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Ristrutturando un appartamento esistente, può capitare di avere a che fare con ampie metrature in termini di dimensioni delle stanze, ma con la presenza di un solo bagno.
Questo, al giorno d'oggi, potrebbe rappresentare un limite alla fruibilità degli spazi.
Avere un secondo bagno è infatti molto utile sotto vari aspetti.
Un bagno potrebbe essere il principale sia in dimensioni che in termini di utilizzo, l'altro potrebbe essere un bagno secondario con uso mirato in base alle esigenze di chi vive l'appartamento.
Uno potrebbe essere destinato alla fruizione da parte di eventuali ospiti, l'altro potrebbe essere progettato per fungere anche da zona lavanderia; in uno si potrebbe decidere di mantenere o inserire una vasca da bagno, nell'altro una doccia per usufruirne quotidianamente in maniera agevole, e così via. In quest'ottica può essere utile considerare l'ipotesi di ristrutturare il locale bagno modificandone la conformazione in modo da ricavarne un secondo, magari di modeste dimensioni.
Le casistiche nelle quali è possibile ricadere sono varie. Si potrebbe essere di fronte alla presenza di un bagno adiacente a un piccolo locale ripostiglio e decidere quindi di trasformare il ripostiglio in bagno, ridistribuendo gli spazi dei due vani; si potrebbe essere di fronte alla presenza di un bagno molto ampio che consenta la suddivisione dello stesso in due bagni ridimensionando gli spazi e limitandosi alla realizzazione di un secondo bagno non completo di tutti i sanitari.
Si potrebbe anche essere di fronte, come nel nostro caso, a un appartamento dotato di due ampie camere, un ripostiglio, un bagno abbastanza ampio ma non tale da poterne ridurre lo spazio di molto. In questo caso si è deciso di rivedere gli spazi rinunciando al locale ripostiglio per realizzare un secondo bagno.
Realizzare un secondo bagno implica, innanzi tutto, verificare con un tecnico le condizioni normative e quelle autorizzative del luogo in cui si interviene. Una volta appurata la possibilità di intervenire adeguando gli scarichi o con la possibilità di mantenere gli scarichi esistenti, si passa alla verifica di fattibilità dell'opera stessa.
Di fondamentale importanza è infatti l'aspetto relativo agli scarichi che, come per la nuova localizzazione di una cucina esistente, richiede un'attenta valutazione di vari aspetti tecnici.
Le tubazioni, per funzionare correttamente, devono raggiungere la colonna di scarico tramite una precisa pendenza percentuale (circa 1-2%) passando in spessori limitati all'interno del solaio di calpestio.
Per questo motivo si deve sempre valutare la possibilità di allontanarsi dal bagno di origine.
Per avere un margine operativo maggiore si può rialzare la zona sanitari realizzando un gradino, con ovvie implicazioni estetiche e pratiche.
Questa operazione è da escludersi in bagni che devono rispettare gli standard relativi al superamento delle barriere architettoniche. In alternativa si possono utilizzare gruppi trituratori-pompa, che consentono di collocare i sanitari in qualsiasi parte della casa ma il cui utilizzo deve essere vagliato attentamente.
Superate le problematiche normative, autorizzative e tecniche, si può procedere alla progettazione vera e propria. Nel caso in esame vengono proposte due soluzioni differenti.
In una soluzione il bagno di nuova realizzazione è collegato, passando per il locale antibagno, alla zona giorno. In un'altra soluzione il nuovo bagno è invece interno ad una delle due camere.
In entrambi i casi il nuovo bagno è il secondario e viene lasciata al bagno esistente, seppur sottoposto a lievi modifiche, la funzione di bagno principale. La differenza di fruibilità degli spazi è però evidente.
La prima proposta progettuale vede il nuovo bagno destinato anche a locale lavanderia tramite la collocazione di lavatrice ed asciugatrice nel vano antibagno. In questo caso l'utilizzo del secondo bagno sarà principalmente diurno.
Questa soluzione progettuale vede collocare la zona notte alla destra dell'ingresso, modificandone l'esposizione e la collocazione rispetto agli ambienti abitativi precedentemente esistenti.
Nella seconda proposta progettuale si mantiene la disposizione delle camere da letto sul retro dell'appartamento e il secondo bagno viene destinato a vero e proprio bagno in camera.
In questo caso il bagno rimane privato e l'eventuale zona lavanderia è necessariamente collocata all'interno del bagno principale. In entrambe le soluzioni viene ridotto in dimensione lo spazio destinato al disimpegno, per guadagnare spazio da dedicare ai vani abitativi.
Da notare, infine, che in entrambe le proposte progettuali si è mantenuta la presenza di un'apertura finestrata nel locale bagno. Potrebbe non essere possibile avere illuminazione e aerazione naturale nel nuovo locale; in tal caso sarà necessaria l'installazione di una ventola per aerazione forzata.
Se si intende progettare e realizzare un bagno di piccole dimensioni, è utile tenere a mente alcuni accorgimenti progettuali. Sanitari e lavabo hanno dimensioni standardizzate e richiedono distanze definite dalla parete e anche tra loro. Questo per consentire l'utilizzo degli stessi in maniera agevole. Ci sono quindi dimensioni minime da rispettare anche nella progettazione di bagni di piccole dimensioni.
Esistono però in commercio, già da parecchi anni, sanitari small. Questo genere di sanitario ha un minore ingombro in termini di lunghezza, ed è pensato proprio per essere collocato in bagni di ridotte dimensioni.
Nel progettare il bagno, se di piccole dimensioni, è utile collocare il piatto doccia a ridosso della porta, nello spazio che si crea tra il vano bagno e l'anta della porta a battente aperta a 90°.
In caso di impossibilità di aprire in maniera agevole una porta a battente, si può pensare all'utilizzo di porte scorrevoli.
Un altro suggerimento per ottimizzare lo spazio è quello di sagomare la parete divisoria tra il bagno e la stanza adiacente per creare delle nicchie che possano ospitare i piatti doccia nel caso di bagni adiacenti, o un eventuale armadio nel caso di bagno adiacente a camera da letto.
In questi casi si dovrà sagomare la parete tenendo conto delle dimensioni finali dei sanitari o degli elementi di arredo, per evitare inestetismi o spazi inutilizzati.
Arredare un bagno richiede una certa attenzione. In primo luogo perché in quanto locale di servizio deve unire praticità e funzionalità all'estetica.
Oggi il locale bagno rappresenta un vero e proprio ambiente della casa in termini di soluzioni progettuali e di arredamento. Basti pensare alla vasta scelta che si ha in quanto a rivestimenti e mobili bagno.
Per quanto riguarda i rivestimenti, gres porcellanato e resina consentono di dare continuità a superfici orizzontali e verticali, facendo proseguire lo stesso materiale del pavimento anche sulle pareti.
Il gres porcellanato utilizzato come rivestimento permette, inoltre, di arricchire le pareti con disegni effetto ricamo e soluzioni di vario tipo: da piastrelle di grandi dimensioni senza fughe, a listoni effetto legno o con elementi in rilievo come per i rivestimenti Mutina Srl
Questo consente di stabilire una gerarchia tra le superfici, valorizzando ad esempio quella su cui è collocato il mobile bagno.
In alternativa è possibile utilizzare carta da parati waterproof come la linea Wet System di Wall & decò valorizzando una o più pareti con disegni ricercati e particolari.
Per quello che riguarda i mobili bagno, infine, la contaminazione tra soggiorno e cucina che caratterizza l'ambiente living, raggiuge anche i locali di servizio.
Da aziende storiche dell'arredo giorno, nascono linee dedicate all'ambiente bagno; basti pensare alla linea arredo bagno di Scavolini che consente di valorizzare tale ambiente utilizzando le stesse forme e gli stessi materiali inseriti nella zona giorno.
Questa grande varietà di soluzioni, consente di esprimere al meglio il proprio gusto personale confermando la linea progettuale scelta nell'affrontare l'intero intervento.
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