Il riciclo e la raccolta differenziata sono dei semplici gesti che dovrebbero far parte della nostra vita di tutti i giorni. Ecco alcuni motivi per iniziare.
Il problema della raccolta differenziata è una questione che ci interessa da parecchio tempo. Purtroppo riuscire a sensibilizzare le persone in questo senso non è cosa facile, una delle frasi che ultimamente sta convincendo le persone a fare la raccolta differenziata è la seguente : Non ve ne frega di essere virtuosi? Riciclate per risparmiare denaro.
In questo modo facendo leva sui portafogli delle persone si sta ottenendo qualche risultato in più, anche se effettivamente riciclare i rifiuti e fare la raccolta differenziata dovrebbe essere un dovere di civiltà.
Tutto questo in altre città d'Europa avviene con estrema naturalezza, anzi a volte si viene anche multati se non si rispettano le fasce orarie e i giorni prestabiliti per la raccolta dei rifiuti.
Riciclare è un modo per risparmiare denaro, perché il riutilizzo dei materiali di scarto, di qualsiasi natura essi siano, è un modo per abbattere i costi di produzione.
Cos'è il reverse vending
Un sistema che incentiva i cittadini a fare la raccolta differenziata e a riciclare i rifiuti è quello del reverse vending.
Questo sistema prevede che il cittadino venga rimborsato nel momento in cui riconsegna prodotti quali lattine, bottiglie di plastica o di vetro con moneta contante oppure con buoni acquisto, spendibili solo in alcuni punti vendita..
Quindi quello che all'apparenza sembra un concetto rivoluzionario di riciclare in cambio di denaro in realtà è qualcosa di vecchio come il mondo, poiché non è nient'altro che quel sistema che noi tutti conosciamo come vuoto a rendere.
L'espressione reverse vending lo rende semplicemente internazionale, ma è un sistema che da noi già molti anni fa era diffuso. Con la diffusione poi del sistema o meglio della cultura dell'usa e getta è stato dimenticato.
Infatti l'incessante produzione e diffusione dei prodotti di plastica monouso ha fatto dimenticare questo antico principio del riutilizzo, al fine di risparmiare in termini economici e di salvaguardare la salute dell'ambiente.
Questo servizio di reverse vending, non esiste in tutte le città italiane ma si sta ampiamente diffondendo, le regioni d'Italia che sono ai primi posti nell'offrire questo servizio ai cittadini sono il Piemonte e il Trentino, cosa che invece in molti paesi europei fa parte della normale vita quotidiana e a fare eccezione sono piuttosto coloro che non adottano queste pratiche.
In Germania parliamo di pfand ovvero la cauzione sulle bottiglie vuote, non viene adottata solamente nei supermercati, ma anche nei bar/kebab/paninoteche, in tutti quei locali insomma che hanno la licenza per poter vendere bevande in contenitori di vetro, da consumarsi al momento o da asporto. Altro piccolo dettaglio che incentiva il consumatore a restituire il vuoto si trova sull'etichetta ove è indicato il prezzo, in questa è evidenziato il costo del contenuto e il costo del contenitore oltre il prezzo totale.
Sensibilizzare i consumatori è sicuramente una cosa importante ma per estendere anche alla grande distribuzione questo principio di riciclo e di raccolta differenziata è stata emanata nel 2009 una legge che obbliga i produttori/distributori di merce confezionata a garantire la raccolta differenziata.
Quindi di solito nei punti vendita in prossimità dell'uscita, dopo le casse c'è una sorta di isola ecologica dove è possibile smaltire gli imballaggi prima di portarseli a casa. Dovendo pagare le società dedite allo smaltimento, le grandi catene tedesche fanno pressione sui fornitori per quantità e qualità degli imballaggi che vengono così ridotti al minimo possibile, alleggerendo discariche e inceneritori.
Gli imballaggi costituiscono in generale la maggior parte dei rifiuti prodotti, anche perché un singolo prodotto presenta tutta una serie di incartamenti e imballaggi in materiali plastici, completamente inutili.
Dare un valore preciso agli imballi in termini di denaro è un passo importantissimo per la risoluzione del problema rifiuti, primo perché se su una scatola c'è scritto il valore e se c'è qualcuno che lo corrisponde, in molti si occuperanno di raccoglierla, secondo perché i consumatori, al momento dell'acquisto, sceglieranno di certo l'imballo meno costoso, quindi le aziende produttrici si ingegneranno per forza nel fare imballi più leggeri possibile.
Per diffondere e applicare alla vita di tutti i giorni queste sane e semplici regole del riciclo si potrebbe bere tranquillamente l'acqua del rubinetto evitando di comprare l'acqua in bottiglia, che costa fino a 400 volte in più ed è meno controllata, infatti non è detto che l'acqua minerale sia meglio di quella del rubinetto, forse il minore dei mali sarebbe se proprio si vuole acquistare l'acqua in bottiglia, preferire quella di vetro, che sicuramente danneggia meno l'ambiente, rispetto a quelle in plastica.
Quindi se si vuole intraprendere la strada verso il riciclo e la raccolta differenziata bastano davvero pochi piccoli passi.