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Conservare documentazione importante, corrispondenza personale, preziosi gioielli di famiglia: a partire dalla sua nascita, lo scrittoio secretaire ha affascinato per la sua doppia valenza, pratica e misteriosa.
È un mobile scrigno che, a seconda delle esigenze, può trasformarsi in un versatile piano d'appoggio da usare come scrivania, toeletta, complemento portaoggetti. All'occorrenza, tiene al sicuro alcuni dei nostri beni più cari.
È formato da due parti: una inferiore, a cassetti oppure ad ante, e una superiore. Quest'ultima è un vano apribile, dotato di una piccola anta ribaltabile, chiamata ribalta, che, ruotando su due perni, può essere abbassata e rialzata in base alle necessità.
Quando è aperta, fornisce un comodo piano d'appoggio e rivela una serie di scomparti e cassettini dentro cui riporre tutto quello che desideriamo; una volta chiusa, la ribalta copre la parte interna, offrendo alla vista le sue suggestive decorazioni.
Nel tempo, il termine ribalta ha preso a indicare non solo il piano rovesciabile, ma l'intero mobile, che ha attraversato i secoli.
Fino al Seicento, per scrivere si impiegava il tavolo da scrittura che, nella versione più elegante, era lo scrittoio: un mobile dalle dimensioni contenute e con un piano di scrittura ribaltabile che celava all'interno dei piccoli scomparti per conservare penne, calamai e documenti.
Durante il Seicento e il Settecento, lo scrittoio divenne la base per creare complementi più funzionali: comparvero la ribalta e il secretaire che, come dice il nome, venne ideato per agevolare il lavoro dei segretari.
I secretaire hanno preso piede per tutto l'Ottocento, fino a sparire nei primi del Novecento. Oggi, si possono integrare nelle abitazioni moderne come mobili versatili e multifunzionali.
Sfruttati come scrivania, trovano una collocazione ideale in un home office; se inseriti in camera da letto, diventano un tavolino da toeletta. Per un effetto old style, poggiateci sopra uno svuotatasche o una lampada abat-jour.
Preferite donargli un tocco più contemporaneo?
Un'idea arriva dalla mente creativa di Silvia Facchini, appassionata di fai da te, nota su Facebook come Silvia Interior Desire.
Avete un secretaire antico che volete inserire in un arredamento moderno?
Se non vi piace l'idea di dare vita a un gioco di contrasti, potete decidere di restaurarlo, conferendogli un'allure contemporanea. Come fare?
Innanzitutto, recuperate tutto l'occorrente, ovvero:
Passiamo all'aspetto pratico, prestando la dovuta attenzione in ogni fase.
Vi siete procurati tutto l'occorrente?
Bene: adesso, potete restaurare il vostro mobile secretaire.
Ecco come procedere:
In mezzo secchio di acqua, sciogliete tre cucchiai di bicarbonato e due bicchieri di ammoniaca, lavate tutto il mobile secretaire con un panno di microfibra strizzato.
Risciacquate per eliminare qualsiasi residuo di polvere di bicarbonato e asciugate.
Quest'operazione è fondamentale per garantire che il secretaire da rinnovare sia privo di tracce di unto, grasso o olii che impedirebbero alla vernice di aderire.
Se il mobile si presenta particolarmente sporco, ripetete l'operazione.
Per rendere il lavoro più agevole, è consigliato rimuovere le maniglie, smontare le ante e tutti gli elementi che possono rallentarvi.
Di seguito, carteggiate tutto con carta abrasiva 120 e 180 ed eliminate la polvere con un panno di microfibra umido.
A questo punto, siete pronti per stendere il colore.
Per dipingere la parte esterna, Silvia ha utilizzato Black Soft Matt Painting The Past, un nero ricercato e vellutato. Per il suo forte potere aderente, non necessita di un primer. A differenza di altre vernici a base gessosa, non si deve carteggiare tra uno strato e l'altro.
È preferibile stendere della cera d'api trasparente come strato finale, con l'aiuto di un panno di flanella.
Per l'interno, invece, optate per una vernice a base d'acqua ma già con finitura satinata, in modo da risultare un po' più luminosa in accostamento alla carta da parati.
Le maniglie, dopo averle adeguatamente pulite e sgrassate, si possono verniciare con uno spray color oro, da applicare con pennello; il risultato finale sarà più preciso e pulito.
Ora spazio ai dettagli!
Per creare righe e bordi senza sbavature, è importante creare una mascheratura con il nastro carta.
I metodi sono due: il primo è quello di segnare a matita lo spessore della riga e poi fissare ai bordi il nastro carta; il secondo è quello di determinare l'altezza della riga direttamente con l'adesivo. Quest'ultimo funge da binario guida, rendendo più agevole il posizionamento delle strisce di carta sopra e sotto di esso.
Questa tecnica garantisce di collocare l'adesivo che delimiterà i bordi, in maniera precisa. A questo punto, basta rimuovere la fascia centrale e applicare il colore.
In entrambi i casi, è fondamentale fare aderire bene il nastro carta.
Inoltre, prima di passare il colore finale dentro la riga, stendete uno strato della tonalità base del mobile, con pennellate che vanno dal bordo del nastro verso l'interno della riga, per sigillare ogni fessura del nastro.
Una volta asciugato, date l'ultima mano. Rimuovete il nastro carta, quando la pittura è ancora leggermente umida.
Per la realizzazione delle parti decorate con la carta da parati, procedete in questo modo: distribuite la colla vinilica direttamente sulla carta con un pennello inumidito con acqua e fatela aderire all'elemento da ricoprire, con una spatola di gomma da tappezziere.
Eventuali eccessi di carta, vanno rimossi con l'ausilio di un buon taglierino.
Data la natura di questa carta da parati, che risulta essere lavabile con un panno inumidito, si può scegliere, come in questo caso, di non mettere alcuna finitura o vernice trasparente sulla superficie.
Et voilà: il secretaire moderno è pronto per arredare con gusto e con quell'elegante tocco di mistero che lo contraddistingue un angolo della vostra casa.
Piccoli oggetti e pensieri saranno così al sicuro.
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