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Le biciclette elettriche sono entrate nella vita quotidiana di molte famiglie.
Cresce quindi l'esigenza di ricaricarle in sicurezza anche negli spazi condivisi del condominio.
Portare la bici in appartamento non è sempre comodo, mentre usare prese casuali in garage può essere rischioso.
Una progettazione corretta evita problemi tecnici, contenziosi e costi imprevisti.
La ricarica in ambito condominiale richiede punti presa conformi alle norme CEI e posizionati in aree ventilate.
Il motivo è semplice: le batterie al litio, se collegate a cavi scadenti o adattatori improvvisati, possono surriscaldarsi.
Un'area dedicata, ordinata e ben illuminata, riduce i rischi e rende la gestione più trasparente.
È utile prevedere rastrelliere, segnaletica chiara e un percorso cavi protetto. La chiave è abbinare sicurezza, praticità e tracciabilità dei consumi.
Le opzioni sono diverse e vanno scelte in base agli spazi disponibili.
Per orientare la decisione, è utile una breve panoramica dei casi più comuni:
Le colonnine perfette nel box auto - Getty Images
Nel confronto tra produttori italiani, si trovano moduli e quadri di bticino e Vimar con gradi di protezione IP44–IP55 e integrazioni USB-C o dati.
Colonnina e-bike Scame Parre
Per colonnine e prese industriali spiccano proposte di SCAME PARRE S.p.A. con accessori dedicati alla mobilità leggera.
La scelta dipende da robustezza, modularità e facilità di gestione.
La scelta della presa non è solo estetica, anzi, conviene ricordare l'obiettivo pratico: ridurre surriscaldamenti e contatti accidentali.
Gli elementi consigliati sono:

Un elettricista abilitato dimensiona la potenza per evitare scatti continui e rilascia la dichiarazione di conformità (DM 37/2008).
La CEI 64-8 disciplina gli impianti a bassa tensione in ambito residenziale e collettivo.
In sintesi, richiede protezioni adeguate, scelta corretta del grado IP, sezioni dei cavi idonee e dispositivi differenziali appropriati.
La posa deve rispettare percorsi protetti e quote di installazione che evitino urti o infiltrazioni.
In locali comuni è preferibile un quadro dedicato con sottocontatori e interruttori per ogni linea, così da isolare rapidamente eventuali guasti e facilitare la manutenzione.
Le nuove dotazioni negli spazi comuni rientrano tra le “innovazioni” di cui all'art. 1120 c.c..
Le delibere oggi sono più snelle: è sufficiente la maggioranza semplice dei presenti che rappresenti almeno un terzo dei millesimi.
Chi desidera una presa privata nel proprio box può procedere previa comunicazione scritta all'amministratore, nel rispetto delle parti comuni e senza pregiudizi per gli altri (percorsi cavi, areazione, sicurezza).
Allegare schema elettrico e dichiarazione di conformità rende l'iter più rapido.
La trasparenza evita discussioni. Prima di indicare gli strumenti utili, è bene chiarire l'obiettivo:pagare in base ai kWh effettivi.
La comodità della ricarica condominiale - Getty Images
Una rendicontazione periodica dell'amministratore, con tariffa chiara e registro utilizzi, mantiene i rapporti sereni.
Le polizze condominiali coprono i danni solo se l'impianto è a norma.
Un evento causato da prese improvvisate, adattatori o prolunghe non conformi può comportare diniego di rimborso.
Conviene quindi: archiviare dichiarazioni di conformità, piano di manutenzione, schede tecniche e fotografie dei punti presa.
Un registro degli interventi tecnici tutela amministratore e utenti.
Nel 2025 sono previsti contributi per infrastrutture di ricarica.
Bonus Colonnine (con percentuali fino all'80% entro tetti di spesa), agevolazioni in abbinamento a Ecobonus 50–65% quando l'intervento rientra in opere di efficientamento, e possibilità di inserimento in progetti condominiali più ampi.
Bonus e incentivi 2025 - Getty Images
Le richieste passano dalle piattaforme ministeriali dedicate; è utile verificare bandi aggiornati a livello nazionale o regionale prima di deliberare la spesa.
Un piccolo spazio ben progettato è più sicuro e ordinato. Una ventilazione minima, naturale o meccanica, aiuta a smaltire calore e umidità.
La configurazione tipo prevede rastrelliere robuste, una striscia di protezione a pavimento, prese numerate a quota adeguata, estintore omologato e cartellonistica.
La sicurezza parte dal progetto iniziale per le colonnine di ricarica elettrica - Getty Images
Nelle installazioni più complete è utile un armadio tecnico con quadro elettrico, sottocontatori e router per il monitoraggio remoto.
Le linee modulari dei produttori italiani citati consentono di ampliare i punti nel tempo senza rifare l'impianto.
La scelta dipende dal numero di utenti e dalla frequenza d'uso. Prima di confrontarle, è bene definire priorità: autonomia, controllo costi, scalabilità.
Il rapporto costi/benefici migliora se si pianifica un'infrastruttura scalabile, predisponendo canalizzazioni e quadro sovra-dimensionato.
Un condominio attrezzato per la ricarica delle e-bike è più funzionale, più sicuro e più appetibile sul mercato.
Con impianti a norma, prodotti affidabili di aziende italiane e regole d'uso semplici, la ricarica diventa un gesto quotidiano, privo di rischi e discussioni.
Prepara gli spazi come da norma in condominio - Getty Images
La mobilità leggera è già realtà. Preparare spazi e procedure oggi significa vivere meglio la città domani, con ambienti comuni ordinati e una gestione trasparente dei consumi per tutti.
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