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Scegliere una nuova casa, decidere quali professionisti coinvolgere per arredarla al meglio, selezionare cosa portare e cosa invece dare via: traslocare è un'esperienza che nella vita abbiamo sperimentato tutti, prima o poi. In alcuni casi, anche più di una volta.
E se il pensiero di avere nuovi spazi a disposizione, spesso più grandi, da una parte ci entusiasma e dall'altra ci manda in tilt, come ovviare al problema?
Possiamo affidarci a un professional organizer che passo dopo passo, ci aiuti a organizzare un trasloco in maniera efficiente, ottimizzando le nostre risorse di tempo e denaro, senza compromettere il normale svolgersi delle attività quotidiane e senza crearci inutile stress.
Come fare? Ecco, di seguito, i consigli di Silva Bucci, professionista dell'organizzazione e co-fondatrice di APOI, l'associazione che riunisce i professional organizer in Italia.
Dopo tante ricerche, finalmente avete trovato la casa che soddisfa i vostri gusti e le vostre esigenze? Bene, adesso è tempo di pensare al trasloco. Ma da dove cominciare?
Innanzitutto, è importante selezionare e coordinare tutti i soggetti da coinvolgere e darsi un obiettivo temporale. Per farlo, vanno valutati diversi aspetti: tempi di ristrutturazione, di consegna della nuova e vecchia abitazione, oltre che di mobili ed elettrodomestici vari; particolare attenzione va data agli allacci e alle volture delle utenze domestiche.
Si passa, poi, a una fase più pratica che riguarda gli oggetti.
È fondamentale liberarsi di ciò che non serve, fare space clearing, prima di traslocare; sarebbe, infatti, inutile investire tempo, energia e denaro in oggetti o indumenti che non abbiamo più intenzione di utilizzare.
Una volta deciso cosa portare con noi, arriva il momento di inscatolare il tutto.
Anche questo step, segue una tabella di marcia ben precisa, in cui vanno rispettati tempi e stagioni; il consiglio è di mettere via tutte quelle cose che usiamo di rado e gli indumenti fuori stagione, numerando ed etichettando con precisione ogni scatola per categoria e stanze di destinazione.
La fase del trasloco vero e proprio è forse la più delicata. Raccomando, quindi, di avere sempre sottomano una to do list che ci permetta di ricordare e, man mano, depennare i vari punti; la cosa meno appropriata da fare è affidarsi alla memoria.
È opportuno seguire in prima persona le attività dei professionisti scelti verificando, ad esempio, che tutti gli scatoloni arrivino a destinazione, avendoli prima numerati e poi spuntati dalla checklist.
Per cominciare a vivere il prima possibile i vari ambienti della casa ed evitare di avere scatoloni ovunque, ha senso posizionare quelli delle categorie meno urgenti in un'unica stanza o zona e procedere aprendo, innanzitutto, le scatole della cucina, del bagno e della camera da letto, riponendo il loro contenuto. Il resto, possiamo sistemarlo con più calma, in un secondo momento.
Siamo finalmente nella nostra nuova abitazione. Cosa fare fin da subito per viverla al meglio?
Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto è una delle prime regole dell'organizzazione e, soprattutto dopo un trasloco, è importante dedicare tempo e attenzione a riposizionare gli oggetti secondo criteri di categorizzazione, accessibilità e frequenza d'uso.
L'impostazione degli spazi in questa fase è fondamentale per creare la giusta organizzazione e mantenerla. Anche ordine e pulizia ne trarranno beneficio e ne deriverà più tempo a disposizione da dedicare a ciò che amiamo fare e per goderci la casa.
È molto frequente, infatti, che chi affronta un trasloco si perda nel tempo e abbandoni il lavoro a metà, tralasciando di aprire scatoloni per lunghi periodi e rinunciando al contenuto degli stessi, per scarse capacità organizzative e di programmazione. Il mio consiglio è quello di procedere con un piano, dandosi priorità e scadenze al fine di rimettere tutto al suo posto, in tempi brevi e ragionevoli.
Nel momento in cui cambiamo abitazione e decidiamo di ristrutturarla o arredarla, possiamo puntare su materiali a chilometri zero e a basso impatto ambientale.
Per le pareti, ad esempio, è possibile optare per la calce, al posto della classica pittura, che permette alla casa di traspirare, oltre ad avere un colore piacevole e caldo che cambia a seconda della luce.
Per i pavimenti, invece, possiamo propendere per materiali prodotti in città vicine alla nostra.
Un altro suggerimento, poi, è quello di recuperare oggetti e mobili dal vecchio appartamento ma anche da quello nuovo, che possono essere riadattati in base alle attuali esigenze.
Molti altri possono essere acquistati ai mercatini e online su marketplace, risparmiando e rendendo gli spazi unici, con un occhio all'ambiente, grazie proprio al riuso.
Già in fase di ricerca di una nuova abitazione, è bene avere molto chiari il budget e le priorità, ciò a cui non si può rinunciare e ciò che non si può tollerare.
Questo aiuta a non sprecare tempo ed energia e ad avere sempre chiari obiettivi e desideri.
Non meno importante è interiorizzare la norma: pretendere la perfezione può essere fonte di stress; gli imprevisti, infatti, possono capitare, soprattutto quando si fa una ristrutturazione, anche se abbiamo scelto di lavorare con dei bravi professionisti.
La cosa fondamentale è il risultato che si riesce a raggiungere e la soddisfazione che ne deriva.
Una casa deve essere bella e accogliente, ma non perfetta; è preferibile viverla piuttosto che subirla con l'ansia che qualcosa si rovini nel tempo.
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