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Le reti capillari radianti rappresentano una delle tecnologie più evolute nel campo del comfort termico domestico.
Reti capillari radianti: evoluzione dell'impianto di riscaldamento a pavimento - Foto Getty Images
Sono costituite da una fitta trama di tubicini in materiale plastico, generalmente in polipropilene o polietilene reticolato (PEX), dal diametro di pochi millimetri, disposti a serpentina e installati sotto l'intonaco, a soffitto, parete o pavimento.
All'interno dei capillari scorre acqua a bassa temperatura, che permette di riscaldare o raffrescare gli ambienti in modo uniforme e silenzioso, senza l'impiego di ventilatori o flussi d'aria forzata.
Il sistema, nato come evoluzione degli impianti radianti a pavimento, si distingue per il suo ridottissimo spessore, l'elevata efficienza energetica e la possibilità di installazione anche in edifici esistenti.
Il principio di funzionamento è semplice, ma estremamente efficace:
La temperatura dell'acqua si mantiene sempre molto vicina a quella ambiente, con un delta termico ridotto (generalmente tra 16 °C e 35 °C).
Questo consente di mantenere un comfort costante, senza correnti d'aria, sbalzi termici o rumori tipici dei sistemi a ventilazione forzata.
Il comfort radiante percepito è naturale e stabile: l'ambiente risulta più piacevole perché la temperatura media radiante è uniforme, senza zone fredde a pavimento o accumuli di calore sotto il soffitto.
Le reti capillari radianti hanno parecchi vantaggi rispetto ai sistemi di climatizzazione tradizionali, unendo comfort, efficienza ed estetica in un’unica soluzione moderna.
Il comfort è tra i vantaggi principali - Foto Getty Images
Vantaggi principali:
Il comfort è garantito da una diffusione omogenea del calore o del fresco su tutta la superficie, senza punti freddi né correnti d’aria.
Il funzionamento è totalmente silenzioso, ideale per camere da letto o ambienti di lavoro.
L’efficienza è elevata: l’impianto opera a basse temperature, riducendo i consumi fino al 40%, soprattutto se associato a pompe di calore o fonti rinnovabili.
La rapidità di risposta consente di percepire in pochi minuti il cambiamento di temperatura, mentre il ridotto spessore del sistema (meno di 15 mm) lo rende perfetto per le ristrutturazioni.
Infine, l’assenza di elementi visibili preserva la pulizia estetica e valorizza gli spazi.
Uno degli aspetti più delicati nei sistemi radianti estivi è la gestione della condensa.
Quando la temperatura superficiale del soffitto o della parete scende sotto il punto di rugiada, l'umidità presente nell'aria può condensare sulla superficie, creando aloni o gocciolamenti.
Questi riscaldamento consente un controllo ottimo della temperatura - Foto Canva
Per evitare questo rischio, gli impianti a capillari vengono sempre abbinati a sistemi di regolazione intelligenti, che monitorano costantemente temperatura e umidità.
Il sistema di controllo prevede:
Questa combinazione permette un raffrescamento radiante sicuro, senza rischi di condensa superficiale, assicurando comfort e salubrità dell'aria.
Le reti capillari possono essere applicate in molti contesti edilizi, sia residenziali che commerciali.
Grazie alla loro flessibilità, sono ideali per:
Inoltre, grazie alla compatibilità con pompe di calore, queste reti si integrano facilmente nei sistemi domotici e nelle soluzioni smart home, permettendo una regolazione automatica in base alla presenza o alle fasce orarie.
Le reti capillari radianti rientrano nella categoria degli impianti radianti regolata dalla norma UNI EN 1264, che definisce i requisiti tecnici, le modalità di posa e le prestazioni termiche dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento a superficie radiante.
Quando abbinate a generatori ad alta efficienza come le pompe di calore aria-acqua, possono soddisfare i requisiti per accedere ai bonus per l'efficienza energetica, come l'Ecobonus 65% o le detrazioni per ristrutturazioni edilizie.
Inoltre, il loro funzionamento a bassa temperatura contribuisce al raggiungimento dei parametri di edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building), oggi sempre più richiesti nella progettazione sostenibile.
Il costo di un impianto a reti capillari dipende da diversi fattori: superficie da climatizzare, tipologia di posa (parete o soffitto), integrazione con altri impianti e presenza di deumidificatori.
Esempio di rete capillare radiante - Foto Sora
I prezzi indicativi sono i seguenti:
Il costo iniziale è superiore a quello di un impianto a split tradizionale, ma i consumi energetici ridotti e l'assenza di manutenzione periodica dei filtri garantiscono un ritorno economico in pochi anni.
La manutenzione di un impianto di riscaldamento a capillari radianti è minima. Non ci sono filtri da pulire né ventole da sanificare, come nei climatizzatori quindi è sufficiente:
La semplicità di gestione e l'assenza di parti meccaniche in movimento rendono questi impianti affidabili e longevi, con una durata media superiore ai 25 anni.
Le reti capillari radianti rappresentano una delle soluzioni più avanzate per garantire benessere termico, efficienza energetica e silenziosità.
Nella rete capillare radiante gli elementi riscaldanti sono molto ravvicinati - Foto Sora
La possibilità di riscaldare e raffrescare con la stessa infrastruttura, il funzionamento a basse temperature e l'assenza di elementi visibili rendono questa tecnologia ideale per le abitazioni contemporanee.
Perfette per chi desidera un comfort costante e naturale, le reti capillari combinano innovazione, sostenibilità e design, migliorando la qualità della vita domestica e riducendo al minimo i consumi energetici.
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