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I rilevatori di pioggia sono dispositivi che comunemente vediamo associati agli impianti di irrigazione e servono per coordinare un sistema automatico alle reali condizioni ambientali. Nel caso di un impianto di irrigazione gli obiettivi principali consistono nel risparmio idrico e nella buona salute e conservazione del tappeto erboso, di piante, arbusti e fiori.
Si progetta così l'impianto in modo che quando piove il sensore blocchi automaticamente il ciclo di programma nella centralina di irrigazione. Contrariamente, se l'impianto non riceve alcun tipo di segnale dal sensore, gli irrigatori si accendono e si spengono seguendo il normale programma di irrigazione impostato.
I rilevatori di pioggia si possono impiegare in combinazione con il meccanismo di apertura elettrica di finestre per tetti, come ad esempio avviene per alcuni modelli di Velux. Alle prime gocce di pioggia il serramento si chiude evitando così di rovinare pavimento e arredi.
Proseguendo con applicazioni più complesse, i rilevatori di pioggia sono inoltre utilizzati per comunicare ad un sistema domotico se fuori piove. In conseguenza a tale informazione, il sistema centrale azionerà dispositivi e congegni che movimenteranno tende esterne e serramenti di tutta la casa.
Un'ulteriore applicazione di questi sensori è il rilevamento di allagamenti. Se ad esempio abbiamo una cantina che in occasione di acquazzoni tende a riempirsi d'acqua, un rilevatore di allagamento sarà utile per azionare un allarme che ci segnali il problema.
Ci sono poi alcune automobili dotate di sensori per la pioggia che azionano automaticamente i tergicristalli. Questi dispostivi sfruttano i raggi infrarossi ed hanno un funzionamento differente da quelli generalmente utilizzati per l'ambiente domestico e il giardino.
Ci sono diversi tipi di rilevatori di pioggia. Quelli a galleggiante sono dotati di un contenitore che riempiendosi di acqua piovana fa sollevare il galleggiante posizionato al suo interno. Quest'ultimo, quando arriva ad un certo livello, fa a sua volta azionare un interruttore collegato alla centralina, lanciando quindi il segnale di pioggia.
Questo modello a galleggiante di Claber si chiama Rain Sensor. Funziona esattamente come prima descritto ed interrompe il funzionamento dell'impianto quando raggiunge un livello di piogge pari a 5 mm.
Un'altra tipologia sono i rilevatori di pioggia igroscopici, dotati di dischi (detti dischi igroscopici) che si gonfiano in presenza di pioggia. L'aumento di volume fa premere il disco contro un interruttore, azionando così il comando. Quando invece il disco si secca, l'interruttore viene rilasciato e il comando non arriva più alla centralina.
Nell'immagine vediamo un esempio dei tanti rilevatori di pioggia igroscopici. In questo caso è raffigurato un modello della ditta Toro che per trasmettere il segnale di pioggia sfrutta le onde radio e funziona a batteria. Si compone di due elementi: un apparecchio trasmittente (il vero e proprio sensore di pioggia) ed un apparecchio ricevente munito di antenna, display e tasti per l'impostazione dei comandi.
Ci sono poi rilevatori che funzionano mediante sensori di conducibilità. Il meccanismo di funzionamento è un po' più complesso dei precedenti, ma proviamo ugualmente a descriverlo. L'acqua generalmente non è pura, ma contiene disciolti dei minerali, che la possono rendere più o meno conduttiva. La rilevazione della presenza di acqua in questi apparecchi avviene mediante due conduttori che in assenza d'acqua sono isolati, mentre in presenza d'acqua vanno a chiudere un circuito che attiva un segnale.
L'efficienza di un rilevatore di pioggia è fortemente influenzata dalla sua posizione. È importante che non venga riparato da cornicioni di gronda, rami o sporgenze. Inoltre, per sensori legati ad impianti di irrigazione, è molto utile collocarli in condizioni di sole ed ombra simili al giardino da irrigare e in un punto protetto dagli spruzzi degli irrigatori.
Qualora il rilevatore di pioggia risulti esteticamente infelice per il nostro giardino, ricordiamo che lo si può fissare ad una struttura solida, come ad esempio una recinzione, un cornicione o un canale di gronda in punti poco visibili, ma sempre ben esposti alla pioggia.
Spesso i rilevatori per l'irrigazione sono dotati anche di sensore per il gelo. In questo caso la posizione dovrà essere studiata seguendo le indicazioni già date, ma anche stando attenti a trovare la parte più fredda del giardino, lontano dall'irradiazione mattutina e da qualsiasi fonte di calore proveniente da impianti, come ad esempio sfiati di aria calda.
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