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Una terrazza è una porzione di copertura piana continua che può essere praticata ed allestita al fine di estendere all'esterno la fruizione degli spazi interni di un'abitazione.
Considerato il suo ruolo architettonico di chiusura superiore dell'edificio non è possibile prescindere dalla progettazione attenta della sequenza dei diversi strati funzionali che la costituiscono e che hanno il fine di proteggere l'edificio stesso dall'azione degli agenti atmosferici.
La garanzia offerta dal pacchetto tecnologico messo in opera deve coprire in particolare queste prestazioni: tenuta all'acqua, benessere igrotermico e acustico, sicurezza statica e al fuoco, protezione dalle intrusioni.
In base alla collocazione dello strato di isolamento termico e della guaina impermeabile è possibile distinguere tre soluzioni costruttive tradizionali: a tetto caldo, a tetto rovescio e sandwich.
Nel sistema a tetto caldo l'elemento di tenuta all'acqua è posto al di sopra dell'isolamento termico, il contrario di quello che avviene nel tetto rovescio. Nella soluzione sandwich, invece, la membrana impermeabile risulta racchiusa (come dice il nome stesso) tra due strati termoisolanti.
Quando la copertura / terrazza è praticabile abitualmente dai pedoni e non solo sporadicamente, in concomitanza con interventi manutentivi, è necessario completarla all'estradosso con la posa in opera di una pavimentazione resistente e adatta all'impiego in ambienti esterni.
Nella scelta della fornitura vanno valutati in particolare la percentuale di assorbimento dell'acqua e il comportamento nel corso dei cicli gelo / disgelo.
Altro fattore importante da non trascurare è il trattamento superficiale delle piastrelle, che deve impedire l'accidentale scivolamento delle persone ed essere dunque antisdrucciolo (secondo la classificazione prevista dalla normativa per le varie tipologie di utilizzo).
Nel corso della vita dell'edificio è possibile che insorgano, a distanza di anni dalla costruzione o da eventuali interventi di ristrutturazione, alcuni fenomeni di degrado legati a un'incorretta (o mal eseguita) stratificazione funzionale o a un'insufficiente manutenzione.
Le manifestazioni del fenomeno possono essere più o meno evidenti ma, se rilevate con eccessivo ritardo, possono richiedere interventi di ripristino onerosi ed estesi. Una buona prevenzione parte invece da un'osservazione periodica dello stato di conservazione della pavimentazione della terrazza.
Se dopo una forte pioggia ci accorgiamo ad esempio che l'acqua tende a ristagnare, senza defluire verso i sistemi di raccolta e smaltimento predisposti, è possibile che ci siano dei problemi legati alla conformazione del massetto delle pendenze; oppure che alcuni rigonfiamenti o sollevamenti di porzioni del substrato abbiano causato una modifica peggiorativa della planarità della terrazza.
Se invece esistono dei problemi di infiltrazione (rilevabili sullo strato di intonaco all'intradosso della terrazza) un intervento soft e poco invasivo può prevedere il rinnovo della pavimentazione della terrazza con la sovrapposizione a quella esistente di una nuova guaina e di un nuovo strato di piastrelle.
La Weber Building Solutions propone una serie di prodotti di alta qualità che possono fare al caso nostro in operazioni come questa e che però presuppongono, prima della posa in opera, un'attenta valutazione dell'esistente che deve essere affidata a un professionista esperto, in grado di individuare la presenza di situazioni che aggraverebbero la situazione invece di portarla a una soluzione.
La weber.dry flex è una guaina elasto – cementizia bicomponente impermeabilizzante che si presenta come una malta e si presta ad essere applicata a spatola sulla pavimentazione esistente.
Lo spessore massimo dello strato deve essere contenuto nei 2 mm e, in presenza di fessure rilevate in fase ante operam e opportunamente stuccate e ripianate, deve essere integrato con una rete in fibra di vetro o sintetica a maglia quadrata.
I tempi di esecuzione sono piuttosto brevi e prevedono un intervallo di almeno 4 ore tra la prima stesura e la successiva. Per la posa in opera delle piastrelle del pavimento è necessario attendere 4 giorni, assecondando preventivamente il processo di essiccazione della guaina bagnando a spruzzo la superficie a intervalli regolari.
Quando la nuova impermeabilizzazione è completamente asciutta è possibile procedere con la fase lavorativa successiva.
La nuova pavimentazione può essere posata con l'ausilio di un collante come weber.col pro HP, particolarmente flessibile e adatto all'impiego in situazioni nelle quali la superficie si trova a contatto costante con l'acqua.
L'azienda marchigiana Diasen propone un prodotto analogo, l'Acriflex Winter, impermeabilizzante liquido cementizio, del quale viene sottolineata (anche nel nome) la notevole resistenza ai continui cicli di gelo e disgelo nonché la possibilità di porlo in opera anche alle basse temperature invernali.
La velocità di stesura e le alte prestazioni contenute in spessori ridotti ne fanno un prodotto adatto agli interventi di ripristino come quello sopra descritto, considerata anche la sua predisposizione a fornire un'ottima base per il successivo incollaggio di una pavimentazione adatta per ambienti esterni.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare i siti:
Weber Building Solutions
Diasen
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