Redditometro e Casa

Nel nuovo redditometro molte sono le voci riguardanti la proprietà immobiliare e altri aspetti relativi alla casa, anche se essa non sarà più prevalente come prima.
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Il redditometro è uno dei tanti strumenti che il fisco utilizza per ricercare potenziali evasori confrontando i redditi dichiarati dai contribuenti e il loro tenore di vita, attraverso le spese effettuate e i beni posseduti, in modo da individuare eventuali incongruenze.

A partire dal prossimo anno l'Agenzia delle Entrate avrà come riferimento un nuovo redditometro che terrà conto di almeno 100 voci di spesa, quindi prenderà in considerazione tutti gli aspetti della vita quotidiana, per rivelare la reale capacità di spesa dei contribuenti.

Il sistema studiato applica una metodologia statistico matematica in grado di differenziare i contribuenti a seconda, ad esempio delle aree geografiche, o se si tratta di single piuttosto che famiglie.

Molte sono le voci di spesa riguardanti la proprietà immobiliare e altri aspetti relativi alla gestione della casa, anche se essa non sarà più un elemento prevalente come in passato.

Le voci in cui si articola il nuovo redditometro sono suddivise in sette categorie: abitazioni, investimenti mobiliari e immobiliari, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi previdenziali,
istruzione, attività sportive e ricreative, altre spese significative.
Vediamo quindi quali sono le voci che più direttamente interessano il settore della casa.

Nella categoria abitazioni sono contemplate le seguenti voci:
- abitazione principale;
- altre abitazioni;
- mutui;
- ristrutturazioni;
- intermediazioni immobiliari;
- collaboratori domestici;
- elettrodomestici;
- apparecchiature elettroniche;
- arredi;
- energia elettrica;
- telefonia fissa e mobile;
- gas.

Nella categoria investimenti mobiliari e immobiliari interessano in particolare le voci fabbricati e terreni.
Per la categoria Istruzione, sono considerati i canoni di locazione per studenti universitari.
Nella categoria Altre spese significative, possiamo considerare la voce oggetti d'arte o antiquariato, per quel che riguarda oggetti d'arredo antichi e di valore.

Il nuovo redditometro è già in uso in fase di sperimentazione presso le associazioni di categoria e gli ordini professionali attraverso il software denominato ReddiTest.

Il suo utilizzo non avrà comunque una diffusione di massa, ma sarà messo in opera solo in particolari occasioni, nel momento in cui il Fisco individua delle incongruenze tra i redditi dichiarati e le spese effettuate.

Ci sarà quindi una soglia di congruenza, una volta superata la quale, si avvieranno dei controlli, più o meno approfonditi, a seconda del livello di rischio di evasione.
Quindi se il rischio è lieve non si procede con ulteriori controlli, se è medio (uno scostamento di circa il 20%) si dà avvio a una fase di contraddittorio tra contribuente e amministrazione, se il rischio è alto si attiva un controllo mirato e un vero e proprio accertamento.

Si prevede che gli acquirenti di immobili saranno come sempre tra i più colpiti dal nuovo redditometro. Il problema nasce dal fatto che tale strumento, monitorando lo scostamento tra entrate ed uscite nell'arco di un anno, registrerà l'acquisto di un immobile come un'anomalia, non considerando la storia patrimoniale pregressa del contribuente.

Quindi tutti coloro che hanno recentemente sottoscritto un mutuo, acquistato una casa o ricevuto immobili in eredità dovranno prepararsi ad esibire al fisco tutti i documenti giustificativi, per evitare problemi.

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