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Ristrutturare ambienti che ospiteranno al loro interno funzioni diverse ma che non hanno effettive suddivisioni fisiche non è sempre facile, se si vuole risolvere il problema in maniera soddisfacente e, soprattutto, con coerenza e funzionalità.
A volte, come nel caso in esame, ci potrebbe venire in aiuto la geometria.
L'appartamento in questione si trova al piano terra di una palazzina di tre piani fuori terra e locali garage interrati.
Nel progetto originario la scala esterna di accesso al garage di questo appartamento, come si vede dalla pianta, era prevista in una zona adiacente all'ingresso principale dell'appartamento, all'interno del perimetro della struttura principale.
In seguito a diverse esigenze sopravvenute, i nuovi proprietari hanno espresso la volontà di eliminare le scale, ricavando altrove l'accesso al garage.
A questo punto è sembrato logico inglobare lo spazio ormai libero da vincoli nella pianta della zona giorno.
L'ingresso, una volta chiuso lo spazio scala, è stato spostato in modo da lasciare libera la parete per potervi prevedere lo spazio cucina e, allo stesso tempo, la sua nuova collocazione permette di creare uno spazio/filtro di accoglienza luminoso e funzionale, senza che questo vada a togliere eccessivo volume al resto della zona giorno.
Non è rimasto quindi che organizzare l'interno dell'open space che si è venuto a creare.
Tra i punti fermi delle richieste dei proprietari c'è la collocazione di un camino ad angolo ed è proprio da lì che si è partiti per lo studio dell'interno.
Ripristinata, infatti, la canna fumaria già presente nel solaio, con un gioco di rientranze ad hoc è stata realizzata una parete in cartongesso appoggiata al pilastro centrale: collocata in questo modo da una parte permette l'inserimento della struttura del camino, dall'altra fa da appoggio per un armadio nel disimpegno della zona notte.
Ecco quindi entrare in campo la geometria: a partire da uno schema ideale che prevede linee immaginarie poste tra loro a formare angoli di 45° e 90°, è stata creata una spina centrale di pareti in cartongesso di altezze diverse, a seconda della collocazione.
Sarà, infatti, a tutt'altezza nella sezione che divide lo spazio-ingresso iniziale dalla zona pranzo/cucina, sarà più bassa (200 cm e 120 cm) man mano che si procede verso la zona filtro all'appartamento, in modo da creare un impatto visivo di apertura, accogliente verso chi entra, consentendo contemporaneamente alla luce di raggiungere l'interno.
Di altezza 120 cm sarà la sezione della parete di appoggio per il tavolo snack.
Lo stesso schema geometrico viene ripreso nel disegno in pianta dei gradoni del camino e del raccordo del piano della cucina.
Una volta decisi gli spazi, non resta che sistemare la cucina sulla parete.
La scelta dell'angolazione a 45° ha portato in maniera naturale alla collocazione di una base angolo a inizio composizione, per poi proseguire verso sinistra.
La scelta della base angolo tagliata a 45° (con ingombro 105x105 cm) serve a sottolineare il leit motiv compositivo basato sul triangolo e allo stesso tempo enfatizza la zona cottura con il p.c. centrato sulla base da 60 cm inserita al suo interno, il pezzo triangolare del top rialzato dietro di esso e infine la grande cappa estetica in acciaio inox e vetro.
La posizione della cappa non permetterebbe di avere la fuoriuscita dei fumi direttamente all'esterno in quanto lontana dalla parete perimetrale.
Un ribassamento del soffitto in questa zona ha permesso di ovviare a questo inconveniente con una scelta estetica accattivante.
Da una parte, infatti, è stato possibile nascondere nel suo spessore tutta una serie di impianti tra cui, appunto, il tubo di collegamento della cappa (per l'immagine: Marley) con l'esterno; dall'altra è stato in un certo senso inquadrata, a livello spaziale, tutta la zona cucina, definendone in maniera univoca confini e funzioni rispetto al resto della zona giorno/pranzo.
La base angolo, (per le immagini: software Vismap) ha dimensioni 105x105 cm.
Alla sua destra è stata sistemata una base jolly a giorno la cui profondità è a misura, tagliata per differenza tra la profondità del pilastro e quella del top.
A partire dallo spigolo destro, in fase di collocazione degli impianti, la misura di 195 cm verso sinistra è servita a prevedere il gruppo impianti idrico e del gas, con i relativi scarichi per la lavastoviglie, sistemata subito a sinistra del sottolavello da 90 cm.
Quest'ultimo, privo della parte superiore dello schienale, non è con ante ma con cestoni, molto più comodi per sfruttare lo spazio in altezza.
Il cestone superiore prevede uno spazio a U (per le immagini: Compagnucci) per poter riporre spugnette o altro, poiché il resto del piano è vuoto per lasciare spazio alle vasche e ai relativi tubi. Il cestone inferiore è dotato di contenitori per la raccolta differenziata.
Il lavello è largo 120 cm circa, è a 2 vasche con il gocciolatoio a sinistra poiché, non avendo quest'ultimo uno spessore di incasso molto significativo, sfrutta quello del top ed è quindi posizionato sopra la lavastoviglie, in modo da essere utile anche come semplice piano di appoggio.
Alla fine della composizione trova posto il frigorifero a libera installazione, molto più capiente di un analogo modello incassato e molto più funzionale.
La gamma a disposizione in questo settore è veramente ricca in quanto a misure e composizioni interne diverse nonché diverse tipologie per funzionamento, potendo spaziare dai modelli classici base a quelli no frost, dai combinati ai modelli con doppio motore e così via.
Anche a livello estetico i frigoriferi freestanding di nuova generazione sono molto accattivanti, per cui si prestano benissimo a un utilizzo in composizioni a vista sull'area living, anzi, a volte ne diventano protagonisti.
Anche la colonna dispensa è posizionata liberamente al centro dell'area e serve come elemento strutturale alla parete in cartongesso di altezza 1,20 a cui appoggiare il piano lavoro/snack.
La presenza di una colonna dispensa in una cucina, in generale, serve a sopperire alla mancanza di pensili, oppure, come nel caso in esame, alla presenza di pensili bassi scelti per ragioni estetiche.
A seconda del modello e delle esigenze, l'attrezzatura interna di questa tipologia di mobili può essere più o meno sofisticata: dai semplici ripiani alle attrezzature estraibili o girevoli, in acciaio inox, vetro o altri materiali innovativi.
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