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Quando si parla di rifacimento dell'intonaco si deve innanzitutto considerare il fatto che una superficie a intonaco può essere presente sia negli interni che negli esterni di un edificio.
Questo significa che, con le dovute differenze, le problematiche tipiche di questa finitura possono essere presenti negli esterni come negli interni.
In entrambe le situazioni, quando l'intonaco è deteriorato e non ci sono problemi di grossa entità, si può intervenire per rappezzare l'intonaco.
Con il termine intonaco si definisce una miscela composta da leganti inerti e acqua, dosati tra loro al fine di ottenere un composto lavorabile da applicare sulle superfici.
La superficie intonacata, sia negli esterni che negli interni, oltre ad avere una valenza estetica ha anche una specifica funzione tecnica, ossia quella di regolarizzare eventuali disuniformità di spessore della muratura.
Ma soprattutto, ha il compito di proteggere le strutture da eventuali sbalzi termici, umidità e intemperie.
Questi tre fattori, sono tra l'altro tra i principali responsabili di un possibile deterioramento dell'intonaco.
Indipendentemente dal fatto che l'intonaco venga realizzato per il paramento esterno o per quello interno, esso è sempre composto da tre strati.
Il primo strato è quello a contatto diretto con la muratura, anche detto strato di aderenza.
Il secondo è lo strato di fondo, ed è quello che consente di regolarizzare eventuali imperfezioni presenti sulla superficie delle pareti. Il terzo strato è quello di finitura, ed è quello che definisce l'aspetto finale dell'intonaco, nonché quello che viene tinteggiato.
Questa superficie è quella che resta a vista ed è quindi la più esposta a eventuali fattori esterni.
Ovviamente, le problematiche maggiori si hanno sugli intonaci esterni, che hanno il compito di svolgere la funzione di rivestimento esterno.
Più un edificio è esposto alle intemperie, maggiori sono le probabilità che con il tempo arrivi il momento in cui si distacca e si debba intervenire con il ripristino dell'intonaco ammalorato.
Gli edifici più problematici sono quelli esposti ai venti forti, come succede ad esempio in prossimità delle coste, e quelli esposti alle escursioni termiche eccessive e prolungate.
Un intonaco usato come rivestimento esterno, ha diverse funzioni:
Quando una o più di queste prestazioni non viene garantita significa che l'intonaco esterno non assolve il suo compito e va rifatto.
A livello estetico i primi segnali visibili sono rappresentati da segni di condensa, fessurazioni, distacchi, rigonfiamenti o crepe.
Il manifestarsi di queste problematiche è inarrestabile e irreversibile.
La sola soluzione è quindi rappresentata dal ripristino dell'intonaco esterno.
Se applicato con le giuste tecniche,l'intonaco esternoha una durata media di circa 25-30 anni. Tuttavia può capitare in un arco di tempo più breve che si presentino dei problemi e che l'intonaco si deteriori.
Prima di procedere con la rappezzatura o il totale rifacimento dello stesso, è sempre opportuno soffermarsi a comprendere le cause del deterioramento.
Differentemente, c'è il rischio di ritrovarsi ad affrontare lo stesso problema una volta ripristinato lo strato ammalorato.
La sola rimozione del vecchio intonaco non è perciò la soluzione del problema. Tuttavia, rappezzare l'intonaco, ossia rifare solo la parte che presenta dei problemi, può essere un'opzione se si vuole risparmiare.
La prima valutazione da fare per rappezzare l'intonaco è quindi quella di valutare le dimensioni dell'area in cui il muro è rovinato, cioè dove si è staccato l'intonaco.
La rappezzatura dell'intonaco non è un lavoro complesso, perciò se a una prima indagine sulla muratura si possono escludere danni gravi, è sicuramente il modo migliore per recuperare l'intonaco in facciata.
Il primo step è quello di eliminare l'intonaco ammalorato, le parti gonfie, le zone crepate e le parti distaccate fino ad arrivare a vedere la muratura sottostante.
Fatto questo si procede a stendere la malta. Ma per far sì che essa aderisca al meglio è necessario inumidire il muro sottostante. Solo allora si potrà procedere con la stesura della malta, preparata in precedenza mescolando cemento, calce e sabbia nelle dovute proporzioni.
In alternativa alla malta preparata in cantiere si può usare la geomalta universale, come Kerakoll GeoCalce Multiuso, una malta pronta all'uso universale, idonea per eseguire la rasatura, il livellamento e l'intonacatura di ogni tipo di sottofondo, con spessori variabili da 3 ai 30 mm.
GeoCalce Multiuso di Kerakoll
Un prodotto adatto sia agli interni che agli esterni che può essere applicato a mano o a macchina. Soluzione ideale a molti scopi tra cui la riparazione di lesioni, la stuccatura di crepe e i rifacimenti parziali di intonaco.
Una volta posatala malta deve essere livellata in modo che non si distingua rispetto a quella vecchia e che non ci siano avvallamenti.
Quando la malta è completamente asciutta viene livellata con la carta vetrata, in modo da renderla perfettamente coincidente con quella vecchia e procedere con la tinteggiatura.
Negli esterni, gli intonaci sono sempre sottoposti al contatto diretto con gli agenti atmosferici; negli interni non è così e infatti la loro durata è differente.
Nei luoghi chiusi, a meno che non si verifichino particolari situazioni, gli intonaci hanno una resistenza migliore.
Una delle problematiche più frequentementi è la formazione di zone umide, dannose sia per la qualità dell'aria che per l'estetica dei rivestimenti.
L'umidità fa sì che l'intonaco si stacchi e questo accade soprattutto nella parte bassa dei muri a causa di infiltrazioni o tubature guaste. Oltre alle infiltrazioni di acqua e al passaggio di tubature, il problema dell'umidità può essere causato anche da un sistema di isolamento muro inefficace.
I prodotti della linea RISANAMENTO KNAUF FDT aiutano a risolvere proprio questo tipo di problemi. Come la Malta Deumidificante Microporosa di Knauf un intonaco premiscelato fibrorinforzato ad azione antisale.
Malta Deumidificante Microporosa di Knauf
Quando la concentrazione dei sali è tale da far sì che essi si depositino nel corpo d'intonaco, i leganti presenti in questa malta resistono e riescono a cristallizzare senza lesionare l'intonaco, bloccando così il passaggio dell'umidità.
Si tratta di un prodotto microporoso, per cui ha bisogno solo di 1 cm di rasatura anziché dei 2 cm previsti per le malte tradizionali.
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