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Ringhiere e parapetti sono elementi indispensabili per garantire la fruibilità e la sicurezza di un luogo in presenza di dislivelli.
Assolta la funzione di sicurezza, questi, però, possono avere anche un forte valore estetico, caratterizzando gli interni o le facciate esterne su cui vengono applicati.
Relativamente alla progettazione di ringhiere e parapetti non esiste una normativa unica e specifica su questo argomento e manca in realtà anche un po' di chiarezza in merito.
Tuttavia, ci sono diverse normative che richiamano anche questo argomento.
Parliamo ovviamente di parapetti permanenti all'interno di spazi abitativi e di lavoro.
In primis, il più recente D.M. 17/01/2018, le Normative Tecniche per le Costruzioni 2018, richiamando quelle del 2008, riportano che l'altezza ringhiera non può essere inferiore a 1,10 m e che i parapetti devono essere calcolati considerando un'azione orizzontale di 1,5 kN/m applicata al corrimano per i ponti.
Le ringhiere vanno progettate, infatti, in modo da sostenere un eventuale peso, per cui la stessa progettazione e la realizzazione vanno eseguite ipotizzando un carico presunto.
In genere le protezioni anticaduta vanno prese in considerazione per un dislivello di 1 m. In realtà, fino all'altezza di 1,5 m possiamo servirci anche di piante, ma oltre vanno necessariamente realizzate delle ringhiere.
Se ci troviamo a grandi altezze, il parapetto va realizzato ancora più alto del dovuto per contrastare eventuali vertigini. Infine, se ci troviamo di fronte a parapetti in muratura o comunque pieni, con larghezza di almeno 20 cm, la loro altezza non può essere inferiore a 90 cm.
Il D.M. n.236 del 1989, relativo alle prescrizioni tecniche atte all'eliminazione delle barriere architettoniche, stabilisce che l'altezza del corrimano non deve essere inferiore a 90 cm. Inoltre, l'altezza ringhiera balcone verso il vuoto deve avere un'altezza minima di 1,00 m ed essere inattraversabile da una sfera di diametro di 10 cm.
Dettaglio ringhiera in acciaio inox di Fontanot
Lo stesso D.M., all'art. 8.1.8, balconi e terrazze sostiene che:
Il parapetto deve avere una altezza minima di 100 cm
Ancora, per quanto riguarda l'altezza ringhiera scale:
Il parapetto che costituisce la difesa verso il vuoto deve avere un'altezza minima di 1,00 m...Nel caso in cui è opportuno prevedere un secondo corrimano, questo deve essere posto ad una altezza di 0,75 m.
L'altezza parapetto va misurata in verticale dal lembo superiore dei corrimano al piano di calpestio.
Ci sono poi altre norme tecniche approvate dalla SIA, Società svizzera degli ingegneri e degli architetti.
In particolare, per ringhiere e parapetti vale la SIA 358, che in mancanza di norme certe può fare da guida nella progettazione di ringhiere e parapetti sicuri.
Diversi possono essere i parapetti e le ringhiere sia per esterni che per interni.
Una prima soluzione è quella di realizzarle in muratura, riuscendo così a coniugare tre necessità: quella della sicurezza, quella del valore estetico e la privacy.
Un parapetto, infatti, ci protegge anche da occhi indiscreti. Di questo tipo se ne vedono nelle case al mare ad esempio, coperte di calce con un effetto bianco accecante molto allegro e vivace.
Balaustra in cemento bianco di Tuscanarte
In alternativa, c'è anche la balaustra in cemento bianco con marmo macinato, come quelle di Tuscanarte particolarmente adatta in ville e abitazioni dallo stile classico.
Un materiale sempre impiegato per la realizzazione di parapetti è il legno.
Lo troviamo molto usato in case di montagna dallo stile rustico e senza tempo, ma anche in case realizzate in bioedilizia dall'aspetto più contemporaneo.
Un esempio sono i balconi realizzati da Leeb, disponibili in varie versioni, con un'ottima stabilità e durata nel tempo, oltre ad un'alta qualità estetica.
Balaustra classica in legno Ausberg di Leeb
C'è la collezione Legno Classic che può simulare anche le balaustre in cemento bianco di cui si parlava poco fa, nel modello Augsburg.
Parapetto in legno Semmering di Leeb
In alternativa, sempre dalla forma classica c'è Semmering con elementi classici e campestri combinati con le linee semplici del minimalismo.
Parapetto Sevilla di Leeb in legno
Sevilla, invece, è adatta proprio a spazi moderni che richiedono linee di design.
Un altro materiale molto usato tradizionalmente per le ringhiere e i parapetti è il ferro, con cui si riescono a realizzare elementi più classici o più moderni secondo il disegno scelto.
Ringhiera in ferro per ambiente moderno - Pinterest
Si può partire, infatti, da semplici verticali e orizzontali ottenendo così una ringhiera in ferro moderna se lasciata semplice.
Viceversa, se a questi elementi si aggiungono rosoni o altre decorazioni, la stessa ringhiera in ferro può essere trasformata in un modello per spazi classici.
Ringhiera in ferro con disegno classici - Pinterest
Grazie al ferro si possono realizzare anche disegni molto artistici come in questo caso.
Altre tipologie sono la ringhiera alluminio e quella in acciaio inox.
Ci sono quelle completamente in acciaio inox, realizzate con montanti e corrimano in acciaio inox e cavi o tubi sempre di acciaio a collegamento dei montanti.
Ringhiera in acciaio inox INOX20WIRE di Fontanot
Un esempio è la ringhiera INOX20WIRE di Fontanot Spa, interamente realizzata in acciaio inossidabile con finitura satinata, con paletti a sezione circolare collegati da 5 tubi paralleli. Il corrimano può essere realizzato anche in legno.
Un'ultima alternativa che vi propongo è realizzare il parapetto del balcone con il vetro.
Si tratta ovviamente di un vetro speciale, fatto per garantire sicurezza e resistenza, oltre che un valore estetico impagabile.
Balaustre in acciaio e vetro Qube di Rintal
Un esempio sono le balaustre in acciaio e vetro di Rintal, Qube, dalle forme cubiche, particolarmente adatta alle architetture moderne grazie alla sua linea di grande impatto estetico. In questo caso i montanti sono collegati da pannelli in vetro orizzontali di spessore variabile da 8 a 12,76 mm.
Ringhiere in vetro Glass In di Fontanot
Le ringhiere Glass In di Fontanot invece sono realizzate completamente in vetro, con una linea essenziale ed elegante. Il vetro è stratificato e trattato termicamente per renderlo resistente e sicuro.
Per le scale interne la protezione anticaduta può essere realizzata con gli stessi sistemi che abbiamo visto sopra, ma anche con soluzioni del tutto originali, purchè altrettanto sicure.
Ringhiera in acciaio verniciato di Fontanot
Anche in questo caso possiamo avere l'impiego dell'acciaio, come in questa scala Ringhiera 030A, di Fontanot, realizzata in acciaio verniciato e corrimano in legno, con elementi a sezione circolare.
Ringhiera Steel 120 di Fontanot in acciaio
In alternativa, c'è anche Steel 120, con elementi a sezione rettangolare.
Ringhiera 090-090A di Fontanot in vetro
Anche per le scale interne si possono avere soluzioni di ringhiere in vetro, come Ringhiera 090-090A, sempre di Fontanot, con pannelli in vetro stratificato, chiaro o extrachiaro, con bordi a filo lucido, fissati lateralmente con rotules in acciaio inox.
Ultima tipologia proposta per la protezione anticaduta sulle scale è quella realizzata con cavi di acciaio che vengono fissati sopra e sotto, solaio-solaio oppure scala-soffitto, con un passo adeguato, in modo tale che lo spazio tra ogni cavo e quello successivo resti sempre sicuro.
Parapetto con cavi di acciaio di Forniture Zambon
Un esempio è questo realizzato da Forniture Zambon che realizza sia soluzioni con cavetti e funi verticali sia quelle in cui i cavetti sono disposti orizzontalmente a collegamento di montanti in acciaio.
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