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Il pungitopo (Ruscus aculeatus) è una pianta ornamentale usata per dare un tocco di colore natalizio nelle case. Si tratta di un arbusto sempreverde che produce delle tipiche bacche rosse non commestibili, ma molto belle da vedere.
In compenso gli asparagi di pungitopo (i germogli) possono anche essere usati in cucina per preparare ricette tipiche di zone montane come a esempio dei risotti.
Il nome deriva dal fatto che in antichità i rami tagliati venivano usati per salvaguardare le provviste dai topi.
Oltre a simboleggiare il Natale, questa pianta risulta un toccasana per l'aspetto dei giardini.
Il periodo tardo autunnale e invernale è quello peggiore per la fioritura della maggior parte delle piante. Con il pungitopo invece si potrà donare un tocco di colore anche in questi periodi.
Prima di iniziare si tiene a precisare, visto che spesso si confondono le due piante, che pungitopo e agrifoglio non sono la stessa cosa. Questo probabilmente succede perché entrambe hanno foglie simili, bacche rosse e simboleggiano il Natale.
Nell'antichità, ambedue venivano utilizzate per scacciare gli spiriti maligni, streghe e considerate dei porta fortuna. In realtà si differenziano molto soprattutto per le dimensioni.
Il pungitopo può arrivare a un'altezza massima di circa un metro mentre l'agrifoglio in alcuni casi, arriva anche a 20 metri.
Questa pianta non avrà bisogno di particolari cure. Essa, infatti, cresce spontaneamente in tutti i boschi del bacino mediterraneo formando cespugli e risulta essere molto resistente.
Come detto è caratterizzata da vistose bacche rosse nel periodo freddo mentre in primavera si schiuderanno piccoli fiori bianchi leggermente profumati.
Queste piante, originarie di zone montane prediligono zone fresche e umide ben areate e con picchi di temperatura non eccessivamente alte.
Se vogliamo mettere a dimora queste piante in zone con temperature molto elevate, posizionarle dove saranno protette dal sole diretto. Se invece si vive in zone con estati più miti, sarà ottima una posizione anche in pieno sole o mezz'ombra. Il periodo migliore per questa operazione sarà la primavera, o l'autunno se il clima è mite.
I pungitopo non hanno bisogno di grande spazio, è possibile sistemare le piante anche in un angolo dell'orto o del giardino o in vaso.
La buca che accoglierà la pianta se messa in terra, dovrà essere larga e profonda tre volte della terra che circonda le radici sul cui fondo andrà messo un consistente strato di materiale drenante. Stesso dicasi per la pianta in vaso per evitare pericolosi ristagni idrici.
Il terreno ideale per piantare il pungitopo, sia in vaso che nel giardino, dovrà somigliare il più possibile a quello del sottobosco. Bisognerà quindi mescolare del terriccio per piante acidofile con della sabbia e della torba, in modo da ottenere un substrato ben drenato ma allo stesso tempo, soffice e ricco.
Il concime che predilige deve essere ricco di potassio e azoto in primavera mentre, per il periodo invernale, è bene utilizzare un concime organico.
Come la maggior parte delle piante di questo genere teme molto la siccità, soprattutto nella stagione calda e se si protrae per molto tempo
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In questi periodi è bene effettuare innaffiature abbondanti e frequenti, attendendo però che il terreno sia sempre ben asciutto tra un'innaffiatura e l'altra.
Anche il ristagno idrico è molto dannoso per la pianta di pungitopo, quindi assicurarsi sempre che il terreno abbia ottime capacità drenanti. In periodi con un clima più mite invece 3 innaffiature a settimana saranno più che sufficienti.
La potatura del pungitopo va effettuata nel periodo primaverile per recidere i vecchi rami tagliandoli alla base, favorendo la crescita di quelli nuovi dando al contempo, una forma regolare al cespuglio.
Quest'operazione migliorerà esponenzialmente la produzione di bacche rendendo la pianta veramente bella. È consigliato indossare guanti di protezione per evitare di graffiarsi.
Esistono due metodi per avere nuove piante: la moltiplicazione per seme o la propagazione per cespi.
La prima è però sconsigliata perché i semi ci mettono mesi a germinare. In ogni caso andrebbe fatta in un terreno umido e caldo. Le piante poi andranno trasferite solamente quando saranno sufficientemente robuste da essere messe in dimora definitiva.
Per quanto riguarda la propagazione per cespi invece è molto più facile. Basterà prendere una pianta e con un coltello affilato e disinfettato, dividere in porzioni le piante, dividendo le radici. Andranno poi messe a radicare in terra o in un vaso, con il terriccio descritto in precedenza.
Con i rami di questa pianta ci si può veramente sbizzarrire, creando decorazioni di ogni tipo. La più classica è la ghirlanda, da appendere alla porta di ingresso come simbolo di benvenuto o anche per rendere unico l'albero di natale.
Un'altra bella idea potrebbe essere quella di realizzare porta candele per la tavola natalizia o semplicemente un centrotavola. Infine, molto più semplice, anche dei semplici rametti da utilizzarsi come segnaposto doneranno allegria alla tavola.
Questa è una pianta dalle mille sorprese come abbiamo visto. Oltre ad essere decorativa e con parti commestibili possiede anche numerosi benefici per la salute.
I principi attivi presenti in queste piante sono oli essenziali quali:
Le sue proprietà sono legate essenzialmente ai fitosteroli che conferiscono ai suoi estratti proprietà diuretiche, sedative e antinfiammatorie. Ha inoltre effetti benefici per calcoli renali, cistiti, gotta, artrite e dolori reumatici.
È anche un potentissimo vasocostrittore, tra i più potenti che si conoscano ed è utilissimo nella cora delle vene varicose.
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