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Progettare una rampa per garage è un intervento fondamentale per residenze private o condomini.
Si tratta di una struttura architettonica costituita da un piano inclinato che collega due piani situati a quote diverse. Questa struttura agevola l'accesso e l'uscita dall'edificio, consentendo il transito di automobili e altri mezzi di trasporto.
La rampa può essere concepita sia per il passaggio dei pedoni sia per l'attraversamento delle vetture.
Bisogna osservare rigorosamente le regole relative alle rampe carrabili previste dalla legge, specialmente per quanto riguarda la pendenza.
Le rampe garage possono presentare diverse configurazioni: possono essere rettilinee o curve. Possono essere progettate per consentire il transito in un solo senso o in entrambi.
Le rampe curve sono tipiche dei parcheggi di grandi dimensioni, come quelle dei centri commerciali o di strutture di grande estensione, poiché richiedono un notevole dislivello tra i piani.
La realizzazione di una rampa carrabile richiede l'osservanza di diverse regole, tra cui il calcolo pendenza percentuale.
La normativa stabilisce un limite massimo del 20%, a patto che sia ben calibrato.
Se così non fosse, la vettura potrebbe toccare terra e subire danni alla carrozzeria.
Una pendenza del 20% non adeguata, inoltre, potrebbe essere troppo ripida, con conseguenti impatti negativi sulla visibilità.
Per agevolare l'accesso senza compromettere la sicurezza e consentire la sosta, si raccomanda una pendenza del 16%, con livellette di raccordo non superiori al 6%. In questo modo, i veicoli potranno utilizzare la rampa senza alcun rischio di incidenti o danni alla carrozzeria.
Oltre alla pendenza in percentuale, è fondamentale tenere in considerazione anche la larghezza della rampa che deve rispettare specifiche norme.
Per una rampa progettata per un solo senso di marcia, la larghezza minima richiesta è di 3 metri, ma tale misura aumenta a 4,5 mt quando si tratta di una rampa a doppio senso.
Tuttavia, è altamente raccomandato che la larghezza della rampa sia di almeno quattro metri per una sola rampa, sei metri se si prevede il transito in entrambe le direzioni.
Questo perché è essenziale che un veicolo possa percorrerla senza rischiare di toccare le pareti laterali o altri veicoli quando è a doppio senso.
Nel caso in cui la rampa garage presenti una curva, il raggio di curvatura non dovrebbe essere inferiore a sette metri, valore che aumenta a 8,25 metri per le rampe a doppio senso.
Si dovrebbe prevedere uno spazio piano di almeno tre metri tra l'inizio del tratto in pendenza e l'area di transito pubblico.
Questo spazio è fondamentale per garantire al conducente in uscita una visuale adeguata e per evitare che il veicolo entri subito nella zona pubblica.
La pendenza rampe garage è responsabilità delle imprese edili incaricate di realizzare la struttura architettonica.
Se ci si accorge che, a fine lavori, l'inclinazione è eccessiva e dunque l'utilizzo dello spazio è impossibile, si ha il diritto di richiedere un risarcimento danni all'impresa, secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza, soprattutto se la pendenza della rampa garage supera il limite massimo del 20% previsto dalla legge.
Per poter avanzare tale richiesta e ottenere il risarcimento, è fondamentale che la persona denunci il difetto dell'opera entro un anno dal momento in cui si accorge dell'errore.
Infatti, nel caso di edifici destinati a lunga durata, se entro dieci anni dalla loro realizzazione, l'opera crolla parzialmente o totalmente a causa di un difetto del suolo o di un errore nella costruzione, la responsabilità ricade sull'appaltatore purché la denuncia sia fatta entro un anno dalla scoperta del problema.
Quindi, se dopo la conclusione dei lavori si scopre che la rampa del garage presenta un'angolazione superiore a quella consentita, si può informare l'appaltatore del difetto in modo documentato.
Successivamente, se non si riesce a raggiungere un accordo per ottenere il risarcimento o la correzione del problema, si ha ancora un anno di tempo per intraprendere azioni legali presso un tribunale.
Per quanto riguarda i materiali utilizzati nella costruzione di una rampa, la scelta dipende dalle caratteristiche dell'edificio, dal terreno circostante e dalle esigenze dei futuri utenti della rampa.
È fondamentale consultare un esperto in materia, motivo per cui è consigliabile affidarsi a ditte con una comprovata competenza e un'ampia esperienza nel settore.
Uno dei fattori cruciali da considerare nelle rampe è l'aderenza: la vettura non deve scivolare.
Questa aderenza è influenzata da vari aspetti, tra cui il tipo di calcestruzzo utilizzato e la finitura applicata. Tutte le rampe devono avere caratteristiche antiscivolo per evitare incidenti in cui i pedoni potrebbero scivolare e subire lesioni.
Nel caso di rampe di accesso alle grandi autorimesse, la legge stabilisce che per autorimesse contenenti da 15 a 40 autovetture, è ammessa una sola rampa con una larghezza minima di tre metri, a patto che venga installato un impianto semaforico in grado di regolare il traffico della stessa rampa in senso unico alternato.
In alternativa, è possibile servire diversi compartimenti, anche su più piani, con un'unica rampa o coppia di rampe a senso unico di marcia, a patto che esse siano progettate con aperture o sistemi antincendio adeguati.
In alcune situazioni, le persone possono transitare a piedi sulla rampa carrabile destinata al transito delle auto che entrano ed escono dal garage.
Questo uso misto, con pedoni e veicoli che condividono lo stesso spazio, può sollevare questioni sulla responsabilità in caso di incidenti.
Se una rampa è progettata esclusivamente per il transito veicolare, la sua natura può essere accertata attraverso diversi indicatori, come la modalità di apertura del cancello o la presenza di segnaletica specifica per i pedoni.
Tuttavia, secondo la legge, tutte le rampe, sia carrabili che pedonali, devono essere munite di corrimano.
Ciò significa che, sebbene l'uso pedonale delle rampe garage possa essere meno comune, è consentito a condizione che si svolga in modo sicuro sia per i conducenti che per i pedoni.
Nel caso di un incidente, quindi, la responsabilità viene valutata considerando le azioni di entrambe le parti coinvolte.
La responsabilità del pedone può derivare dal fatto che stava attraversando una zona destinata principalmente alle auto, ma verranno prese in considerazione anche la prudenza nell'attraversamento, la disponibilità di percorsi alternativi per i pedoni, la vicinanza al corrimano e così via.
La responsabilità del conducente verrà valutata in base a fattori come la velocità di percorrenza, la visibilità sulla pendenza della rampa e la presenza o meno di percorsi laterali dedicati ai pedoni.
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