richiesta all’amministratore.
Nel caso in cui dovesse non esserci la polizza, sarà l'amministratore in sede di assemblea ad accertare la responsabilità e il condominio paga o raccoglie quote.
Se c'è la polizza allora la richiesta di risarcimento sarà inviata dall'amministratore direttamente in compagnia.
Infortunio in condominio - Getty Images
In ambedue i casi, se non dovesse pervenure alcun pagamento, il lesionato potrà agire in giudizio nei confronti del condominio e, se necessario, dei singoli condomini.
In tutte le fasi, il rapporto di custodia, il giudizio sulla diligenza dell’amministrazione e la coerenza delle prove raccolte giocano un ruolo cruciale per ottenere il risarcimento e tutelare i tuoi diritti.
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