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Le recinzioni per delimitare le proprietà assumono un importante ruolo nel connotare gli spazi caratterizzando lo stile dell'immobile e integrandosi armonicamente con il contesto paesaggistico del territorio.
Si possono comporre delle solide recinzioni grazie all'assemblaggio di pannelli in legno prefabbricati, i quali sono estremamente pratici perché reperibili già pronti in varie fogge e dimensioni.
Questa soluzione può risultare idonea in ambito residenziale, ad esempio per circondare estesi parchi privati caratterizzati da alberi ad alto fusto o ancora, per recintare le piscine delle ville conferendo così l'opportuna privacy.
I pannelli schermanti possono altresì fungere da separazione acustica e visiva lungo strade a intenso traffico veicolare oppure sono ideali per depositi, vivai e allestimenti di stand espositivi all'aperto.
Nel disegno ho illustrato la catena di lavoro necessaria alla messa in opera delle recinzioni a pannelli di legno.
Come si può notare, una siffatta tipologia di costruzione è determinata dall'alternanza di paletti e pannelli prefabbricati in legno.
In questo particolare caso, le schermature presentano una conformazione quadrangolare con venature naturali in senso orizzontale e sono montate su una intelaiatura in massello di legno.
Un pannello dalla superficie particolarmente ampia deve essere provvisto di almeno un asse verticale di rinforzo - distinguibile centralmente in ciascun modulo prefabbricato - il quale fungerà da montante assiale di controventatura ai fini di una maggiore robustezza dell'intera struttura.
In corso d'opera, i pannelli vengono mantenuti temporaneamente sollevati dal suolo, semplicemente poggiandoli su alcuni mattoni per poterli inchiodare con precisione ai paletti di sostegno.
È opportuno un lavoro di equipe in quanto una seconda persona deve necessariamente spingere lo schermo ligneo contro il paletto mentre l'altro manovale è intento a fissarlo al pilastro stesso.
I pali devono essere ancorati al suolo man mano che si procede con il posizionamento delle pannellature lignee, in modo tale da realizzare un insieme a regola d'arte.
Si inizia fermando provvisoriamente il primo paletto nel foro scavato, comprimendo le macerie nel suo intorno; mentre si tiene il pannello contro il palo, si piantano i chiodi a 45° tra telaio e pilastro.
Quando è possibile lavorare sui due versanti della recinzione, bisogna piantare almeno tre chiodi per lato.
Durante questa operazione, può accadere che il telaio si fessuri; in tal caso si spuntano i chiodi picchiettandone le punte con il martello.
In alternativa, per un lavoro più professionale è preferibile fissare le pannellature con viti autofilettanti inserite attraverso specifiche squadrette metalliche a L interposte tra telaio e pilastro in legno.
Se, per assurdo, i pannelli prefabbricati fossero posati a diretto contatto con il suolo, potrebbero andare incontro a fenomeni di marcescenza; onde evitare tale rischio, vengono montate apposite tavole di protezione inferiori, opportunamente trattate con specifici preservanti per il legno.
Se la parte superiore delle pannellature non è già provvista di bordo protettivo, vi si devono inchiodare le copertine sagomate, per contrastare gli effetti dannosi delle acque piovane.
Si tagliano i paletti su misura e la loro sommità deve essere protetta con copertine quadrate in legno oppure in ferro zincato.
In contesti meno formali, si potranno prevedere paletti semplicemente smussati in diagonale alle punte: un taglio obliquo permette la deviazione del deflusso delle acque meteoriche riducendo i danni da impregnamento idrico.
I pali devono essere temporaneamente mantenuti fermi in verticale con puntoni - ricavati da legname avanzato - inclinati contro i pilastri stessi; poi si riempiono con gettate di calcestruzzo gli scavi entro cui sono stati piantati i paletti.
Una volta che la matrice cementizia ha fatto presa, la si lascia indurire per almeno una settimana prima di rimuovere i puntoni provvisori.
Se non è possibile lavorare sui due lati della recinzione, si devono riempire i fori dei pali man mano che si completa la costruzione globale.
Oltre alla composizione classica sostenuta da pali in legno, è possibile prevedere anche un abbinamento tra pannellature lignee e robusti pilastri in calcestruzzo.
I pilastri prefabbricati in calcestruzzo armato, con sezione di 10 cm, sono reperibili in accordo con lo stile delle recinzioni: nel sovrastante disegno ho raffigurato un tipico pilastro in calcestruzzo provvisto di scanalature verticali lungo le quali vengono bloccati a incastro i pannelli di legno.
Una valida alternativa è rappresentata dal cosiddetto pilastro in calcestruzzo a battuta: in tal caso il palo ha in dotazione delle apposite squadrette per fissare i pannelli con viti, come si può visualizzare da quest'ultima raffigurazione.
Varie possono essere le modalità fai da te per realizzare semplici ma funzionali opere strutturali, al fine di rendere più performanti ed esteticamente gradevoli gli spazi dell'outdoor.
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