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Sottotetto, mansarda, soffitta, sono ambienti della casa spesso presenti nelle abitazioni ma non sempre utilizzati al meglio. Da un punto di vista normativo si hanno diverse condizioni da rispettare affinché il piano sottotetto risulti abitabile e abbia le caratteristiche di un vero e proprio vano residenziale.
Particolare attenzione va posta alle altezze e alla presenza o meno di finestre o lucernari apribili.
I requisiti da rispettare affinché un vano possa essere considerato residenziale riguardano infatti le altezze minime e medie, e i rapporti di aerazione e illuminazione naturale.
Una norma nazionale definisce le altezze nette degli ambienti abitativi e dei vani accessori delle abitazioni, misurate tra pavimento e soffitto, quali non inferiori a metri 2,70 per gli ambienti abitativi e metri 2,40 per i vani accessori delle abitazioni (art.43 Legge n° 457 del 1978: Norme per l'edilizia residenziale).
Le Leggi Regionali hanno inoltre definito due parametri: altezza media ponderata e altezza minima. Nel caso della Regione Marche, la L.R. n°17 del 2015 indica come altezza media una quota non minore di 2,70 m per gli ambienti abitativi e di 2,40 m per i vani accessori; e come altezza minima una quota di 2,20 m, ad eccezione dei casi di recupero dei sottotetti di cui all'art. n° 13.
Tale articolo, infatti, tratta il Recupero dei sottotetti degli edifici esistenti al 30 giugno 2014 portando l'altezza media ponderata ad una quota non inferiore a 2,40 metri per gli spazi ad uso abitativo, riducibile a 2,20 metri per gli spazi accessori e di servizio, e l'altezza minima a 1,50 m nel caso di copertura a falde.
In un periodo storico nel quale le metrature degli appartamenti sono ridotte al minimo, avere a disposizione una mansarda o un sottotetto assume un'importanza non indifferente.
Questo ambiente della casa può fungere da grande ripostiglio, da zona guardaroba/stireria, oppure, se possiede le altezze utili da normativa e rispetta i requisiti igienico sanitari di salubrità e rapporto luce aria, può rappresentare una vera e propria estensione dell'abitazione principale.
Una situazione intermedia può vedere il sottotetto come un ambiente non residenziale da un punto di vista normativo, ma con spazi tali che consentono di renderlo utilizzabile al meglio grazie a scelte di finitura e di arredo studiate ad hoc.
Alcuni interventi che possono essere fatti nell'ambito della ristrutturazione di un sottotetto, partendo dallo stato grezzo, risultano infatti proprio quelli di finitura dei locali.
Nello specifico, si tratta della posa di massetto e di piastrelle sul solaio di piano, posa di intonaco e tinteggiatura delle pareti, ovvero di opere che consentono di per sé di dare un volto nuovo all'intero ambiente, permettendo quindi una manutenzione e una pulizia più agevoli degli spazi.
Il sottotetto è inoltre una zona della casa spesso non isolata da un punto di vista termico e, in immobili non di ultima generazione, collocato sotto una copertura generalmente anch'essa priva di isolamento termico.
Un intervento da considerare, nel caso di assenza di isolamento esterno del tetto e di impossibilità di intervenire esternamente, è quello dell'isolamento interno che può essere effettuato con l'utilizzo di pannelli isolanti fissati alle pareti e/o al soffitto, da accoppiare a pannelli in cartongesso.
Le soluzioni che si possono utilizzare per la realizzazione di cappotto interno sono molteplici in quanto la tecnologia in questo settore evolve in continuazione.
In questo modo si otterrà un ambiente confortevole anche dal punto di vista climatico, e si interverrà riducendo i consumi energetici dell'intera unità, in quanto il vano sottotetto farà da filtro tra interno ed esterno, sia in estate che in inverno, proteggendo i vani sottostanti in ambito di dispersioni energetiche e migliorando il comfort interno.
Altro intervento da considerare è quello della realizzazione di lucernari a tetto apribili, per consentire l'utilizzo di illuminazione naturale e per l'aerazione dei locali.
Questo secondo aspetto assume ancor più importanza nel momento in cui si scelga di isolare la copertura internamente, poiché aerando i locali si scongiura la formazione di umidità, condensa superficiale e quindi muffa.
Il progetto di cui si tratta in questo articolo, vede dunque la scelta di portare allo stato finito quello che si presentava come un sottotetto allo stato grezzo.
Nello specifico si è provveduto alla posa di massetto e pavimento in listoni di gres porcellanato effetto legno, e alla finitura della superficie interna del tetto e delle pareti perimetrali tramite l'utilizzo di pannelli in cartongesso con interposto materiale isolante.
Si è scelto inoltre di realizzare un nuovo lucernario per dare luce e aria a una zona altrimenti in ombra e poco aerata.
Sfruttare un sottotetto basso non è impossibile. Da un punto di vista di funzionalità degli spazi, infatti, l'intero ambiente destinato a ripostiglio viene valorizzato grazie all'utilizzo di pannelli in legno realizzati su misura.
Tali lavori di falegnameria hanno consentito di realizzare un'armadiatura a tutta parete da un lato, e un armadio guardaroba con parete attrezzata dall'altro.
Elemento di unione tra il prima e il dopo è rappresentato dall'utilizzo di strumenti informatici per la progettazione architettonica e la modellazione 3D.
Questo ha consentito infatti di studiare gli spazi insieme alla committenza e di mostrare in maniera chiara e immediata quale sarebbe stato il risultato finale in termini di spazi e di scelte architettoniche.
Il guardaroba è stato studiato in dimensione e posizione; nei dettagli di allestimento interno dello spazio, di posizione e tipologia della porta di accesso e di illuminazione naturale.
Il modello 3D ha consentito inoltre di studiare la parete attrezzata in tipologia e dimensione dei vani portaoggetti, e la posizione dei pannelli dell'armadiatura a tutta parete.
Grazie al modello tridimensionale è possibile avere l'intera visione dell'ambiente non solo per quanto riguarda la distribuzione dello spazio, ma anche per ciò che concerne l'illuminazione del locale.
Trattandosi di un vano accessorio non è stata fatta una ricerca di arredamento dell'intero locale, il quale ha la funzionalità di ripostiglio e quindi di ricovero di oggetti.
Si è fatta però la scelta di rendere l'ambiente il più ordinato e organizzato possibile.
Per questo motivo si è posta particolare attenzione alla zona guardaroba.
Sono stati scelti esclusivamente elementi relativi ad armadi IKEA
Più nel dettaglio, al centro del guardaroba sono state collocate panche NORNAS da utilizzare come sedute, ma anche come ricovero di scarpe e scatole.
Sul fondo, in corrispondenza della parte bassa del sottotetto, sono state proposte e utilizzate cassettiere NORDLI a 4 e 2 cassetti, atte a contenere in maniera ordinata gli indumenti; infine, sui lati in corrispondenza della pendenza della copertura, si è sfruttata la possibilità di variare le altezze degli elementi grazie alla vasta scelta di misure delle strutture metalliche con bastoni, cestelli e ripiani ALGOT dei guardaroba IKEA.
In questo modo si è data anche la possibilità di riporre gli indumenti che hanno la necessità di essere appesi e non piegati.
In conclusione, con uno studio dello spazio fatto in funzione delle caratteristiche dell'ambiente e delle esigenze della committenza; grazie a scelte architettoniche che non richiedono l'utilizzo di opere murarie ad eccezione delle opere di finitura dell'ambiente; facendo una scelta mirata degli accessori da utilizzare per organizzare lo spazio, è possibile sfruttare al meglio ogni ambiente della casa, in questo caso il sottotetto.
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