Raccolta differenziata in condominio: cosa fare in caso di condomini indisciplinati
La raccolta differenziata in condominio può diventare un problema se non tutti rispettano le regole e non la praticano nella maniera corretta. Se anche un solo un condomino, infatti, non rispetta le regole della raccolta differenziata, è l'intero condominio che rischia una sanzione.
Anzitutto, è bene sapere che all'amministratore di condominio spettano gli oneri di gestire la raccolta differenziata, vigilare che i condomini la effettuino in maniera corretta ed eventualmente adottare le necessarie misure atte far rispettare le regole.
Tuttavia, tali doveri non implicano la responsabilità solidale col condominio, da parte dell'amministratore, nei confronti del Comune per pagare eventuali multe.
Ad ogni modo, qualora l'Amministratore non esegua in maniera corretta tali obblighi di controllo, può essere revocato dal suo incarico. Nel caso uno o più condomini non pratichino la raccolta differenziata in maniera idonea, l'amministratore può agire in vari modi.
Il condominio ha il diritto di imporre una sanzione a quanti non rispettano il regolamento condominiale, le delibere assembleari, comprese quindi anche le regole sulla raccolta differenziata dei rifiuti. L'ammontare di tali multe dev'essere sempre proporzionato al livello di gravità dell'infrazione. Si va da 1 euro a 200 euro e, in caso di recidive, si può arrivare anche fino a 800 euro.
La multa è un'opzione possibile solo se contenuta nel regolamento e se l'assemblea ha dato la sua approvazione.
Inoltre, il condominio o i singoli proprietari possono contattare la Polizia Municipale per segnalare eventuali comportamenti illeciti di un inquilino per quanto riguarda la raccolta differenziata. In tal caso, l'Autorità interpellata è obbligata a intervenire.
In caso contrario, si può segnalare il fatto al Sindaco.
Per la segnalazione è consigliato usare raccomandata a/r o Pec.
Per avere prova di chi ha commesso l'infrazione, è possibile installare un impianto di videosorveglianza solo nel punto della raccolta dei rifiuti.
Per poter installare una telecamera, l'amministratore deve convocare un'assemblea in cui si discuta di tale fatto e ottenere la maggioranza dei presenti. Per poter quindi poi procedere con l'installazione di un impianto di videosorveglianza, occorre allegare alla delibera le eventuali sanzioni comminate al condominio per violazione delle regole di raccolta differenziata.
Infine, una volta ottenuta l'autorizzazione da parte dell'assemblea, si può procedere con l'installazione limitando l'area di ripresa della telecamera all'area di interesse e deve altresì evitare di riprendere i passanti non coinvolti nelle operazioni di smaltimento.
E ancora, secondo quanto previsto dall'articolo 28 del Gdpr, bisogna affiggere un cartello ben visibile che segnala la presenza delle telecamere e conservare i filmati per un periodo di tempo limitato (max 7 giorni lavorativi o 24/48 ore in caso di aree con dipendenti).
I filmati devono essere custoditi da un responsabile del trattamento e potranno essere visionati solamente in caso effettiva di necessità per punire illeciti.