Tecniche per la realizzazione di un cancelletto in ferro col fai da te

Costruire un cancello di ferro

Realizzare un cancello di ferro non è un lavoro dei più semplici: non tanto per la difficoltà intrinseca della costruzione, quanto perché, essendo una struttura mobile, è necessario operare durante la costruzione con una particolare attenzione e precisione, in modo da non commettere gravi errori di assemblaggio.


Naturalmente si può fregiare dell'appellativo di cancello sia un cancelletto basso a un'anta che un grande cancello che funga da ingresso a una villa. A parte il peso e la difficoltà di maneggio di una struttura di grandi dimensioni, il progetto e la costruzione differiscono di ben poco.

Cancelletto in ferro a un'anta

Il cancello non si differenzia molto da una normale porta se non per il fatto che le battute ai bordi non sono particolarmente sagomate poiché non si pone il problema degli spifferi.
Se si tratta di una struttura di modeste dimensioni: basta realizzare un telaio (in profilato) nella forma adeguata, e quindi occupare lo spazio interno con gli elementi decorativi preferiti.


Si possono usare aste, volute accostate in diversi modi, oppure elementi prefiniti reperibili in commercio. Il peso di un cancelletto sarà sempre modesto e non vi saranno pericoli di cedimento o di fuori squadra dell'insieme.

Se, invece, l'anta è di proporzioni maggiori, orientativamente da 1,5 mq a salire, il profilato di cornice, per dare le medesime garanzie di rigidità, dovrebbe essere di dimensioni piuttosto ragguardevoli, tale da costituire una cornice troppo grossa e pesante.

Per questo motivo, in tale situazione, è preferibile realizzare il telaio con un profilato di sezione un poco più piccola ma dotarlo sia in orizzontale sia in verticale di elementi di irrigidimento.

Questi elementi, inseriti nello schema decorativo generale, non creano un ostacolo visivo nell'estetica dell'insieme, anzi, contribuiscono a creare disegni e composizioni differenti.

Se l'anta del cancello non è molto sviluppata in altezza ma è piuttosto larga, può essere conveniente chiudere la parte sottostante di essa con una lamiera che funge da elemento di irrigidimento. La lamiera è spesso impiegata per occludere la parte inferiore delle ante in modo che non possano sfuggire o, viceversa, penetrare piccoli animali.

I cardini del cancello in ferro

L'anta ruota su due cardini che sono fissati in posizione opportuna. Il lavoro più semplice consiste nell'utilizzare i cardini per telaio metallico (sono senza alette) e saldare al telaio la parte femmina (rivolta verso il basso) mentre le parti maschio sono saldate (rivolte verso l'alto) a un piatto o a un profilato, che viene fissato al muro con zanche o con tasselli.


Il bordo di battuta del cancello può chiudersi contro un angolare metallico fissato contro il muro (o contro un pilastrino), mentre un ferro morto, uno scrocco o un altro sistema di chiusura permettono di bloccare il cancello. In commercio vi sono anche numerosi tipi di maniglie con chiusura a scatto o meccanismi apriporta che possono essere montati sul cancello.

Costruire un piccolo cancello in ferro a due ante

Ognuna delle due ante non si differenzia per nulla, nelle struttura generale dall'anta del cancello singolo, se non per il fatto che una di esse, lungo la battuta centrale, deve essere sagomata in modo da accogliere l'altra.

È necessario provvedere a un riscontro, in basso, nel punto in cui i bordi esterni del cancello si toccano in chiusura. In genere si tratta di un blocchetto metallico, sagomato a forma di L, contro cui scontrano le due ante, che al centro è forato in modo tale da accogliere un ferro morto verticale. Quest'ultimo è indispensabile perché una chiusura a serratura tra le due ante non sarebbe assolutamente insufficiente: basterebbe una spinta, neanche troppo forte, per spaccare la serratura.



Questo a causa della notevole leva esercitata dalle ante del cancello.
I supporti del ferro morto vengono saldati sull'anta che riceve quella con la serratura, all'interno del profilato di battuta. Bisogna fare in modo che il ferro non possa scendere troppo verso il basso ma solo di quel tanto che gli permetta di inserirsi nel blocchetto d'arresto.

Il blocchetto deve essere posizionato e murato in una base solida che sopporti gli urti del cancello. Il lavoro deve essere eseguito dopo il montaggio del cancello; mentre la malta indurisce intorno al blocchetto, il ferro morto deve esservi inserito e il cancello bloccato con tavole incrociate.

Saldatura e finitura del cancelletto in ferro

Prima di terminare il telaio, puntate le estremità degli elementi decorativi nella loro sede.
Fate attenzione che restino perfettamente in piano. Procedete alla saldatura definitiva degli angoli del telaio e poi saldate anche gli elementi decorativi interni.

Dopo aver ben spianato le saldature con la smerigliatrice, saldate un blocchetto, in un angolo, e praticate i fori per ricevere il ferro di chiusura. Il ferro di chiusura deve essere bloccato al suo posto con viti in acciaio inox o zincate. Se è il caso applicate una chiusura a scatto o con maniglia.

Per saldare i cardini al cancello e al profilato di sostegno (che andrà fissato al muro) dovete assemblare provvisoriamente i due elementi per garantirne la corrispondenza.
Il profilato di supporto del cancello può essere fissato al muro con tasselli se la struttura è leggera. In altri casi viene murato con zanche Inserite i cardini del cancello nelle parti maschio saldate al supporto. Controllate la rotazione e la chiusura.

L'ultima operazione consiste nel dipingere il cancello con un buon antiruggine e applicarvi sopra la pittura del colore desiderato. I cardini da applicare a un cancello di peso limitato sono del tipo da saldare. Essi presentano dei risalti lungo la linea di saldatura ma non hanno alcun tipo di alette.

Al cancello deve essere saldata la parte femmina rivolta verso il basso, ed al supporto la parte maschio rivolta verso l'alto. Nei cancelli a due ante è necessario provvedere a una battuta centrale costituita da un blocchetto di metallo con sezione a L al cui centro c'è un foro che riceve il ferro morto inferiore. Il blocchetto è annegato, alla base, con calcestruzzo.

Cancelletto in ferro: accorgimenti di costruzione

Indipendentemente dal tipo di cancello che si intende realizzare, vi sono alcuni principi base cui attenersi.

- I telai delle ante devono essere assolutamente in squadra, specialmente nei cancelli a due ante. Questo comporta una paziente puntatura dei componenti e una saldatura accorta, facendo sempre attenzione che gli angoli non vadano fuori squadra.

- Non appesantite inutilmente lo specchio del cancello: troppe volute o troppi elementi prefiniti finiscono per incidere negativamente sul movimento e sulla durata del cancello.

- Non fate ante più larghe di 1 mt. Per misure superiori, se non si ha una particolare manualità ed esperienza personale, è conveniente affidarsi a un artigiano specializzato.

- Se il cancello, dopo il montaggio, non chiude bene o va in sforzo, è preferibile non intervenire subitaneamente con la smerigliatrice o con la lima. Meglio attendere qualche giorno poiché il difetto potrebbe ridursi (oppure accentuarsi) a causa di dilatazioni e contrazioni contingenti. In questi casi il buonsenso suggerisce di intervenire soltanto quando si è davvero sicuri che la struttura si è stabilizzata del tutto.

- Come per tutti i manufatti metallici destinati a stare all'aperto, anche il cancello deve essere adeguatamente protetto contro gli agenti esterni e ben lubrificato nelle parti in movimento, possibilmente facendo ricorso al grasso e non a sostanze oleose.