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Il progetto dell'impianto elettrico dovrà prendere in considerazione una serie di regole fondamentali per garantire il comfort degli ambienti in sicurezza con l'ausilio dell'attuale tecnologia.
La norma CEI 64-8 all'art. 21 definisce l'impianto elettrico per civile abitazione come l'insieme di tutti i componenti preposti a generare, distribuire e utilizzare la corrente elettrica mediante:
Gli impianti elettrici devono essere flessibili nel tempo per consentire l'adeguamento dell'installazione alle mutevoli esigenze abitative, garantendo sempre la sicurezza ambientale.
Tutti i materiali e gli apparecchi utilizzati devono rispondere alla normativa impianti elettrici CEI-UNEL e devono essere contrassegnati dal marchio IMQ quando è previsto.
Un adeguato numero di circuiti e un corretto dimensionamento delle linee e delle protezioni sono elementi essenziali per la sicurezza e l'efficienza dell'impianto.
Nella realizzazione impianto elettrico il progetto deve considerare i seguenti aspetti:
Questi tre aspetti sono fondamentali al fine di poter definire la potenza impiegata, il cui valore minimo di impiego sarà pari a 3KW per superfici fino a 75 mq e 6 KW per metrature superiori, anche se il contratto di fornitura può essere stipulato per una potenza inferiore.
Gli accordi tra committenza e progettista sono molto importanti in quanto l'impiego delle attuali tecnologie agli elettrodomestici di nuova generazione può richiedere l'aumento della potenza contrattuale (es. piano cottura a induzione).
Il D.M 37/08 prevede la redazione del progetto elettrico da parte di un professionista, obbligatorio per utenze domestiche con impianti di potenza superiore ai 6 KW, oltre ad altri casi elencati nella norma. In alternativa, il progetto è redatto dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice.
Il progetto deve essere realizzato a regola d'arte, conforme alle norme di settore e comprendere delle tavole grafiche con relazioni descrittive sulla tipologia di impianto e sui materiali.
Tale documentazione si presenta poi allo sportello unico per l'edilizia comunale ed è necessario per il rilascio del titolo abilitativo (permesso di costruire, SCIA, ecc.).
Terminati i lavori, l'impresa installatrice rilascia la Dichiarazione di conformità, realizzata secondo il modello presente negli allegati I eII del D.M. 37/08, al committente.
Gli impianti elettrici residenziali vengono classificati mediante la norma CEI 64-8 in tre livelli riferiti alle prestazioni impiantistiche del sistema:
La scelta del livello prestazionale è stabilita concordemente dal progettista con il committente.
Gli impianti elettrici per civile abitazione sono alimentati a bassa tensione, si possono avere sistemi monofase e trifase.
I circuiti monofase presentano: una fase (230V), il neutro, un cavo per la messa a terra.
I circuiti trifase presentano: 3 fasi (400V), il neutro e un cavo per la messa a terra.
In genere il sistema trifase è idoneo per potenze superiori ai 6 KW o per particolari progetti.
I cavi elettrici presentano un codice comune, per cui il colore dei cavi si stabilisce in base alla loro funzione.
Fase: preferibilmente nero, marrone e grigio.
Neutro: è obbligatorio utilizzare cavi di colore blu chiaro.
Protezione: è obbligatorio utilizzare cavi giallo-verde.
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In funzione del tipo di ambiente e delle attività svolte al suo interno, il progettista deve prevedere un numero e un posizionamento adeguato dei punti presa.
Per punto presa si intende la scatola frutti predisposta per l'installazione di una o più prese di energia. La quota minima di una presa dal pavimento è di 17,5 cm da terra, solitamente viene posizionata a 30 cm da terra.
L'interruttore luce si posiziona a 90 cm da terra e le prese in bagni e cucine a 110 cm da terra.
In cucina, relativamente alla posizione delle prese si consiglia:
Inoltre, è opportuno distanziare di almeno 60 cm le prese dal piano cottura e dal lavello per evitare la vicinanza alle fonti di calore e agli schizzi d'acqua.
Per il bagno la norma individua delle zone particolari, solitamente una presa va nei pressi dello specchio, altre prese devono essere posizionate opportunamente distanti dal lavandino o doccia e protette tramite separazione elettrica individuale.
In soggiorno si consiglia in genere 1 o 2 prese nei pressi della porta d'ingresso, 1 presa per la TV, 1 presa per l'attacco di aspirapolvere o altri apparecchi.
In camera da letto si prevede in genere 1 o 2 prese in corrispondenza della porta, 1 presa vicino al letto per ogni lato, 1 nei pressi della scrivania o tavolo, 1 vicino lo specchio, se presente.
Per i punti luce, il minimo è 1 in ogni stanza, sarà poi il committente a definire meglio le proprie necessità.
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Le placche degli interruttori presentano pulsanti full touch, occupano cioè tutta l'altezza del punto luce e rispondono ai comandi con una pressione lungo tutta la superficie, con un movimento del tasto sia assiale che basculante, tornando sempre perfettamente allineati.
È possibile cambiare le cover dei pulsanti con un semplice movimento e in sicurezza poiché la parte estetica è separata da quella funzionale.
Ogni dispositivo può essere dotato di un led bianco o azzurro, completamente configurabile.
Si può decidere quando farlo accendere a seconda dello stato in cui si trova l'interruttore (led on con dispositivo acceso oppure viceversa).
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