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È uno degli interrogativi più frequenti con il quale deve fare i conti chi si accinge a ristrutturare o a realizzare la sua nuova abitazione.
Prima di vedere le differenze tra le due specie di pavimentazione, è buono sapere che la scelta delle piastrelle si basa su quattro criteri principali:
Una volta scelto l'ambiente, risulta essere un dato fondamentale nella scelta la classificazione PEI la quale consente di catalogare con un valore da 1 a 5 la resistenza al calpestio della piastrella, a questa si aggiunge la Scala MOHS (resistenza al graffio della piastrella) e infine la resistenza alla scivolosità a piedi calzati e a piedi nudi.
La ceramica è uno dei materiali più utilizzati per rivestire le superfici all'interno dell'abitazione e che consente di arredare gli spazi in modo creativo e personalizzato.
Pavimenti come il gres porcellanato o le piastrelle in ceramica sono entrambe ottime soluzioni, ma bisogna conoscerne a fondo i vantaggi e gli svantaggi.
L'Italia risulta essere uno dei maggiori produttori di pavimentazione in ceramica e i marchi italiani sono sempre più richiesti non solo sul mercato nazionale ma anche sui mercati esteri.
Piastrelle ceramiche Marazzi, collezione Outfit
Basti pensare a Marazzi che è il marchio più noto nel settore delle piastrelle di ceramica e da sempre sinonimo di qualità e rappresentante del meglio del made in Italy nel settore dell'arredamento e del design.
Ciò che si chiede in generale a questi materiali è che siano resistenti, facili da pulire e non attraggano macchie. Qualità che accomunano senza distinzioni tutti i prodotti ceramici.
Il gres porcellanato è una ceramica a pasta compatta e dura realizzata in argilla resa più densa grazie all'aggiunta di sabbia finemente macinata e pressata.
La parola ‘'grès'' sta appunto a significare che la massa della piastrella è greificata (compattata), da cui scaturisce l'elevata resistenza.
La cottura del gres avviene a una temperatura che oscilla tra i 1150 °C e i 1250 ºC in forni lunghi sino a 140 m dove la materia prima è portata gradualmente alla temperatura massima, qui viene mantenuta costante per circa 25-30 minuti, e per gradi viene raffreddata sino a temperatura ambiente.
Il processo di produzione del gres permette alle piastrelle in gres porcellanato di essere molto resistenti al graffio e alle macchie e quindi all'usura, tendendo così a durare meglio nel tempo. Il gres porcellanato deve avere un assorbimento di acqua inferiore o uguale allo 0,5%: viene da sé che presenta un'elevata resistente all'umidità.
Questo materiale non è infiammabile e non rilascia agenti tossici in caso d'incendio. Inoltre, è disponibile in un'ampia gamma di design che garantisce di imitare alla maggior parte delle pavimentazioni tipo marmo, granito, ardesia e legni duri.
Piastrelle ceramiche Bioselect by Lea Ceramiche
Sicuramente questo è un punto di forza dell'azienda Lea Ceramiche, da anni nel settore dei pavimenti e rivestimenti in gres porcellanato, è molto focalizzata sulla ricerca estetica e stilistica dei materiali.
A suo discapito però, i motivi che garantiscono un elevata durabilità e affidabilità, rendono anche più difficile il taglio del gres e la sua corretta posa in opera.
Questa elevata densità fa sì che la pavimentazione sia più pesante e quindi più difficile l'operazione di posa. Il gres porcellanato inoltre risulta essere un pavimento duro, al tatto freddo e poco isolante dal punto di vista acustico.
Le piastrelle di ceramica sono materiali edilizi da sempre utilizzati per rivestire i pavimenti e le pareti. Si ottengono attraverso la miscelazione in diverse quantità e proporzioni di argilla, feldspati, caolini, quarzi, additivi chimici e acqua, essiccati e cotti.
La materia prima fondamentale per la produzione delle ceramiche è l'argilla, la cui caratteristica fondamentale è la plasticità: imbevuta d'acqua si può modellare in varie forme che si mantengono dopo l'essicazione.
Pavimento in gres porcellanato, collezione Senseigem Abkgroup
È un materiale costituito da pasta tenera e assorbente, facilmente scalfibile; quindi, sarà più delicata e più incline a crepe o spaccature soprattutto se posta su una base non livellata in precedenza.
A suo vantaggio c'è che la ceramica richiede una facile manutenzione e per la pulizia basta utilizzare un normale prodotto in commercio per i pavimenti in ceramica e inoltre è impermeabile all'aggressione delle sostanze chimiche.
Abk Group è un'azienda italiana specializzata nella produzione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti. Questa offre una vasta gamma di prodotti per soddisfare le esigenze di architetti, progettisti e privati.
La differenza fra ceramica e gres porcellanato è data principalmente dalla cottura e dalla pressatura, che li differenziano in caratteristiche di resistenza.
La ceramica risulta è più delicata del gres porcellanato, poiché è più facile a rottura e scheggiatura. In opposizione la prima è più facile da tagliare e bucare.
Inoltre, con il passare del tempo, il gres porcellanato sta sostituendo per lo più le piastrelle in ceramica soprattutto per la posa a terra, per le sue caratteristiche di maggior resistenza agli urti e all'usura, mentre per i rivestimenti, la monocottura è ancora largamente impiegata.
Gres porcellanato collezione Marveledge di Atlas Concorde
Inoltre, il gres si adatta bene alla realizzazione di superfici continue senza fughe adatte a spazi moderni e contemporanei, cosa che la ceramica non permette.
Altro esponente di spicco nel panorama ceramico mondiale è Atlas Concorde produttrice di grès porcellanato e rivestimenti ceramici di eccellenza in grado di rispondere a ogni esigenza dell'architettura contemporanea.
Il gres vede un'ampia applicazione anche all'esterno in quanto limita le rotture rispetto a una classica monocottura.
Entrambi i materiali risultano essere un'ottima scelta. Considerando i pro e i contro e l'ambiente si potrà ben capire quale tipologia installare.
L'elevata varietà e la continua ricerca dei vari marchi nel mettersi a passo con i tempi rende la scelta ancora più ardua. E tu cosa scegli?
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