Pulitura di superfici lapidee

Puliture chimiche e meccaniche derivanti dal restauro per eliminare patine dannose depositate su superfici lapidee esterne.
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superficie lapidea degradataLe superfici lapidee esposte agli agenti esterni sono inevitabilmente soggette a processi di degrado.
I principali nemici della pietra sono sali, stratificazioni di materiali, vegetazione e deiezioni animali.

Spesso per la pulitura di elementi lapidei di edilizia civile sono utilizzati prodotti a base di acido cloridrico, meglio conosciuto commercialmente come acido muriatico, grazie alla loro economicità e facilità di impiego.

Purtroppo però questi prodotti non sono ideali a causa delle loro caratteristiche corrosive ed anche per la tendenza a lasciare residui ferrosi. Nel tempo questi ultimi si ossidano e formano una patina nera sulle superfici pulite.

Sarà quindi opportuno procedere con metodi di pulitura legati al restauro, che di sicuro sono più rispettosi. Nonostante questo bisogna però tener conto che la pulitura rappresenta sempre un trauma per le superfici lapidee.

Esistono vari tipi di pulitura, raggruppabili in due macro categorie: quella chimica e quella meccanica.

La pulitura chimica avviene comunemente mediante applicazione di soluzioni a base d'acqua e sostanze detergenti o solventi, con nebulizzazione e successiva spazzolatura con saggina.

Sempre tra le puliture chimiche esistono impacchi con paste di vario genere, spesso a base di argille assorbenti, che vengono applicate sulle superfici e fatte essiccare. Una volta solidificate, le parti argillose tendono a staccarsi portando via le patine dannose per la pietra. Talvolta si aggiungono all'impasto argilloso alcuni batteri, che con la loro attività biologica contribuiscono ad asportare le sostanze che si vogliono rimuovere.

www.sabbiatura-demartinis.it sabbiatura di parete con elementi lapideiLa pulitura meccanica è invece costituita principalmente dalla sabbiatura. Si tratta di un procedimento basato sull'abrasione, attraverso il quale si asporta la patina superficiale dell'elemento lapideo mediante un getto di sabbia e aria.

In questo caso il risultato finale dipende da molti fattori legati all'apparecchiatura, alla tipologia e granulometria dell'inerte con cui si opera, ma soprattutto al modus operandi. Sono quindi importanti l'inclinazione, la durata dell'operazione e la distanza tra ugello e superficie trattata.

Ci sono vari gradi di sabbiatura, da quella classica alla minisabbiatura, fino alla microsabbiatura, in cui il controllo e le caratteristiche delle apparecchiature sono sempre più precisi ed accurati.

La scelta della tipologia di intervento varia in base alle caratteristiche della superficie da pulire e del tipo di patina da asportare. Pertanto sarà opportuno avere il parere tecnico di un esperto che possa fornire le indicazioni adatte alla specifica circostanza.


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