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28 Dicembre 2020 ore 17:13 - NEWS Soluzioni progettuali |
La recente pandemia ha sconvolto la vita di ciascuno di noi, imponendoci un tipo di vita molto diverso da quella che svolgiamo di solito
Sono cambiati i ritmi lavorativi, le occasioni di incontro, la socialità in genere, con conseguenze di natura socio economica molto diverse in rapporto al territorio, pur mantenendo ovunque la difficoltà di adattarsi a tutto ciò.
Tale situazione ha inoltre imposto la condizione di dover svolgere diverse attività tra le mura domestiche, allo scopo di ridurre gli spostamenti e i relativi contatti, al fine di scongiurare ulteriori contagi.
Pertanto, in molte case è sorta la necessità di dover recuperare degli spazi da attrezzare per consentire lo svolgimento di attività lavorative degli adulti o quelle didattiche a distanza dei giovani studenti.
Per chi dispone di una abitazione abbastanza grande e confortevole, il tutto si è risolto in maniera abbastanza semplice, spostando qualche mobile, inserendo alcuni complementi d’arredo e cosi via.
Purtroppo, tale condizione abitativa, non rappresenta quella più ricorrente.
I lettori sanno benissimo quanto sia sempre poco lo spazio nelle case moderne, specialmente quando in esse devono convivere le esigenze più disparate, spesso in contrasto tra loro.
Ciò ha indotto a ricercare soluzioni capaci di ottimizzare gli spazi esistenti, eliminando inutili ingombri, o trasformando l'esistente, compatibilmente con le modeste risorse economiche di cui si dispone, anche a causa della grave crisi economica in corso.
L'obbligo di restare nel proprio spazio domestico, imposto dalla contingente situazione, ha permesso a molti di soffermarsi con più calma su come utilizzare al meglio lo spazio disponibile, in quanto, come recita il vecchio proverbio: la necessità aguzza l'ingegno.
Ogni ambiente domestico, se osservato con attenzione, può offrire spunti per risolvere il problema in questione, magari apportando alcune modifiche non troppo invasive alla situazione esistente.
Una libreria a giorno può facilmente essere attrezzata con un piano estraibile o a ribalta che funga da scrivania, come pure un contenitore sospeso può essere facilmente trasformato in scrivania, spostando il top, verso lo spazio libero laterale.
Ma ciò che rende valida la soluzione del problema, non è rappresentato solamente dalle volumetrie impegnate e dalla loro aggregazione, ma da altri fattori come la facile trasformabilità, l’ambito riservato, le condizioni di comfort lavorativo, la luminosità, la mancanza di elementi di disturbo.
Nell'ambito delle possibili soluzioni, tese a trasformare spazi minimi trascurati, in utili spazi di lavoro o di studio, illustro di seguito una soluzione ricavata all’interno di una abitazione.
In tale contesto, essendo stati programmati dei lavori di pitturazione, si è pensato di rivedere la zona ingresso, al fine di ricavare un angolo lavoro versatile da poter utilizzare per consentire anche a due persone di usufruire della propria postazione lavoro, singola o in comune.
Lo spazio in questione è rappresentato da un ingresso in cui è presente un pilastro isolato che delimita il disimpegno con l'ambiente cucina, privo di particolare destinazione.
L'idea progettuale prevede il semplice inserimento di modeste tramezzature, realizzate con elementi in metallo leggero, rivestiti in cartongesso dello spessore di 1 cm, da inserire in continuità del pilastro esistente e tra loro perpendicolari.
Con tale struttura sono state realizzate le pareti verticali del nuovo ambiente, oltre a delle finte travi. Queste, delimitando e illuminando lo spazio d’ingresso in modo più suggestivo, mettono in evidenza gli elementi d’arredo, rendendo l'ingresso meno anonimo.
La parete color avion che si interpone tra l’ingresso principale e il nuovo spazio progettato, ha all’interno della sua struttura dei traversi metallici, disposti a intervalli regolari di circa 50cm.
In corrispondenza dell’alloggiamento del contenitore a sbalzo da posizionare rivolto verso l’ingresso, presenta invece il raddoppio del traverso, al fine di poter facilmente ancorare in seguito tale elemento.
Nella finta trave soprastante, è stato posizionato un elemento luminoso a led che ha il compito di illuminare lo specchio sottostante disposto sopra il contenitore, prospettante verso l'ingresso dell'abitazione.
Nello spazio compreso tra il pilastro esistente e la parete ortogonale al tramezzo avion, è stato progettato un angolo studio a doppio utilizzo, la cui configurazione può facilmente modificarsi in rapporto al tipo di attività da svolgere.
Infatti, grazie al vano provvisto di serrandina retrattile, è possibile ottenere o due postazioni isolate indipendenti o due postazioni comunicanti.
La prima possibilità, consente a due persone di poter svolgere ognuno la sua attività lavorativa
senza interferire tra loro, la seconda possibilità consente di poter lavorare sempre su due postazioni distinte ma in comunicazione visiva tra loro, oltre a fornire un piano di appoggio più ampio.
Quest’ultima possibilità, favorisce sia un momento di studio tra due ragazzi, oltre a consentire a un genitore di poter seguire il proprio figlio durante lo studio, specialmente in questo particolare periodo in cui la didattica a distanza rappresenta purtroppo l’unico modo per consentire alle giovani generazioni di continuare i propri studi.
Allo scopo di rendere gli spazi confortevoli, poco invasivi e facilmente gestibili, è stato progettato un modulo contenitore bifacciale, da inserire in testa ai piani di lavoro, ognuno organizzato in virtù delle necessità dell’utenza.
Per evitare di avere elementi ingombranti come sedie e sgabelli in prossimità dell’ingresso ad altri vani, è stata studiata una seduta estremamente sottile e trasformabile, realizzata con legno di betulla, molto flessibile e resistente.
Le sedie pieghevoli così realizzate, possono essere riposte una volta piegate, lateralmente alla postazione di studio, grazie ad un supporto disposto sulle pareti laterali.
La stessa sedia, comunque, grazie alla sua forma particolare, non rappresenta un particolare ingombro anche in posizione aperta.
Tutta la struttura del blocco contenitore, è stata progettata in multistrato di betulla e poi verniciata al naturale con vernici all’acqua.
Lateralmente alla feritoia dalla quale fuoriesce la serrandina a saliscendi, sono stati disposti due corpi luminosi costituiti da slim a led capaci di illuminare in maniera uniforme il piano di lavoro sottostante.
Lateralmente ad essi, sono state disposte delle prese elettriche per ogni necessità.
Tale soluzione è scaturita dalla necessità di lasciare i piani di lavoro liberi da ingombri, tenuto conto della loro modesta dimensione.
I piani di lavoro contengono al loro interno due cassetti estraibili, nei quali riporre gli strumenti d’uso più frequente.
La realizzazione dell’intero progetto, non comporta particolari difficoltà, esso ben si presta a essere realizzato in modalità fai da te, stante la semplicità delle parti costituenti.
Il progetto può essere tranquillamente realizzato come una scatola di montaggio in cui sono elencate le singole parti da assemblare.
le singole parti, ricavabili facilmente con tagli lineari effettuabili presso qualunque centro fai da te, possono essere assemblate in vari modi.
Per chi ha dimestichezza con gli utensili da falegname, è possibile assemblare tutte le parti tra loro, semplicemente realizzando degli incastri a secco.
Ciò consente una grande versatilità al progetto: nel momento in cui non fosse più necessario utilizzare lo spazio impegnato dall’angolo studio, sarà possibile riutilizzare ogni parte di esso per altri impieghi.
La realizzazione della sedia pieghevole, è resa possibile grazie all’impiego del taglio con pantografo di un compensato in multistrato di betulla di idonee dimensioni.
La soluzione illustrata, per realizzare le due postazioni di lavoro, ha permesso di recuperare dello spazio prezioso all’interno di un alloggio di dimensioni contenute, trasformando uno spazio anonimo e poco utilizzato, in un elemento di indubbia utilità.
Oltretutto, il progetto risulta low cost, grazie alla possibilità di poter realizzare l’intero assemblaggio dei pezzi precedentemente tagliati e rifiniti facilmente.
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