Repair café, incontrarsi per riparare gli oggetti
L'aspirapolvere non aspira più bene?
La cassa acustica gracchia?
La zuppiera del vostro servizio preferito si è scheggiata?
Niente panico: portateli in un repair café.
I repair café sono luoghi in cui gli abitanti di una comunità mettono a disposizione le proprie competenze per riparare oggetti di uso quotidiano su base volontaria con l'obiettivo di ridurre gli sprechi, incentivare il riciclo creativo e rafforzare la coesione sociale tra residenti.
Tutto parte nel 2009 da un'intuizione di Martine Postma, giornalista e mamma olandese, che, dopo la nascita del suo secondo figlio, si rende conto di quanti oggetti vengono buttati, anche se basterebbe aggiustarli per tornare a essere funzionali per se o per gli altri.
Trova un luogo, il Fijnhout Theatre, teatro nella zona ovest di Amsterdam, dove le persone mettono a disposizione le proprie abilità manuali per dare una seconda vita agli oggetti.
L'idea riscuote un forte successo al punto da attirare l'interesse dello stato olandese che decide di finanziare l'iniziativa, riunendo le successive sotto uno stesso ente, la Repair Café Foundation.
I repair café si diffondono così in varie parti del mondo, Italia compresa, da Nord a Sud.
È possibile trovare quello più vicino a dove abitate e monitorarne l'attività sulla pagina Facebook Repair Café Italia.
Come funzionano i repair café?
Il processo di riparazione degli oggetti si divide in tre fasi:
- diagnosi, l'oggetto viene visto da un volontario che ne fa una prima analisi, cercando di individuarne il problema;
- riparazione, l'oggetto passa nelle mani di un volontario specializzato che lo porta nella propria postazione, predisposta con attrezzi e manuali, e illustra i vari passaggi al proprietario, così, nel caso di un ulteriore guasto o rottura, sa come intervenire da solo;
- riconsegna, a questo punto il proprietario può decidere se fare un'offerta in denaro per la prestazione ricevuta, anche se quest'ultima avviene a titolo gratuito.
Quali oggetti portare in un repair café?
Si va dagli elettrodomestici facilmente trasportabili alle macchine da cucire, dagli strumenti da lavoro elettrici o a batteria ai piccoli e medi apparati musicali.
E poi ancora: giocattoli, indumenti, dispositivi di informatica (computer fissi e portatili, tablet, cellulari), mezzi di trasporto a pedali o simili (biciclette, tricicli, monopattini).
La prossima volta che un oggetto di uso quotidiano si rompe, non buttatelo, portatelo in un repair café per dargli una nuova vita.
Vi permetterà di impattare meno sul portafogli e sull'ambiente.
Del resto, come ci ricorda il motto dei repair café: riparare è meglio che buttare.