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Le recinzioni in rete metallica costituiscono la soluzione più semplice ed economica per delimitare grandi superfici di zone rurali, territori boschivi, vigneti, campi da gioco, parcheggi privati ed estesi appezzamenti di terreno in generale.
Nulla vieta, però, di ricorrere a tale primordiale metodo divisorio anche in contesti più prettamente residenziali, quali i giardini di villette a schiera o più modeste abitazioni di campagna provviste di orto e frutteto antistante e così via.
L'indubbio vantaggio della recinzione a maglia metallica è quello di non occludere la vista sul paesaggio circostante, consentendo altresì il diritto di visibilità al vicinato.
Il montaggio è realizzabile facilmente anche in modalità fai da te; la rete metallica può essere fissata a paletti in legno oppure su pilastri di calcestruzzo o ancora, su barre metalliche.
Nel disegno sottostante illustro la porzione terminale di una tipica recinzione in rete metallica fissata a paletti in legno.
Si procede con la messa in opera dei pali di sostegno, disposti secondo interassi di 1,5 o 2 metri fra di loro, non superando l'intervallo massimo di sicurezza consigliato, di circa 3 metri.
Per conferire una salda stabilità autoportante all'intera costruzione è necessario fissare, soprattutto ai paletti terminali, degli ulteriori assi di legno disposti in diagonale, in maniera tale da formare una robusta angolazione strutturale.
Questi pali inclinati sono detti puntoni, in quanto si innestano sul pilastro verticale proprio per mezzo di una punta: in questo modo fungono da sostegno e controventatura, aumentando la resistenza della recinzione stessa al vento e a eventuali urti accidentali da parte di autoveicoli o animali.
Se le recinzioni sono particolarmente lunghe, tali puntoni devono essere applicati anche sui paletti intermedi con intervalli prescelti in base alla conformazione perimetrale e alla funzionalità della struttura stessa, avendo cura di rafforzare maggiormente a livello degli angoli, i quali risultano maggiormente esposti.
La posa della rete metallica va effettuata semplicemente fissando tutte le maglie al paletto, con i cosiddetti cavallotti a U, cioè i tipici chiodini curvi a due punte.
La rete deve essere sostenuta e letteralmente tirata da lunghi cavi metallici orizzontali ben tesi, distinguibili nella mia raffigurazione: un cavo sul bordo superiore e un altro a circa 15 cm dal suolo.
Per le strutture alte più di un metro, bisogna aggiungere un terzo cavo di tensione a una quota intermedia tra gli altri due.
Ogni 30 cm circa, si deve fissare la rete ai cavi tesi, mediante del filo di ferro zincato.
I lunghi cavi longitudinali di sostegno vengono messi in tensione grazie a robusti bulloni a occhiello avvitati nei pali terminali, così come ho evidenziato nella sottostante rappresentazione.
Con il trapano dotato di punta per legno si praticano nei paletti verticali, dei fori passanti del diametro di 1 cm.
Si infilano i bulloni nei fori, avvitando rondelle e dadi e lasciando fuori una parte della filettatura in modo tale da consentire poi un movimento di rotazione.
Si inseriscono le estremità dei cavi negli occhielli dei bulloni e si attorcigliano servendosi di una pinza.
Una volta fissati a una estremità, si tirano i cavi lungo la recinzione, fermandoli ai paletti intermedi e ai puntoni mediante i chiodini a U; in questa fase bisogna aver cura di lasciare abbastanza gioco a livello dei chiodini affinché i cavi stessi possano muoversi agevolmente e adattarsi alla conformazione della struttura, durante la loro messa in tensione.
Si tagliano i cavi e si attorcigliano agli occhielli dei bulloni situati all'estremità opposta della recinzione; ora si potrà porre in tensione i cavi avvitando i dadi con l'apposita chiave.
Nel caso di recinzioni molto lunghe, è opportuno aggiungere, lungo il decorso di ciascun cavo orizzontale, un tenditore ossia un bullone a doppio occhiello con cui si può conferire un'ulteriore tensione semplicemente facendolo ruotare su se stesso mediante un comune cacciavite; vasta è la scelta di siffatti tenditori di acciaio visionabile sul sito Amazon.it in modelli di varie fogge e dimensioni.
Nella raffigurazione successiva ho rappresentato le caratteristiche distintive di una recinzione in maglia metallica fissata a pilastri di calcestruzzo.
In questo caso, i cavi tesi vanno fissati ai pali in calcestruzzo, adoperando bulloni e squadrette metalliche; nel posare la rete si provvede a imbullonare una barra di tensione verticale alle squadrette.
I cavi tesi orizzontali devono essere legati anche ai pilastri intermedi mediante del filo zincato, da passare attraverso gli appositi fori.
I paletti in angolare metallico per recinzioni a rete sono provvisti di specifici bracci ad avvolgimento, a cui sono fissate le barre di sostegno verticali e mediante i quali si mettono in tensione i cavi orizzontali.
Durante la posa, bisogna far passare i cavi longitudinali attraverso i fori già predisposti nei paletti intermedi.
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