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La fase di riempimento di un impianto a pannelli solari termici è costituita dal riempimento del circuito sanitario e dal riempimento del circuito solare termico; il riempimento del circuito avviene con il riempimento del bollitore con l'acqua di rete lasciando aperto il rubinetto dell'acqua calda in casa; successivamente al riempimento completo del bollitore devono essere chiusi i punti di erogazione dell'acqua calda in casa.
Solo dopo aver effettuato il riempimento del boiler dell'acqua sanitaria, può essere effettuato il riempimento del circuito solare, esteso tra i pannelli e lo stesso boiler.Per il riempimento del circuito solare, il glicole deve essere miscelato con l'acqua prima di essere immesso nell'impianto in un contenitore a parte; il glicole nella maggior parte dei casi è propilenico, atossico e realizzato appositamente per applicazioni solari.
Le case costruttrici dei pannelli solari termici, forniscono le indicazioni circa le concentrazioni della miscelazione di acqua e glicole nella realizzazione del fluido termovettore dell'impianto a pannelli solari termici, con il suggerimento di non superare il 50% di concentrazione.Il riempimento del circuito solare va effettuato per gravità, senza l‘utilizzo di sistemi di riempimento automatici, tutti i circuiti dovrebbero essere dotati di una valvola di sicurezza che rimossa, durante il riempimento, permette di verificare il completo riempimento dello stesso circuito solare, per fuoriuscita.
Le tabelle a lato, descrivono le quantià e le relative protezioni prodotte, per un impianto a pannelli solari a circolazione naturale, con un circuito solare con la capacità di 10 litri.
Tali operazioni come quelle di manutenzione degli impianti a pannelli solari termici, devono essere effettuate considerando che, gli stessi pannelli ed il fluido termovettore, possono raggiungere anche le temperature di diverse centinaia di gradi centigradi.
La manutenzione dei pannelli solari termici, dovrebbe avere una cadenza annuale, consistendo nella pulizia del vetro sovrapposto ai pannelli, l'eventuale sostituzione degli anodi di magnesio che limitano gli effetti dovuti agli attacchi delle correnti galvaniche, la verifica delle valvole di sicurezza, la tenuta degli elementi di montaggio ed una verifica visiva dell'integrità di tutte le parti e degli accessori dell'impianto.
La quantità di fluido termovettore dovrebbe essere verificata, mediamente ogni due anni.
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