Propagazione delle piante: seme o talea?

La moltiplicazione delle piante può essere eseguita attraverso due metodi principali, quello per seme e quello per talea, con procedure e risultati differenti tra loro.
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La moltiplicazione o propagazione delle piante è un'operazione che viene eseguita per ottenere nuovi esemplari vegetali e può essere effettuata attraverso diversi metodi.

La propagazione per talea e per semina sono sicuramente quelli più ampiamente utilizzati e adatti alla maggior parte delle piante mentre quello per spore è tipica di alcune specie come ad esempio le felci.
I due sistemi principali, il taleaggio e la semina, presentano tra loro alcune differenze sia per quanto riguarda la procedura che per i risultati ottenuti.


Propagazione delle piante per talea


La talea è una parte vegetativa che viene asportata dalla pianta madre per ottenerne la moltiplicazione diretta nel terreno. Le porzioni di pianta che possono essere prelevate a questo scopo sono principalmente i rami ed i fusti, le foglie e le radici.
Tutti questi elementi devono presentare alcune precise caratteristiche per poter dare vita ad un nuovo esemplare. Il ramo ed i fusti, ad esempio, devono avere almeno un nodo fogliare e possono essere erbacei, semilegnosi o legnosi.
Per quanto riguarda le talee di radici, queste devono essere necessariamente esterne e ben carnose.
Rametto con foglie
Per tagliare le talee, bisognerà servisi di una lama accuratamente sterilizzata ed applicare del fungicida sulle parti tagliate della pianta madre per evitare la diffusione di elementi patogeni.

Dai fusti lignificati, andrà invece prelevata una porzione estesa tra i cinque ed i quindici centimetri mentre per quelli non lignificati la dimensione sarà maggiore ossia tra i venti ed i venticinque centimetri. In ogni caso, le porzioni di pianta madre che verranno prelevate dovranno essere in buona salute, dall'aspetto rigoglioso e dalla crescita sana.

Le specie da cui si ottengono buoni risultati nel taleaggio sono molte soprattutto tra quelle fiorite, come ad esempio il geranio, il gelsomino e la primula.
Anche le cosiddette piante succulente o grasse ben si prestano alla moltiplicazione per talea, così come molte specie arbustive come l'oleandro, il fico, l'acero ed il salice.

In particolare, il trapianto di rami e fusti è indicato per i gerani, e le rose mentre la talea di foglie è molto utile soprattutto nel caso delle begonie.

Trapianto in terreno apertoUna volta scelte le porzioni della pianta madre, per effettuare il taleaggio bisognerà seguire dei passaggi ben precisi ed adottare delle precauzioni.

Innanzitutto, sarà necessario assicurarsi che sia i contenitori che ospiteranno le talee che il terriccio siano sterilizzati.

La sterilizzazione del terriccio può avvenire attraverso il calore, in un forno o in una stufa scaldati a circa centoventi gradi, oppure utilizzando dei prodotti fungicidi.

Sempre per quanto riguarda il terriccio, bisogna considerare che ogni specie ha diverse esigenze. Alcune, ad esempio, hanno bisogno di crescere in un terreno dal ph acido mentre altre lo richiedono neutro.

In generale, il terriccio adatto al taleaggio è piuttosto leggero, umido ma allo stesso tempo drenante per evitare pericolosi ristagni d'acqua.
Per migliorare il terreno inoltre si potranno aggiungere elementi come la sabbia, la pomice e l'argilla espansa che lo renderanno più drenante, oppure sostanze organiche come la torba e l'humus che ne aumenteranno la fertilità.



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Questo significa che la parte che si trovava in alto nella pianta madre dovrà avere la stessa posizione anche nel nuovo contenitore.

Molto importante per una corretta crescita della nuova pianta è poi il grado di umidità.
Le talee infatti, non disponendo ancora di radici, corrono il rischio di seccarsi.

Per questo, dovranno essere collocate in un luogo in parte ombreggiato e dove circoli aria umida. Il terreno andrà quindi mantenuto umido, effettuando l'irrigazione con un nebulizzatore che consenta di somministrare acqua senza eccessi.

Per maggiore sicurezza, sarà utile coprire i contenitori con un telo in pvc, da alzare periodicamente per poter arieggiare le piante.

La temperatura invece dovrà essere mite.
Le talee non vanno infatti esposte né al caldo eccessivo né al freddo rigido, così come vanno evitati pericolosi sbalzi termici.
Per quanto riguarda la messa a dimora, infine, le talee erbacee possono essere tolte dal contenitore e collocate nel vaso definitivo o nel terreno aperto appena si sono sviluppate le radici.
Per quelle legnose, invece, è necessario attendere anche fino a due anni.


Propagazione delle piante per semina e spore

Semi su terreno
Un metodo ampiamente utilizzato per la propagazione delle piante è anche quello della semina.

Questo sistema non è però utilizzabile con tutte le specie dal momento che alcune, specialmente tra quelle domestiche, non dispongono di semi.

Inoltre, a differenza di quanto avviene con il taleaggio che garantisce un vero e proprio clone della pianta madre, il tipo di pianta che si otterrà è sempre imprevisto, a causa della cosiddetta ricombinazione genetica che dà vita ad esemplari sempre diversi.


I semi da utilizzare per la propagazione possono essere di diverso tipo e richiedono un trattamento preliminare differente a seconda delle loro caratteristiche.

I semi carnosi ad esempio devono essere immersi in acqua per un'intera giornata prima della semina; quelli che presentano un guscio duro invece vanno incisi dalla parte opposta rispetto all'occhio mentre quelli molto piccoli, dopo essere stati sistemati sul terreno, devono essere coperti con una lastra di vetro fino al momento della germogliazione.
 Trapianto di specie fiorita
Il metodo della semina richiede inoltre una certa pazienza, visto che alcune specie, con questo metodo, crescono molto lentamente.

Le fasi della semina non sono molte ma richiedono una certa cura.

Innanzitutto va preparato il letto di semina in un vaso, mettendo sul fondo della ghiaietta a cui devono essere aggiunti terriccio e sabbia. Successivamente, vanno disposti i semi, da coprire poi con ulteriore terriccio.

Per finire, bisogna comprimere perbene la terra e renderla compatta, per poi innaffiarla.


Il vaso andrà esposto in una zona senza luce e ad una temperatura di circa venti gradi. I semi da utilizzare, oltre a poter essere prelevati dalle piante, sono anche disponbili in commercio.

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Una procedura simile a quella della semina, infine, è prevista per la propagazione per spore, tipica di piante come le felci.

Le spore vanno ricavate dagli sporangi raschiando la pagina inferiore di una foglia di felce e devono poi essere collocate in una cassetta dove è stato predisposto il letto di semina.

Per ottenere una crescita sana della pianta, anche in questo caso l'irrigazione dovrà essere eseguita con moderazione mentre l'ambiente in cui collocare il vaso dovrà essere abbastanza caldo.

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Propagazione delle piante
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