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Gli apparecchi di illuminazione del soggiorno, oltre ad assolvere al compito pratico di illuminare, devono anche creare atmosfera e decorare l'ambiente.
Questo può avvenire sia attraverso un uso consapevole e modulato della luce, sia grazie alla forma e ai materiali.
Contribuiscono quindi in modo determinante all'effetto di insieme del salotto e lo fanno anche di giorno, quando sono spenti.
L'illuminazione del soggiorno è sicuramente quella più complessa, perché bisogna considerare vari compiti visivi: si va da compiti impegnativi per l'occhio come leggere, fino al momento del relax, in cui l'occhio viene utilizzato poco e necessita di luce soffusa.
In questa stanza diventa quindi importante prevedere più punti luce in modo da attivarne uno o più in base all'attività che stiamo svolgendo.
Inoltre, diventa molto utile prevedere degli apparecchi dotati di dimmer, cioè un dispositivo in grado di regolare l'intensità della luce.
Questo accessorio può essere integrato nella lampada, oppure installato nell'interruttore a parete.
Accanto al divano è sempre bene prevedere un punto luce.
Questo ci potrà essere utile quando ci sediamo a leggere un libro o un giornale perché va ad integrare il punto luce principale della stanza.
Ed è adatto anche quando conversiamo con ospiti o guardiamo la televisione, perché, se opportunamente modulato, può diffondere una luce soffusa e rilassante.
Se al divano è affiancato un piano di appoggio laterale, come ad esempio un tavolino, si può utilizzare una lampada da tavolo, tipo la classica abat-jour come quella che vediamo qui raffigurata della collezione ARMANI CASA
Nella scelta della lampada diviene importante in questo caso considerare le dimensioni del tavolino (non solo larghezza e profondità ma anche l'altezza), la sua struttura e robustezza.
Si eviterà così di collocare una lampada massiccia su una struttura esile, cosa sconsigliabile non soltanto per questioni di peso, ma anche estetiche.
E si inserirà inoltre un punto luce ad un'altezza adeguata.
Oltre all'abat-jour tradizionale, ci sono molti altri modelli di lampade adatte ad un tavolino accanto al divano.
Ad esempio c'è T.Moon di In-es.artidesign, una lampada ispirata alla luna, dalla forma sferica e con un'emanazione di luce dall'effetto etereo.
Ciò avviene grazie alla trama del materiale utilizzato, la nebulite, ideato dalla medesima azienda.
La scelta dell'apparecchio dipende molto dall'uso che ne vogliamo fare.
Se la funzione principale è quella di illuminare per la lettura è preferibile una diffusione della luce verso il basso, oppure orientabile. Il modello LD54NK di Casadisagne ne è un ottimo esempio: è alta 114 cm, ha un paralume della giusta dimensione ed è munita di braccio regolabile.
Se invece ci interessa maggiormente l'illuminazione soffusa da relax, scegliamo allora un modello che direzioni la luce verso l'alto.
Nei casi in cui la lampada serva ad assolvere entrambe le funzioni è meglio optare per un modello che direzioni la luce in maniera omogenea, ma in questa situazione sarà fondamentale avere il dimmer per modularne l'intensità.
Sono appropriati anche modelli con steli luminosi, come la lampada da terra Scena di Lucifero's.
Un'alternativa molto valida e più originale delle luci da appoggio o a stelo, è collocare una lampada a sospensione puntata direttamente verso il piano di appoggio accanto al divano.
A differenza delle lampade a sospensione che si usano per il tavolo da pranzo, queste lampade devono essere collocate ad una quota più bassa, che va valutata attentamente, soprattutto per evitare l'abbagliamento delle persone sedute sul divano.
L'unico inconveniente di queste lampade è dover predisporre un punto luce a soffitto.
Cerchiamo di non far correre lunghi fili in orizzontale attaccati al soffitto per arrivare al punto della stanza che ci interessa.
Se non riusciamo a farli passare sotto intonaco, è preferibile abbandonare l'idea e utilizzare metodi di illuminazione più tradizionali.
Nel caso riuscissimo a collocare l'attacco a sospensione, la lampada dovrà essere proporzionata alla dimensione della stanza.
Sono da preferire forme affusolate o che comunque enfatizzino la verticalità e che quindi non invadano le zone in cui è seduta la persona.
Un esempio che impreziosisce l'ambiente oltre che illuminare è Gilda di Arturo Alvarez.
Bello è anche l'utilizzo di gruppi di piccole lampade. In questo modo si potrà scegliere il numero degli elementi più adatto alle dimensioni della stanza.
Un modello particolarmente adatto a questo utilizzo è Goccia di Album, disegnata da Pepe Tanzi.
La lampada ha un diametro di 7 cm ed altezza di 12 cm.
Ogni lampada può essere installata ad un'altezza diversa, creando quindi il disegno che si desidera. Inoltre il rivestimento in borosilicato smerigliato evita di avere fastidiosi effetti di abbagliamento.
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