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Quali sono gli alberi da non potare assolutamente in inverno

Esistono alcune piante da frutto, rampicanti, arbusti che non devono essere potati in inverno, ma in altri periodi che variano in base al clima in cui vivono.
Pubblicato il

Quali alberi non potare d'inverno


In inverno non bisogna potare, generalmente, le piante da frutto con nocciolo come ad esempio pesca, susino, ciliegio, nespolo giapponese e l'albero del mandorlo.

Pianta da frutto durante la potatura ad inizio primavera - foto Canva
Pianta da frutto durante la potatura ad inizio primavera - foto Canva

Alcuni alberi non vanno potati fino a quando non avranno finito di fiorire questa primavera:

  1. Catalpa;
  2. Camelia comune;
  3. Mela craba fiorita;
  4. Ciliegio fiorito;
  5. Corniolo fiorito;
  6. Pesca fiorita, pera fiorita e prugna fiorita;
  7. Albero golden chain;
  8. Biancospino;
  9. Ippocastano;
  10. Magnolia giapponese;
  11. Buckeye rosso;
  12. Campana d'argento;
  13. Alloro di montagna.

Per quanto riguarda gli arbusti da non potare, si segnala:

  1. Azalee;
  2. Rododendri;
  3. Arbusto di banana;
  4. Rose rampicanti;
  5. Dafne;
  6. Deutzia;
  7. Mandorlo fiorito;
  8. Mela Cotogna fiorita;
  9. Forsizia;
  10. Ortensia francese (tranne i tipi rifiorenti);
  11. Biancospino indiano;
  12. Andromeda giapponese;
  13. Oleandri;
  14. Ortensia;
  15. Spirea o Filipendula ulmaria.


Esistono in ultimo, numerose varietà di viti che non vanno assolutamente sfoltite o tagliate.

Ortensia rampicante - foto Getty ImagesOrtensia rampicante - foto Getty Images

Solo la vite comune può essere potata a febbraio poiché dormiente.
Ecco la lista di quelle da non potare:

  1. Clematis armandii (specie di clematide sempreverde);
  2. Carolina jessamine, vite rampicante perenne originaria dell'America centrale e settentrionale;
  3. Ortensia rampicante;
  4. Vite incrociata;
  5. Caprifoglio della tromba o caprifoglio del corallo è un vitigno perenne.


Rischi della potatura invernale per alcune specie


Attenzione particolare alla potatura deve essere effettuata, anche quando l'operazione avviene nel periodo giusto.

Infatti non deve essere troppo aggressiva o eccessivamente portata a termine su rami. La potatura non deve mai influenzare più del 30% dei rami presenti in una pianta.

Di conseguenza la potatura, invernale o meno, può comportare rischi significativi per alcune specie di alberi. Infatti in questa stagione molte piante entrano nella già citata fase di dormienza, rendendole meno reattive ai tagli e più vulnerabili agli stress ambientali.

I principali rischi saranno quindi i danni causati dal gelo, in quanto i tagli freschi esposti a temperature rigide possono subire danni da congelamento, portando alla necrosi dei tessuti.

Troveremo poi infezioni fungine e batteriche, poiché quando la pianta è meno attiva, la cicatrizzazione sarà più lenta.

Foglia di ciliegio colpita dal fungo Stigmina Carpophila - foto Getty ImagesFoglia di ciliegio colpita dal fungo Stigmina Carpophila - foto Getty Images

Inoltre non bisogna dimenticare che tanti alberi producono le gemme già fra la fine estate e l'inizio autunno, una scorretta potatura rischierà solo la loro rimozione, riducendo la successiva resa.

Ci sarà poi lo stress strutturale soprattutto per le piante a legno fragile. È proprio la potatura in questi mesi che aumenterà il rischio di rotture future.

In particolare saranno a rischio, betulle e aceri in quanto emettono linfa in modo eccessivo se potate in inverno, e gli alberi da frutto tardivi come peschi e albicocchi, che sono sensibili al gelo.

Per le siepi, leggete l'articolo su quali siepi potare in inverno.


Alternative alla potatura invernale


La potatura degli alberi più essere effettuata con tecniche meno invasive, per il rispetto del loro ciclo biologico.

Durante l'inverno, ispezionare regolarmente gli alberi permetterà di individuare eventuali segni di malattie, parassiti o danni strutturali.

Si potrà così ad esempio rimuovere solo i rami morti.

Proteggere le radici e aggiungere uno strato di pacciamatura organica alla base dell'albero; questo aiuterà a mantenere costante la temperatura del suolo e riduce i danni causati dal gelo.

Si possono anche programmare delle fertilizzazioni ad hoc. Non è l'inverno il momento ideale, ma arrivare pronti alle porte della primavera, garantirà una crescita vigorosa e sana dopo il periodo di dormienza.

Alberi giovani e fragili - foto CanvaAlberi giovani e fragili - foto Canva

Nel caso di alberi giovani o i fragili, usare pali di sostegno può prevenire i danni causati dal vento e dal peso della neve.

Rimuovere foglie cadute, rami secchi e altri detriti dal terreno intorno agli alberi, ridurrà il rischio di infezioni fungine e la proliferazione di parassiti.


Potare gli alberi in base al clima


Adattare la potatura al clima locale è la strada migliore, per garantire una crescita sana e proteggerli da eventuali condizioni meteorologiche estreme.

In zone con inverni rigidi, la potatura dovrebbe essere effettuata in modo che gli alberi possano riprendersi prima dei freddi intensi; potati in ritardo, diventeranno vulnerabili al gelo.

Dove invece l'inverno è mite, la potatura può essere effettuata sempre, ma è consigliabile farla durante il riposo vegetativo.

Nelle zone ad alta umidità o con frequenti piogge, la potatura può essere più rischiosa se eseguita male. Può infatti favorire le malattie fungine nelle ferite dei rami potati.

Sarà allora fondamentale scegliere il periodo giusto, meglio se durante la stagione secca.

Albero innevato potato in una zona con inverni rigidi - foto CanvaAlbero innevato potato in una zona con inverni rigidi - foto Canva

Nei climi più caldi, dove la stagione vegetativa è più lunga, la potatura indurrà una crescita rapida e vigorosa, basta non esagerare con la potatura in primavera, poiché il nuovo non avrà tempo di indurirsi prima dell'arrivo dell'inverno.

Nelle zone esposte a forti venti o nevicate, potare significa aiutare gli alberi più fragili in quanto verrà ridotto il peso e la conseguente resistenza al vento.

Attenzione però al terreno ghiacciato che potrebbe danneggiare l'albero.


Strumenti e precauzioni per una potatura corretta


Per potare correttamente gli alberi in qualsiasi periodo dell'anno, è essenziale avere gli strumenti giusti e seguire alcune precauzioni per evitare danni sia agli alberi che a chi esegue il lavoro.

  1. Cesoie: ideali per rami più sottili, quelle a manico lungo consentono di lavorare comodamente le piante più alte. Esistono perfino modelli specifici per il taglio di rami secchi o malati.

  2. Potatore a scoppio: perfetto per i rami più spessi, taglia anche quelli difficili da raggiungere.

  3. Seghetti da potatura: utilizzati per rami più robusti o legno più duro, consente di fare tagli precisi e puliti senza danneggiare l'albero.

  4. Accetta o motosega: per alberi grandi e rami molto spessi.

  5. Guanti e protezioni: i guanti proteggono le mani da eventuali lesioni e scivolamenti. Inoltre di consiglia di indossare occhiali protettivi e maschera anti-polvere specialmente con i rami secchi o malati.

Precauzioni da seguire:

  1. Usare strumenti affilati: faranno tagli più netti e meno dannosi per l'albero, riducendo il rischio di infezioni.

  2. Tagliare nei punti giusti: sopra i nodi o i punti di crescita naturali per favorire la rigenerazione. Evitare di fare tagli troppo vicino al tronco, che potrebbero indebolire l'albero.

  3. Fare attenzione alle condizioni climatiche: evitare di potare in condizioni di pioggia o umidità elevata, poiché la ferita potrebbe essere più suscettibile a malattie fungine.

  4. Rimuovere sempre i residui: per evitare che diventino terreno fertile per parassiti o malattie.



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Quali alberi non potare in inverno
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  • Ricki
    Ricki
    Lunedì 20 Gennaio 2025, alle ore 11:40
    Il pino mediterraneo si può potare in inverno?
    rispondi al commento
    • Sverrecchia
      Sverrecchia Ricki
      Lunedì 20 Gennaio 2025, alle ore 12:23
      Il periodo migliore per potare i pini marittimi è l'inverno.
      Infatti in questo momento la pianta è in riposo vegetativo e di conseguenza ha minori perdite di linfa
      rispondi al commento
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